I cento giorni dell’anatra zoppa. Ed i suoi primi cento traguardi di corsa

Nicola Zingaretti presenta i cento risultati ottenuti in soli cento giorni di governo della Regione Lazio. Un chiaro segnale al Partito ed al Paese. Uno schiaffo al Governo nazionale che nello stesso periodo ha prodotto infinitamente meno

L’anatra zoppa è più anti sistema del Movimento 5 Stelle, corre più veloce del Pd, sorpassa a destra la Lega e Fratelli d’Italia. Nicola Zingaretti ed il suo governo del Lazio senza una maggioranza politica arrivano dove sarebbe stato impossibile.

Approva leggi senza che qualcuno voti contro, vara il Bilancio in pochi giorni quando prima occorrevano mesi, sistema in Commissione i testi senza lasciare morti e feriti sul campo.

Ma «Voglio sgomberare il campo da un equivoco: nella Regione Lazio non esiste nessuna nuova maggioranza politica. Esiste piuttosto una nuova cultura politica che ha deciso, sulla base di contenuti chiari, di verificare tema per tema la convergenza, in un Consiglio libero che ha fatto questa scelta. Grazie dunque ai consiglieri dell’Alleanza del fare, grazie ai consiglieri di centrodestra che spesso hanno condiviso alcune grandi scelte o si sono predisposti a un positivo lavoro d’Aula, grazie al M5S che fa dura opposizione e dura verifica sui temi delicati per dimostrare che anche nell’Italia dei conflitti si puo’ lavorare bene. No dunque a nuove maggioranze politiche, ma a una nuova cultura per individuare il bene comune della comunità».

Uno schiaffo al renzismo che non riusciva a parlare nemmeno alle anime del Pd. Che accompagnava con piacere alla porta chi non condivideva la linea del Segretario. Il metodo di governo della Regione Lazio è l’esatto opposto. Inclusione e condivisione, seppure con ruoli ben chiari e distanti. Come hanno ricordato le parole di Nicola Zingaretti dal palco della We Gil di largo Ascianghi a Roma. Pronunciate durante l’evento ‘100 giorni 100 fatti’, organizzato in occasione dei primi 100 giorni di legislatura regionale.

 

Il senso di responsabilità dell’anatra zoppa

Lo Zingaretti II si è insediato il 4 aprile. Sono cento giorni esatti di Legislatura al 12 luglio 2018.

Grazie al metodo Zingaretti, in cento giorni di attività del Consiglio e dalla Giunta del Lazio «sono stati realizzati cento fatti». Uno schiaffo anche al governo nazionale: nello stesso periodo ha prodotto solo qualche decreto, sulla cui effettiva urgenza ci sarebbe più di qualcosa da discutere.

Delibere di Giunta, leggi regionali e iniziative che riguardano cultura, economia, scuola, lavoro, trasporti e altro per tutto il Lazio, sono stati raccolto nell’opuscolo  dal titolo ‘100 giorni, 100 fatti‘.

Per il governatore «era giusto tornare a raccontare cosa è accaduto in questi 100 giorni. Noi vogliamo garantire un bel futuro al Lazio. Viviamo in un Paese segnato e attraversato da gravi conflitti e divisioni che oggettivamente pongono a tutte le forze istituzionali il rischio della paralisi». È la prima stilettata al governo Lega – M5S.

L’altra arriva invece sui tempi di formazione del Governo, delle Commissioni, delle Presidenze. «Dal primo giorno la nostra ossessione è essere noi per primi quelli che non volevano solo occupare poltrone, avevamo la responsabilità di un impegno per fare e creare». A Palazzo Chigi ed al Viminale sono fischiate le orecchie.

C’è poi il problema dell’anatra zoppa: del governo regionale senza una maggioranza. «È una storia difficile, che però sta dando risultati positivi: abbiamo trasformato un problema in una opportunità. Nessuno vuole nascondere il fatto di una situazione anomala, quella che sui giornali si chiama ‘anatra zoppa’, che ha fatto coincidere la seconda elezione di un presidente con l’assenza di una maggioranza. Da qui l’ossessione di concentrarsi su metodo, con cose utili per la comunità».

 

Le 10 cose più importanti

Sono dieci le azioni principali tra quelle elencate nel volume. Al primo posto ci sono i nuovi sportelli dedicati ai sindaci per la semplificazione e l’efficienza. Subito dopo c’è la prima Legge in Italia sui riders e il lavoro digitale con cui tentare di dare diritti a giovanissimi lavoratori finora senza tutele; il Governo nazionale ha tentato di scippare il progetto. Ricavandone una maldestra copia.

