Il Centrodestra spaccato può fallire il sorpasso

L’assenza di Mario Abbruzzese alla presentazione della lista unitaria del centrodestra in vista delle provinciali non è stata casuale.

Il consigliere regionale non voleva certificare con la sua presenza le difficoltà in partenza di una gruppo che ha l’ambizione di effettuare il sorpasso nei confronti del Partito Democratico.

In realtà l’intesa è fragile e ognuno penserà a sé stesso. Si tratta di un’elezione per addetti ai lavori, non esiste il voto di opinione, c’è solamente l’organizzazione e la capacità di convincere quanti più consiglieri comunali e sindaci possibile.

I “colonnelli” di Forza Italia si guardano in cagnesco, mentre in Fratelli d’Italia la contrapposizione tra l’area di Massimo Ruspandini e quella di Antonio Salvati fa ormai parte della storia del movimento in questa provincia. Il commissario Marco Marsilio più di tanto non può fare.

Naturalmente anche il Pd è spaccato, ma ormai ha fatto l’abitudine a questo tipo di situazione. La votazione sull’acqua dell’altro ieri ha determinato una vittoria politica di Nicola Ottaviani e Carlo D’Alessandro più che del centrodestra. Il voto ponderato comporterà dei “conti” complicati e imprevedibili.

Antonio Pompeo sta seguendo in prima persona la situazione e ha l’obiettivo di ottenere una maggioranza di centrosinistra classico.

Mario Abbruzzese conosce i meccanismi della politica: stavolta il voto degli addetti ai lavori è un terno al lotto. Il centrodestra potrebbe non riuscire ad effettuare il sorpasso.

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