Centrosinistra, riunione a vuoto: la coalizione non nasce

Nulla di fatto dalla riunione dei civici e della sinistra a Ceccano. Il tentativo di creare un'alleanza che tenga insieme tutti gli anti - Caligiore. Esclusi Pd e Socialisti

Romano Castellano Sindici

Conte del Sacco (ma non inquinato)

Prove tecniche di grande alleanza. Il centrosinistra prova ad aggregarsi. A mettere insieme una Lega Santa composta da tutto il blocco che in questi quattro anni ha fatto opposizione al sindaco sfiduciato Roberto Caligiore. Ma manca un papa come Pio V che fu capace di unire  la Repubblica di Venezia e la Spagna di Filippo II, i Cavalieri di Malta e la Repubblica marinara di Genova; il Granducato di Toscana con i Ducati d’Urbino, Parma, Lucca, Ferrara, Mantova ed il Ducato di Savoia. Tutti contro gli Ottomani che avevano saccheggiato Famagosta.

Il vertice di lunedì

Il capogruppo Dem Giulio Conti

Ci hanno provato anche ieri sera. Si sono riuniti tutti i movimenti civici e di sinistra: dall’ex capogruppo Dem Giulio Conti all’ex segretario cittadino del Pd Emanuela Piroli, dagli ambientalisti a Cives fino a Rifondazione. Non c’erano il Partito Democratico ed i Socialisti.

Non è stata un’esclusione casuale. Perché i due Partiti vorrebbero arrivare ad un grande raggruppamento civico appoggiato dalla politica: non escludendo a priori un ruolo per l’ex presidente del Consiglio comunale Marco Corsi.

Invece i protagonisti dell’incontro di ieri dicono con chiarezza no a Corsi. C’è resistenza. Intorno al suo nome. E intorno al progetto di grande alleanza. All’ex presidente del Consiglio Comunale viene riconosciuto il ruolo determinante nella fine dell’amministrazione Caligiore. Ma allo stesso tempo viene rimproverato di averla sostenuta per quasi tutta una Consiliatura. Viene ritenuto ‘troppo compromesso’ con il passato.

Non c’è la temperatura

L’impressione è che ci siano le condizioni per creare una coalizione civica, con al suo interno il centro cattolico, i socialisti ed i Dem. Ma che non ci sia la temperatura politica giusta per arrivare al punto di fusione. Come se la crisi in Municipio avesse accelerato i tempi togliendo agli avversari di Roberto Caligiore i margini per arrivare ad un accordo.

Emanuela Piroli

Oppure, come venne profetizzato la scorsa estate: tutti erano pronti a firmare per la caduta del sindaco. Ma soltanto perché ognuno era convinto che sarebbe andato a capeggiare lo schieramento unito delle opposizioni alle successive elezioni.

Dalla riunione di ieri sera è emerso che Giulio Conti sarebbe disponibile a candidarsi come sindaco. Ma gli altri non sarebbero disposti a seguirlo in massa. Emanuela Piroli è intenzionata a proseguire le suo progetto di aggregazione: senza Conti candidato sindaco, senza Corsi nella coalizione.

Manca il collante. Manca il papa come Pio V.

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