Centrodestra nella bufera: Di Stefano conquista Lucarelli

Se il progetto del centrodestra unito alle elezioni di Sora naufraga, Fratelli d’Italia andrà avanti con la candidatura del dottor Ruggeri. Bruni rilancia: è pronto a fare un passo indietro se lo fanno anche Di Carlo e Caschera. Luca di Stefano in queste ore ha chiuso l'accordo con Stefano Lucarelli

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

La svolta è arrivata l’altra sera a San Donato Valcomino. Lì è stato rotto l’assedio della Lega che da mesi blocca Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc: li tiene ostaggio, bloccati in attesa di una sua risposta sulle trattative per le elezioni comunali d’autunno a Sora.

L’occasione è stata l’ingresso in FdI di nuovi consiglieri comunali della Valle Di Comino, alla presenza del coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. A quell’incontro sono andati anche i Fratelli di Sora e lì è stata presa la decisione. In pratica: fine dell’attesa, Fratelli d’Italia andrà avanti candidando a sindaco l’oculista Giuseppe Ruggeri a prescindere da quello che deciderà la Lega.

Salviamo le forme: “Per colpa d’altri”

Massimiliano Bruni ed il coordinatore Fdi di Sora Massimiliano Contucci

In politica spesso il problema è la forma. I vertici del Partito non vogliono che sembri una fuga in avanti, non intendono prestare il fianco all’accusa di avere rotto l’alleanza per non aver voluto aspettare.

Così è stato messo a punto il documento finale: se salta la coalizione di centrodestra “per colpa di altri” Fratelli d’Italia chiede già da ora al dottor Ruggeri di candidarsi comunque a sindacovisto il forte entusiasmo verso la sua figura”.

Lui ha preso tempo. Pure lui per non prestare il fianco. E dimostrare così rispetto per gli altri Partiti della colazione. Attende. E attenderà ancora. La stessa cosa che farà l’uomo forte di FdI a Sora Massimiliano Bruni.

Fono a quando? Aspetteranno che a convocare un altro tavolo siano i vertici provinciali del centrodestra. Anche perché l’ultima riunione della Lega ha prodotto l’ennesimo buco nell’acqua. Il Carroccio continua a parlare della volontà di fare il centrodestra e della necessità di prendere una decisione. Che però non arriva.

… e la quarta lista

Giuseppe Ruggeri

La strategia di FdI a San Donato è emersa in tutta la sua chiarezza. Intanto ci sono tre liste pronte. Una è quella con il simbolo di Fratelli d’Italia, un’altra è la civica usata nel 2016 Alleanza Per Sora; la terza è la lista del sindaco che si chiama Ripartiamo Insieme. È la civica messa a punto in dieci giorni dal dottor Ruggeri appena la Lega ha sollevato i primi dubbi: gli avevano detto che non aggregava, l’avevano sfidato a formare una civica. Chiesto e fatto. (leggi qui Fattore Valeria: FdI e FI vogliono fare tana alla Lega e leggi Mandato esplorativo a Ruggeri. La Lega non si fida).

La strategia di Fratelli d’Italia prevede ora di varare una quarta lista, composta in larga parte da professionisti, giovani, mondo dell’associazionismo, persone che non si sono mai impegnate direttamente in politica.

Perché se il dottor Ruggeri dovesse sciogliere la riserva e accettare la candidatura a prescindere dal centrodestra unito, con quattro liste Fratelli d’Italia crede di potersi giocare la partita del ballottaggio. Punta sulla grande frammentazione. Con più candidati a sindaco il quorum per accedere al secondo turno si abbassa notevolmente ed a fare la differenza sarà la figura del candidato sindaco.

FdI spera che, nel caso il centrodestra vada in frantumi, gli elettori premino chi è stato sempre coerente con la propria linea politica.

Facciamo tutti un passo indietro

Vittorio Di Carlo

A proposito di centrodestra arriva la provocazione di Massimiliano Bruni: dopo le indiscrezioni di Alessioporcu.it secondo cui gli alleati gradirebbero un suo passo indietro in nome della grande coalizione, salvo poi garantirlo con un assessorato. Il vice capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia fa sapere che è disposto a “candidarmi e dimettermi il giorno dopo l’elezione”. Oppure a non candidarsi “a patto che non si candidino neanche Vittorio Di Carlo e Lino Caschera” cioè il commissario di Forza Italia ed il leader della Lega. “Anche loro possono fare gli assessori se si vince”. (leggi qui Sora non è Formia: no al patto Pd – Lega e poi Forza Italia alla Lega: “Candidate Gigione”).

Una provocazione, quella di Bruni, che nasce dalla questione posta da Lega e Forza Italia, secondo cui Bruni non è gradito ai civici. Su questo aspetto il consigliere ha già annunciato che parlerà “nelle sedi opportune”. Vuole sapere chi sono i civici che non lo vogliono in campo.

Esclude che qualcuno possa avere posto una pregiudiziale sul suo nome. Analizza i casi ad uno ad uno.

