Catalent, vertice in Regione con il coltello tra i denti

Il vertice alle 14.30 in Regione Lazio dopo il disastro Catalent. Come annunciato da Alessioporcu.it gli industriali non ci saranno: manderanno un direttore. Vogliono un tavolo nazionale. I numeri sulle Aua.

Qualcosa nei numeri non quadra. Verranno considerati anche loro nel corso del vertice convocato in Regione Lazio dopo la fuga del colosso farmaceutico Catalent che – stanco di aspettare per due anni le autorizzazioni – ha deciso di spostare nell’Oxfordshire il suo investimento da 100 milioni programmato ad Anagni. (Leggi qui tutti i precedenti).

Il vertice si tiene nel pomeriggio. Punta a ridurre all’osso le procedure autorizzative per le industrie che sono nella Valle del Sacco come nel caso di Catalent. Nel frattempo il ministro della Transizione Ecologica aspetta i report da tutti gli enti che compongono la Conferenza dei Servizi per capire chi di loro non ha risposto per due anni. (Leggi qui Catalent, la beffa doppia: il sito non è inquinato).

Gli industriali di Unindustria potrebbero essere presenti con un direttore, potrebbero disertare: ritengono la questione delle autorizzazioni in provincia di Frosinone e nel Lazio ormai oltre il livello di guardia; anche perché il caso Catalent non è isolato, come ha ricordato Alessioporcu.it c’era il precedente di Acs Dobfar che ha rinunciato ad un progetto da 50 milioni dopo tre anni di attesa.

Inoltre i rallentamenti al Pnrr nella parte per la produzione di energia sta creando irritazione.

Da Catalent ai numeri delle Aua

Sul tavolo della Regione ci sarà la proposta di delegare al Consorzio Industriale l’istruttoria per le Autorizzazioni Ambientali. E ci sarà la valutazione del protocollo messo a punto da Provincia di Frosinone con Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, punta a snellire la parte provinciale degli iter. (Leggi qui Catalent, Pompeo respinge i sospetti: “Noi non c’entriamo”).

Palazzo Iacobucci, sede della Provincia di Frosinone

Ci sono chiavi di lettura diverse. la settimana scorsa il presidente Antonio Pompeo ha rivendicato il merito di quel protocollo, sostenendo che abbia dato un significativo impulso e stia smaltendo l’arretrato. Sul sito dell’Amministrazione Provinciale ci sono i numeri delle Autorizzazioni Uniche Ambientali rilasciate negli anni 2020, 2021 e 2022 fino all’attualità.

I numeri:

nel 2020 la Provincia ha reso il parere e/o rilasciato 10 nuove AUA;
nel 2021 ha rilasciato 25 nuove AUA;
nel 2022 fino ad oggi solo 2 autorizzazioni;
il tutto, su un numero di domande complessivo (stimato) nei due anni e mezzo di almeno 150 richieste d’autorizzazione.