Il centrodestra non può tenere il piede in due scarponi

Quello che sta accadendo nel Lazio per la scelta del candidato governatore del Centrodestra dimostra con chiarezza che la coalizione Berlusconi - Salvini - Meloni è solo un cartello elettorale. Che rischia di naufragare un secondo dopo che il Capo dello Stato avrà conferito l'incarico per formare il governo

Sergio Pirozzi, senza il centrodestra, non ha la struttura organizzativa per poter pensare di vincere le elezioni regionali. I candidati della Lista dello Scarpone possono portarlo ad un 3-4%, che lui può far arrivare fino al 7%. Magari perfino all’8%. Non di più.

Francesco Storace, il regista, l’allenatore e l’ala destra dell’intera operazione, lo sa benissimo. Quando Storace ripete che senza Pirozzi gli effetti sarebbero quelli di perdere una decina di collegi maggioritari al Senato e una ventina alla Camera, esagera un pochino ma fotografa il nodo dei sondaggi commissionati da Silvio Berlusconi. Se il centrodestra non dovesse presentarsi unito nel Lazio, il rischio di perdere in qualche collegio maggioritario sarebbe concreto.

 

Però la situazione va esaminata anche sotto un altro punto di vista: Giorgia Meloni di Francesco Storace e Gianni Alemanno non vuole sentir parlare. Francesco Giro, Claudio Fazzone e tutti i “colonnelli” di Forza Italia non vogliono né Pirozzi né Storace.

 

Chi, come Antonio Tajani, ha un atteggiamento più cauto, lo fa solo per cercare un “ponte” tra Silvio Berlusconi e i “ribelli”. Il dato però è che se tutto il centrodestra laziale dovesse mettersi di traverso oppure “subire” la candidatura di Sergio Pirozzi, il centrodestra non rischierebbe di perdere soltanto una decina di collegi ma le elezioni politiche.

 

La coalizione non c’è, si tratta di un mero cartello elettorale, l’accordo programmatico può naufragare in pochi minuti quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella darà l’incarico di formare il nuovo governo. Matteo Salvini, nel Lazio, sta mostrando il suo vero obiettivo: rafforzarsi a scapito degli alleati.

 

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sono lontani anni luce, Giorgia Meloni e Matteo Salvini non si sopportano, Francesco Storace e Gianni Alemanno non c’entrano nulla con Fratelli d’Italia, Sergio Pirozzi si è innamorato del ruolo.

 

Probabilmente al centrodestra converrebbe finirla qui. Forza Italia e Fratelli d’Italia avanti con Fabio Rampelli, Lega e Storace con Sergio Pirozzi.

 

In caso contrario l’accordo forzato può portare allo sfacelo nelle urne. Il sindaco di Amatrice non si ritira e aver presentato il simbolo al Senato è un’altra fuga in avanti. Non si costruiscono le alleanze mettendo gli altri davanti al fatto compiuto. Silvio Berlusconi però deve prendere una decisione, se è ancora nelle condizioni di dare lui le carte nel centrodestra. Altrimenti lasci fare a Giorgia Meloni.

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