È di pochi giorni fa la legge che ridisegna il welfare e i servizi per gli studenti del Lazio e che crea Di.S.Co., il nuovo ente regionale per garantire a tutti i diritti allo studio e alla conoscenza; una legge approvata con zero voti contrari. Come è stato possibile? È bastato non chiudersi a riccio, ascoltare i suggerimenti che arrivavano dagli altri fronti, applicare quelli che effettivamente miglioravano il testo.

C’è poi la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio Regione-Trenitalia da 1,3 miliardi di euro per rinnovare il 100% dei treni e migliorare ancora le condizioni di viaggio.

E poi il programma annuale a sostegno del cinema e dell’audiovisivo, con oltre 22 milioni di euro.

 

I vitalizi tagliati per primi

I vitalizi? la Regione li ha soppressi da anni. Ma anche quelli per Deputati e Senatori non esistono dai tempi del Governo Monti. E quelli che Lega e M5S giurano in queste ore di avere tagliato? Sono quelli di chi c’era prima ed aveva acquisito dei diritti.

Anche su quel genere di taglio la Regione Lazio è arrivata prima. Già durante lo Zingaretti I c’era stato il prelievo di solidarietà dai vitalizi dei Consiglieri della Prima Repubblica; ora quel taglio ai vitalizi regionali più vecchi è stato rinnovato ed ha consentito di risparmiare  12,5 milioni di euro che sono stati utilizzati per abbattere le liste d’attesa in sanità.

Tra le cento cose fatte in cento giorni c’è l’approvazione in Consiglio della legge che riforma il sistema delle graduatorie nella Sanità, per garantire l’avvio di una nuova stagione di concorsi pubblici con 5.000 assunzioni in 5 anni. Ma anche l’apertura degli ambulatori pediatrici nei weekend e nei festivi.

Un segnale chiaro al turismo è arrivato con l’apertura del Castello di Santa Severa, un ostello per giovani e famiglie e nuove aree museali.

È stato rifinanziato il bando Torno Subito, per permettere ad altre migliaia di ragazzi del Lazio di fare un’esperienza all’estero.

 

Condivisione e innovazione

Nicola Zingaretti ha posto in evidenza i benefici del confronto, della condivisione degli obiettivi comuni. Uniti al «senso di responsabilità del Consiglio e della Giunta, a partire dai consiglieri regionali, è stato avviato un nuovo corso della legislatura del Lazio, all’insegna della velocità e dell’innovazione».

Una storia nuova che dopo l’approvazione del bilancio ha dato il via a importanti investimenti, come i 180 milioni di euro per la banda larga.

Importante per la rete infrastrutturale del Lazio anche l’avvio della gara per l’acquisto di nuovi treni delle Ferrovie ‘ex concesse‘ Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo.

La Regione Lazio inoltre ha assegnato una villa confiscata in via di Roccabernarda che ospita un centro per ragazzi autistici e ha aperto a Ostia ‘Game Over’, un centro culturale nell’ex bisca confiscata alla criminalità grazie a un progetto di prevenzione sul gioco d’azzardo destinato ai ragazzi.

Previsti dalla Regione 9 milioni di euro per 60 progetti dell’avviso pubblico ‘Progetti per Gruppi di ricerca‘. Coinvolge oltre 240 ricercatori delle Università e degli enti scientifici laziali.

 

La sfida alla burocrazia

Ora c’è un altro ambizioso obiettivo nel mirino. Capace di assestare un nuovo colpo al Governo nazionale. Nicola Zingaretti si è messo in testa di sfoltire la burocrazia.

«Noi dobbiamo andare avanti: ora apriremo la grande sfida della semplificazione della lotta alla burocrazia, c’è il grande impegno di approvare i piani di assetto dei parchi. Quindi di una Regione che comincia a rialzarsi in piedi e noi vogliamo aiutare i cittadini a vivere meglio e l’Italia a correre».

Il Governatore ha ricordato con orgoglio che il Lazio è la seconda regione italiana per Pil, «quindi se cresce il Lazio è un bene per tutta l’Italia e il Lazio per fortuna si sta rimettendo in piedi».

Perciò le prossime tappe avranno un significato molto importante. Nicola Zingaretti ha annunciato che verrà portato in Consiglio la prossima settimana un provvedimento collegato al Bilancio che «tenterà di avere un’anima, quella di cercare di avere una Regione più semplice e giusta intervenendo su tanti aspetti della vita amministrativa che sono complicati per chi vive e produce cercando di eliminare i problemi burocratici che sono un freno alla qualita’ della vita, alla percezione della giustizia e all’inclusione economica e sociale».

Se ci riuscirà sarà un nuovo segnale della dimensione nazionale. Della regione Lazio e di Nicola Zingaretti.

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