Il gigante fragile: il paradosso del centrodestra

La coalizione non si riunisce da più di un anno, in Forza Italia si è scatenata una “guerra” senza precedenti, la Lega continua a rimanere ai margini alle comunali. Solo in Fratelli d’Italia non si hanno dubbi sulla leadership. Eppure il centrodestra può “confermarsi” senza troppi problemi a Ceccano e Pontecorvo.

Il centrodestra c’è in provincia di Frosinone e punta a confermare due sindaci “strategici” e importanti. A Ceccano e a Pontecorvo. Poi scatterà l’operazione Alatri, Comune decisivo e fondamentale.
Eppure la coalizione deve risolvere molti problemi ed “equivoci”.

Fratelli d’Italia è l’unico partito nel quale la leadership è individuata chiaramente: c’è il senatore Massimo Ruspandini. E basta. Il resto è normale dialettica “residuale”, anche se Antonello Iannarilli e Alessandro Foglietta si stanno attrezzando soprattutto in chiave regionale. Ruspandini non può perdere a Ceccano, dove la conferma di Roberto Caligiore rappresenterebbe un segnale di enorme stabilità ad ogni livello.

Niente sindaci per la Lega

Foto © Stefano Strani

Poi c’è la Lega. Nessun dubbio sui ruoli. Il coordinatore regionale e commissario provinciale Francesco Zicchieri è sempre quello che detta le strategie. Ma sul territorio non può essere presente quotidianamente, considerando i vari impegni. Il problema è rappresentato dagli spazi di autonomia dei responsabili provinciali. Si sono alternati in diversi, ma nessuno è durato moltissimo. Non Kristalia Rachele Papaevangeliu, non Fabio Forte, non Carmelo Palombo. Neppure Francesca Gerardi.

Oggi al comando ci sono il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, entrambi provenienti da Forza Italia. Uno (Ottaviani) dovrebbe occuparsi del nord, con il sostegno di Maurizio Berretta, l’altro (Ciacciarelli) del sud, con l’appoggio di Paola Carnevale. Ma finora si è visto poco, se non il ritiro della candidatura della Gerardi a Pontecorvo, che avrebbe messo in difficoltà l’alleato di centrodestra Anselmo Rotondo. Ma per il resto la Lega non eleggerà sindaci neppure in questa tornata e tale stato di cose è un problema considerando che parliamo del Partito che punta a diventare quello di maggioranza relativa. Il punto alla fine resta sempre lo stesso: lo spazio di autonomia di gestione sul territorio che Zicchieri non concede a chi deve poi rappresentare il Partito.

Rivoluzione azzurra

Gianluca Quadrini e Claudio Fazzone

Forza Italia è alle prese con una vera rivoluzione dopo che il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone ha revocato dall’incarico di vicecoordinatore regionale Gianluca Quadrini. Affidandosi sul territorio al trio composto da Adriano Piacentini, Daniele Natalia e Rossella Chiusaroli.

La “guerra” è appena iniziata, ma intanto Forza Italia è nelle condizioni di “confermare” Anselmo Rotondo e di essere importante anche a Ceccano, in appoggio a Roberto Caligiore. (leggi qui Piacentini vuota il sacco: “Tutta la verità su Forza Italia” e anche I coordinatori scaricano Quadrini: “Confonde il tavolo da pranzo con quello politico”).

Niente tavoli, siamo il centrodestra

Infine c’è l’ulteriore capitolo dedicato all’alleanza vera e propria. Un summit tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non si fa da più di un anno. Il paradosso è che il centrodestra continua ad essere maggioritario in Ciociaria, pur non curandosi della coalizione a livello territoriale. Ma non potrà durare a lungo.

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