Ceccano: è crisi al buio ma con la candela a portata di mano

Il sindaco respinge le richieste dei dissidenti. Non revoca il suo vice. Ma, anzi, ritira la delega al loro assessore. Ha già in mente la soluzione e lunedì potrebbe attuarla

Il sindaco sostituisce il consigliere in aula. E revoca l’assessore in giunta. È una crisi al buio quella che si è aperta nella maggioranza di Roberto Caligiore al Comune di Ceccano.

Nel consiglio comunale di sabato sera si è proceduto alla surroga del consigliere  Alessandro Savoni, che è diventato assessore all’Ambiente ed ha lasciato libero il suo posto in Aula. Bisognava farlo giovedì scorso: ma al sindaco erano mancati i numeri. (leggi qui Salta il Consiglio, la maggioranza non ha i numeri, almeno fino a sabato). Lo ha fatto ieri sera in seconda convocazione (cioè riportando in aula per la seconda volta lo stesso tema: è sufficiente un numero minore di consiglieri).

Ha proceduto alla sostituzione con la ‘prima dei non elettiAntonella Del Brocco.

 

La resa dei conti

Ma il tutto avviene in un clima da resa dei conti. Nella serata di venerdì il gruppo dei dissidenti avevano preteso la testa del vice sindaco Sodani. Minacciando altrimenti di tenere in bilico la maggioranza. (leggi qui La fascia di Sodani in cambio del rientro: prendere o lasciare). Perché riteneva che il rimpastino avvenuto nelle settimane scorse non tenesse conto del loro reale peso in amministrazione. (leggi qui Il vicesindaco è Sodani (e l’avevamo detto): ma non sapete dei pugni…)

La risposta di Roberto Caligiore invece è stata la la revoca della delega di assessore ai Servizi Sociali a Fiorella Tiberia. Che  insieme al consigliere comunale Colombo Liburdi ed a Roberto Savy (primo dei non eletti della Lista Caligiore) porta avanti il gruppo dei dissidenti.

Si aspettavano l’annuncio della revoca di Sodani dalla carica di vice sindaco, invece si sono trovati di fronte a ben altro.

E cioè. L’annuncio che Angelo Macciomei avrà le deleghe a Sport, Cimitero, Spettacolo, Grandi eventi, Project. Invece Alessandro Savoni è assessore ad Ambiente ed ufficio Europa. Mario Sodani è vicesindaco «per l’estremo senso di fiducia che il sindaco ha nei suoi confronti»

E soprattutto l’annuncio del ritiro della delega a Fiorella Tiberia. Scontro frontale.

 

Io non ci sto!

Un suicidio politico? Lo diranno le prossime ore. In apparenza, no, perché Colombo Liburdi resta organico alla maggioranza e non farà mancare il suo voto. O almeno, il sindaco è sicuro di questo.

Ma nella sostanza è tutto da vedere. Perché la versione ufficiale è «Grazie a Fiorella per il lavoro svolto. La città ora ha bisogno di uno slancio, lo cercheremo in città».

La realtà dei fatti è che il sindaco ha aperto una crisi al buio. Senza avere una soluzione certa: altrimenti l’avrebbe già attuata.

Ma ha imposto la sua linea, ripreso in mano il pallino del gioco. Ricordato che è lui a dare le carte. E che non è disposto a farsi mettere sotto scacco dai dissidenti.

Prima della seduta, dai corridoi è stato sentito gridare «Io non ci sto! Io non sono disposto a starci!».

L’alternativa, per lui, era di finire sotto ricatto ad ogni seduta di Consiglio.

 

Il quadro di opposizione

L’opposizione. Giovedì, quando ha fatto mancare il numero legale, ha agito in maniera compatta ed orchestrata. Era la prima volta che accadeva. Sabato sera erano tutti assenti:  in teoria solo due erano giustificati (Conti e Malizia).

Le rivoluzioni in Italia si fanno dal lunedì al venerdì: il sabato e la domenica c’è da fare la spesa al supermercato e c’è la partita. Ceccano non fa eccezione. Siccome questa volta non c’era bisogno della presenza in aula, in quanto la maggioranza aveva i numeri per tenere la seduta, l’opposizione si è divisa tra supermercato, stadio ed altri impegni personali.

Anzi, ha quasi voluto mandare un segno di garbo con cui dimostrare che nulla aveva di personale nei confronti della consigliera Antonella Del Brocco e la surroga con cui consentirle di entrare in aula.

 

Il quadro di maggioranza

È una crisi al buio quella che ha aperto il sindaco? Ha una soluzione a portata di mano?

Il dato certo è che ha defenestrato Fiorella Tiberia (con la perdita teorica di Colombo Liburdi) a due settimane dalla variazione di bilancio.

O ha giocato la mossa della disperazione oppure sta per chiudere un’intesa. I mal pensanti danno il duo Roma e Aversa in dirittura di ritorno, qualcuno dice che già per lunedì l’avvocato Mauro Roma abbia appuntamento con il sindaco.

Non solo. Più di qualcuno è disposto a giurare di avere sentito una nota audio dell’assessore Savoni nella quale che annuncia al capogruppo del Pd Giulio Conti, l’ingresso di Querqui in maggioranza e la nomina della quota rosa Emanuela Piroli, ex segretario del Pd frabaterno, commissariata di fresco dal Provinciale Domenico Alfieri. (leggi qui La caduta di Ceccano: via Piroli, nominato commissario Luca Giorgi)

Altri parlano della nomina di Federica Aceto in favore dell’ingresso di Giancarlo Santucci. Opzione meno realistica per il fatto che in aula i numeri non cambierebbero.

La quota

La situazione è confusa. Se non altro perché a conti fatti serve una donna in giunta e serve presto. A patto che porti in dote un consigliere.

È una delle condizioni essenziali per essere sicuri che il sindaco Roberto Caligiore possa mangiare con tranquillità il panettone a mezzanotte di Natale.

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