Via l’emergenza, avanti l’alchimia. La politica si riprende i suoi spazi

Partiti di nuovo in primo piano a Cassino. Dove in maggioranza e nelle opposizioni riprende il risiko di ruoli, alleanze e comparaggi. Fra delusioni, ammiccamenti e possibili rimpasti.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Con la fase acuta dell’emergenza sanitaria alle spalle, il Bilancio approvato e il primo anno di amministrazione terminato, adesso sia nel centrodestra che nel centrosinistra di Cassino i Partiti tornano a prendersi la scena. Dietro le quinte si registrano movimenti che potrebbero portare, nel breve termine, a rimescolare le carte e probabilmente anche ad un rimpasto di giunta.

Mario non molla, Carmine aspetta

Carmine Di Mambro con Carlo Maria D’Alessandro

Andiamo con ordine. Partiamo dal centrodestra, che ad un anno dalla sconfitta elettorale ancora non riesce a fare una lucida sintesi politica della sconfitta. E per questo continua a viaggiare in ordine sparso. Ma con qualche certezza in più: la prima è che Carlo Maria D’Alessandro, tecnico prestato alla politica, non vuole saperne di abbandonare la politica. Lui continua ad arare il suo campo per ritagliarsi il suo ruolo nel centrodestra che verrà. E in questo primo anno di amministrazione ha avuto gioco facile. Questo potendo rivendicare a ragione i tanti finanziamenti ottenuti durante la sua consiliatura ma che vengono finalizzati dal suo successore.

Ma per ora il movimento “Liberi e Forti” deve accontentarsi di fare opposizione extraconsiliare. Perché Mario Abbruzzese sembra non avere voglia – e soprattutto nessun guadagno – a lasciare il seggio a Carmine Di Mambro.

Anzi, nelle retrovie lavora con Michelina Bevilacqua per mettere le mani sulla Lega. Operazione che però ancora non gli riesce anche perché i rapporti con il capogruppo del Carroccio sono ai minimi storici.

Gabriele prova ad infilarsi

da sinistra Angela Abbatecola, Massimo Ruspandini, Chiara Trotta e Gabriele Picano

Ed è in queste divisioni che prova ad incunearsi Fratelli d’Italia per provare a creare un gruppo consiliare con gli scontenti del centrodestra. Il vice segretario Gabriele Picano coltiva un buon rapporto con Michelina Bevilacqua ma contatti sono in corso anche con Francesca Calvani e con Franco Evangelista.

L’intenzione è quella di avere un esponente di FdI in Consiglio comunale entro la fine di quest’anno.

Sarebbe già dovuto avvenire nei mesi scorsi dopo che il senatore Ruspandini andò a Cassino a presentare l’adesione al partito della giovane Chiara Trotta, ma poi l’emergenza Covid ha rallentato l’iter. (leggi qui Lega e FdI, si fa presto a dire ‘alleati’)

Italia Viva e il richiamo da destra

Salvatore Fontana e Peppino Petrarcone

L’altra opposizione, quella dei petrarconiani, allo stesso modo ancora non sa cosa fare da grande. Il gruppo di Italia Viva non è stato formalmente costituito, ma solamente annunciato sulla stampa.

Le convergenze con pezzi del centrodestra moderato sono sempre più evidenti, in particolar modo quelle che si vedono tra Fontana, Abbatecola, Di Mambro e D’Alessandro. Quindi nulla è da escludere.

Molto dipenderà da cosa realmente accadrà nella Lega e in Fratelli d’Italia nelle prossime settimane.

Settimane che si annunciano decisive anche per la maggioranza.

Renato accusa, Emiliano traballa

Renato De Sanctis

L’ultimatum lanciato dal consigliere Renato De Sanctis durante l’ultima assise non è affatto secondario. De Sanctis ha firmato un patto alla luce del sole con Enzo Salera tra il primo e il secondo turno. A distanza di un anno ha sostanzialmente accusato il sindaco di non aver finora mantenuto fede a quel patto. E ha concesso altri pochi mesi, dopodiché, ha dichiarato «quel patto si può anche strappare, a me non servono i contentini».

A cosa si riferisce? Il Consigliere reclama una posizione più netta di Cassino contro la gestione idrica di Acea ed a favore di un ritorno della gestione comunale. C’è una sola strada per ottenerlo: revocare il contratto che lega Acea ai Comuni ciociari.

Renato De Sanctis ha avanzato la proposta alla Consulta dei sindaci Acea, dove nei giorni scorsi è andato in rappresentanza del sindaco. Ha ottenuto due risposte: la prima amministrativa e la seconda politica. Con la prima, gli hanno detto che una decisione simile possono prenderla solo i Consigli Comunali e non i sindaci; pertanto doveva proporlo ai Consigli. Con la seconda, i Comuni hanno tagliato fuori Cassino dalla ripartizione degli Oneri Concessori, spartendosi circa 7 milioni di euro.

Gennaro, il fedelissimo alla finestra

Emiliano Venturi – Assessore alla Manutenzione del Comune di Cassino

Renato De Sanctis si aspettava una posizione più netta del sindaco in questa battaglia. E per questo fa capire di essere pronto ad uscire. C’è un però. Il “però” si chiama Emiliano Venturi. È stato candidato con De Sanctis dopodiché Salera lo ha voluto nella sua squadra come assessore, proprio come assessore “in quota” al sindaco.

Ufficialmente non rientra nel “patto” siglato tra De Sanctis e Salera un anno fa. A riprova di ciò c’è l’ottimo rapporto personale che lega Enzo Salera ad Emiliano Venturi sin dai tempi dell’amministrazione Petrarcone. Ma è evidente che se De Sanctis dovesse realmente “strappare” l’accordo di programma con Salera, la posizione di Venturi sarebbe politicamente più debole.

Anche perché per far spazio a lui il sindaco ha sacrificato il suo fedelissimo Gennaro Fiorentino. Fedelissimo che in questo anno ha comunque dato un grande contributo in materia di urbanistica, soprattutto per quel che riguarda la rigenerazione urbana.

Gennaro Fiorentino

Il sostituto, insomma, sarebbe già pronto a subentrare.

Sul versante della maggioranza, molto invece dipenderà da quando si celebrerà e come evolverà il congresso del Pd. Sarà l’appuntamento decisivo per valutare se riabilitare Luca Fardelli dopo il tradimento, e portarlo in maggioranza, oppure relegarlo definitivamente all’opposizione.

In ogni caso la geografia dell’assise sembra destinata a subire i primi cambi: tanto a destra come a sinistra. E probabilmente anche in giunta.