Mario Cioffi? Sta aprendo contestualmente al Pd ed ai Cinque Stelle: dialogare con lui contrasta con la linea nazionale di Fratelli d’Italia quindi non può essere lui ad avere posto un veto sul mio nome. Polo Civico? È rappresentato da chi non vuole accordi elettorali con me soltanto perché ho tutelato l’interesse pubblico. Qualcuno dovrebbe chiedersi se è opportuna la sua presenza più che la mia. Francesco Monorchio? Mi ha mandato un messaggio in cui mi spiega che la valutazione è politica e non sui nomi”. In sostanza per Monorchio non si può fare un progetto nuovo imbarcando gran parte della maggioranza uscente, non sarebbe credibile.

Nuovi equilibri

Maria Paola D’Orazio

Uno scenario nuovo rispetto a quanto visto a oggi, dunque, quello che potrebbe configurarsi con la spaccatura del centrodestra. Con un numero di candidati a sindaco che potrebbe arrivare anche a sei.

Uno sarebbe il dottor Giuseppe Ruggeri, sostenuto dalla sua civica e dalle tre liste dei Fratelli.

Un altro è il candidato del centrosinistra. In tal senso entro giovedì sera il Pd esprimerà il nome di Maria Paola D’Orazio, da portare al tavolo degli alleati e da valutare insieme ad altri nomi.

La terza situazione potrebbe essere rappresentata dal centrodestra senza Fratelli d’Italia, quindi Lega, Forza Italia, Udc e Cambiamo. In tal caso la Lega potrebbe puntare a candidare Valeria Altobelli, oppure lo stesso Lino Caschera che, però, non è condiviso da Forza Italia.

Resta l’ipotesi di accordo con Si Può Fare: ma il movimento civico che fa capo a Mario Cioffi ha una trattativa aperta con Pd e Cinque Stelle. Nulla però può essere escluso: nemmeno che la Lega possa aderire a un’alleanza politicamente contro natura: vedasi la situazione di Formia dove Lega e Pd andranno uniti alle urne, seppure sotto forma civica. (Leggi qui Bartolomeo varca il Rubicone e firma per La Mura).

Non si schioda di un millimetro dalla volontà di ricandidarsi anche il sindaco uscente Roberto De Donatis, sostenuto da Patto Democratico, dalla consigliera uscente Floriana De Donatis e dal dottor Umberto Geremia: l’ex assessore lunedì mattina è stato visto in Comune parlare con l’assessore al Bilancio Maria Gabriella Paolacci di cui, tante volte, nelle sue dirette social, ha chiesto al sindaco la testa (politicamente parlando).

Il bingo di Luca Di Stefano

Rimane certa la candidatura del consigliere di Made In Sora, Luca di Stefano: ha già il sostegno del vicesindaco uscente Fausto Baratta e del consigliere Francesco De Gasperis.

Da settimane circolano i simboli di cinque liste che lo sosterranno. Fra cui quella di Adesso Tocca a Noi: è la formazione che fa riferimento a Marco Mollicone, il professionista sul quale aveva puntato le sue carte Fratelli d’Italia in un primo tempo. Nei giorni scorsi Di Stefano e Mollicone hanno manifestato pubblicamente il loro accordo con una foto scattata insieme al Parco la Posta e pubblicata sui social. E la certezza della sua candidatura gli sta permettendo di aggregare tante altre realtà.

Nelle ultime ore accordo chiuso anche con Stefano Lucarelli: parteciperà con la lista civica Lucarelli Per Sora che si va ad aggiungere alle altre e avrà un ruolo chiave nella coalizione. Nelle scorse settimane aveva dato la propria disponibilità ad essere il candidato sindaco del Pd. Poi non aveva rinnovato la tessera. (Leggi qui Lucarelli ed il doppio gioco per la candidatura).

Le motivazioni di Lucarelli

Eugenia Tersigni

A differenza di quanto ipotizzato da qualcuno, il sottoscritto non è pervaso da nessuna mania o compulsione di essere candidato sindaco a tutti i costi. Già da giorni, infatti, ho provveduto a fare un ‘passo di lato’ e ho partecipato a una serie di colloqui con le forze politiche della città” premette Lucarelli.

Poi arriva alla sostanza. “Annuncio ufficialmente che saremo presenti alla tornata elettorale con una lista civica che avrà il nome del sottoscritto così come fortemente voluto dal gruppo, quale riconoscimento di un certosino ed impegnativo lavoro di selezione, programmazione e pianificazione. Saremo a sostegno del candidato Sindaco Luca Di Stefano, semplicemente per il fatto che il suo (e di chi ha scelto di sostenerlo) è l’unico progetto incentrato sui giovani“.

È ancora della partita anche Eugenia Tersigni: nonostante alcun annuncio ufficiale sia mai arrivato si parla di quattro liste. E continua a incontrare persone e gruppi. (leggi qui Una donna candidata sindaco per mandare a casa De Donatis. C’è un piano)

Sei nomi salvo altri, dunque. E una spaccatura del centrodestra incoraggerebbe altre frammentazioni, amplificando il caos e agevolando chi, invece, si sta organizzando.