Centrodestra, il futuro è adesso. Tutti i nodi

Foto © Massimo Scaccia / Giornalisti Indipendenti

Il centrodestra a Frosinone. L'Analisi. Dai confini dell’alleanza alla scelta del candidato sindaco. In autunno i nodi verranno al pettine: le mosse agostane dei partiti

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

In autunno mancheranno venti mesi alle prossime elezioni comunali di Frosinone e la prospettiva sarà inevitabilmente diversa. Ecco perché sia nelle file della maggioranza di centrodestra che in quelle delle opposizioni di centrosinistra si sta cercando di provare a organizzare un percorso e a studiare delle strategie.

Il patto di fine consiliatura

A questo tipo di “patto” sta pensando anche Fratelli d’Italia. Con un obiettivo semplice: stabilire sin da adesso chi farà parte della coalizione di centrodestra in futuro. Questo anche e soprattutto in considerazione delle indiscrezioni che continuano a fioccare circa la possibilità che il centrosinistra tenti l’approccio con liste civiche ora a sostegno del sindaco Nicola Ottaviani.

Domenico Fagiolo sta sondando il terreno con gli alleati. Ma va detto che in diversi hanno già avanzato l’idea di un patto di fine consiliatura: l’assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri, il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, il neo capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti. Il sindaco Nicola Ottaviani non si è pronunciato.

Ma all’interno della maggioranza c’è pure chi ritiene che questo “passaggio” non sia necessario, dal momento che esiste già un programma, da ultimare in questo scorcio finale di mandato.

Stoccate tra alleati
da sinistra PAOLO PULCIANI, MIMMO FAGIOLO, MASSIMO RUSPANDINI

Domenico Fagiolo è ora un consigliere di Fratelli d’Italia. Partito al quale è arrivato dopo una lunga militanza nella Lega, della quale è stato pure capogruppo. Fagiolo interviene sul tema della Scuola volo interforze dell’aeroporto Moscardini di Frosinone. Da giorni si parla della possibilità che la Scuola possa essere accorpata a Viterbo. Un’opzione che in provincia di Frosinone ha provocato la levata di scudi di Fratelli Italia. Infatti è intervenuto il consigliere provinciale Daniele Maura.

Rileva Domenico Fagiolo: «Sull’ipotesi dell’accorpamento a Viterbo si è pronunciato favorevolmente il senatore della Lega Umberto Fusco, che è appunto di Viterbo. E fin qui nulla di strano. Sarebbe interessante però sapere cosa pensano di questa opzione gli esponenti della Lega della provincia di Frosinone. A cominciare dall’onorevole e coordinatore regionale Francesco Zicchieri, che peraltro è stato eletto nel collegio maggioritario del nord della provincia di Frosinone».

Il rimpasto di giunta
da sinistra: Riccardo Mastrangeli, Nicola Ottaviani,Adriano Piacentini, Antonio Scaccia, Massimiliano Tagliaferri

Non si tratta di un riassetto vero e proprio. In realtà il punto è uno solo e riguarda il Polo Civico. Alcuni consiglieri hanno avanzato la richiesta al sindaco Ottaviani di avvicendare l’assessore Francesca Chiappini. Il nome che circola da giorni è quello di Noemi Graziani. Ma va detto che il consigliere del Polo Civico Corrado Renzi ha fatto sapere che lui invece si sente rappresentato dalla Chiappini.

In otto anni di mandato il primo cittadino ha effettuato dei cambi in giunta solo in pochissimi casi, peraltro a causa di situazioni particolari. Difficile che a meno di due anni dalla conclusione del mandato Nicola Ottaviani possa cambiare l’assetto dell’esecutivo. C’è però una richiesta del Polo Civico, anche se non da parte dell’intero gruppo. Non si tratta di un tema semplice.

Primarie e scrematura
Adriano Piacentini © AG. IchnusaPepers

Il patto di fine consiliatura è collegato anche alla scelta del futuro candidato sindaco del centrodestra. Infatti Ottaviani non potrà concorrere per il terzo manmandato consecutivo. I “papabili” sono tanti, probabilmente perfino troppi: Adriano Piacentini, Riccardo Mastrangeli, Danilo Magliocchetti, Fabio Tagliaferri, Massimiliano Tagliaferri, Antonio Scaccia, Carlo Gagliardi. Circola pure il nome di Alessandra Mandarelli.

È fin troppo evidente che non è che ad una competizione del genere possano partecipare tantissimi candidati. All’interno del centrodestra è fondamentale una “scrematura”. Con un minimo comun denominatore, vale a dire che tutti i partecipanti si impegnino poi a rimanere nel centrodestra. Non sarà semplice e si sta profilando anche l’idea di non coinvolgere Nicola Ottaviani, dirigente di spicco della Lega, in questo ragionamento. Togliendolo cioè da una situazione difficile.

Il sindaco però ha le idee molte chiare: da un lato è lui a volere le primarie. Dall’altro è intenzionato comunque a continuare a recitare un ruolo nel capoluogo. Sullo sfondo resta però un altro possibile scenario. La candidatura a sindaco di un capoluogo come Frosinone potrebbe finire all’attenzione del tavolo regionale della coalizione. Il che comporta una domanda: a quel punto cosa succederebbe con le primarie? Si farebbero lo stesso oppure no? I tre partiti del centrodestra, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, hanno già fatto capire di voler rivendicare la candidatura del dopo Ottaviani.

Si ritorna al punto di partenza: in ogni caso, con qualunque tipo di metodo scelto, non si potrà prescindere da un’intesa politica. Tra i Partiti, ma pure all’interno dei gruppi dell’attuale maggioranza.

Il pressing sulle civiche
FRANCESCO DE ANGELIS E MAURO VICANO

Francesco De Angelis, leader del Partito Democratico, lo ha detto chiaramente, rispolverando il “modello Marzi”. Il ragionamento è così sintetizzabile: il centrosinistra deve tentare di “sganciare” delle liste civiche dalla coalizione di centrodestra, perché occorrono voti trasversali per vincere le elezioni.

Nel centrosinistra in pole position per la candidatura a sindaco c’è da mesi Mauro Vicano, già manager della Asl ed ex presidente della Saf. De Angelis sta lavorando per tale opzione.

Secondo autorevoli indiscrezioni il pressing è già partito, soprattutto all’indirizzo del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli e della lista di Carmine Tucci. Due realtà che in questi anni hanno sostenuto il sindaco Ottaviani.

È questo uno dei motivi per i quali è risuonato l’allarme rosso nella coalizione di centrodestra. Si prospetta un autunno caldo e impegnativo.

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