Cene, gossip e grandi manovre (di C. Trento)

Foto: copyright Stefano Strani

Frosinone. Martedì sera “pizza di lavoro” tra Carmine Tucci e Danilo Magliocchetti. Prospettive e scenari. Le liste civiche si stanno riposizionando, mentre nel centrosinistra non è cambiato nulla. E Ottaviani riflette

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Grandi manovre e gossip, cene e marcamenti a uomo. Parliamo del consiglio comunale di Frosinone.

In maggioranza le incognite non mancano. La prima: il sindaco Nicola Ottaviani resterà in Forza Italia oppure no? La seconda: altri consiglieri aderiranno alla Lega? La terza: ci saranno ulteriori movimenti nelle liste civiche? La quarta: quanti ambiscono alla candidatura a sindaco quando si tornerà alle urne?

 

L’altra sera, presso il ristorante Basilico Fresco, “pizza di lavoro” (politico) tra il capogruppo provinciale e cittadino di Forza Italia Danilo Magliocchetti e Carmine Tucci, regista e referente politico di Noi con Frosinone, il gruppo formato da Carlo Gagliardi, Giampiero Fabrizi e Maria Rosaria Rotondi. Gruppo che ha come assessore di riferimento Rossella Testa.

Che Magliocchetti stia sondando il terreno per un’ipotesi di candidatura a sindaco? Possibile. Ma c’è anche il ragionamento opposto e cioè che possa essere Carmine Tucci interessato a delimitare un’area di consenso qualora sia il suo gruppo a nutrire una simile ambizione.

 

C’è poi il tema della Lega, arrivata a tre consiglieri. Potrebbe crescere ancora, ma la sensazione è che i rapporti con Nicola Ottaviani siano complessi.

Poi ci sono le civiche, che stanno analizzando la situazione in previsione pure del primo step della staffetta in giunta, fissato a febbraio. Parliamo della Lista Ottaviani che, dopo le uscite di Fabrizi e Rotondi, è scesa a quattro consiglieri. E bisognerà valutare anche la posizione di Francesco Trina: nei mesi scorsi ha annunciato l’adesione alla civica, ma poi è rimasto nel Gruppo Misto.

Ma ci sono pure il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli e la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, unite da un solido patto federativo: 6 consiglieri in totale.

Per non parlare dei Partiti. Fratelli d’Italia attende da tempo il primo step della staffetta a livello di esecutivo. Il consigliere Marco Ferrara lo ha fatto presente più volte.

 

Naturalmente c’è Nicola Ottaviani. Se davvero il sindaco dovesse decidere di uscire da Forza Italia per costituire, da fondatore, una sorta di Movimento per l’Italia, allora gli equilibri in Consiglio sarebbero destinati a cambiare di molto. Perché è facile immaginare che Ottaviani porterebbe come “dote” un gruppo di riferimento.

È uno scenario che tutti immaginano e che qualcuno perfino “teme”. Perché magari un nuovo gruppo andrebbe a svuotare qualcuno di quelli esistenti.

Sul versante del centrosinistra, alla fine nulla è cambiato davvero. Neppure per quanto concerne l’ipotesi di un gruppo unico, sul quale in estate avevano lavorato Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi e Alessandra Sardellitti. Tutti del Pd. Poi però ognuno è rimasto al suo posto… in aula.

 

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