Centrodestra, tutto il caos è nato per la candidatura nel collegio nord

L’indicazione di Francesco Zicchieri non scatenò soltanto la ribellione di Fabio Forte all’interno della Lega, ma anche la netta presa di posizione di Nicola Ottaviani con i vertici di Forza Italia. La nomina di Adriano Piacentini commissario degli azzurri fu un atto “riparatorio” voluto da Tajani e Fazzone. E in caso di elezioni anticipate il sindaco di Frosinone non lascerà strada al Carroccio

Tutto nasce dall’attribuzione del collegio nord della Camera dei Deputati alla Lega, Partito che prima del 4 marzo in Ciociaria semplicemente non esisteva.

Ma ad Arcore, nella complessa e surreale scenografia della divisione delle candidature, succede che quella casella “maggioritaria” viene attribuita al Carroccio.

Non solo: siccome il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone non vuole cedere altri spazi (oltre a quello della designazione di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, nel blindatissimo collegio di Latina), allora nel collegio nord della Ciociaria viene indicato Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega, esponente di spicco dell’area pontina, anche se nato ad Alatri.

Una cessione di sovranità sul fronte della rappresentanza del territorio che scatena il finimondo. (leggi qui Terremoto Lega: il candidato è di Terracina, i Ciociari si ritirano per protesta)

 

 

Nella Lega Fabio Forte fa il diavolo a quattro, poi la ribellione sembra rientrare, fino alla durissima rottura di qualche mese dopo. (leggi qui La Lega fa scendere dal carroccio Fabio Forte: non è più coordinatore)

Ma dietro le quinte succede un’altra cosa, destinata ad essere ancora più dirompente. Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non ci sta: il capoluogo è ancora una volta tenuto fuori dai giochi. A rappresentare Forza Italia nel maggioritario c’è Mario Abbruzzese, candidato nel collegio sud. Inoltre, per le regionali il candidato di punta è Pasquale Ciacciarelli, numero due e fedelissimo di Abbruzzese. Il cassinate prevale ancora una volta.

Per Ottaviani la misura è colma: nessun candidato di servizio nell’area nord e fortissima presa di posizione nei confronti di Antonio Tajani, che nel frattempo aveva candidato nel proporzionale Giuseppe Incocciati. (leggi qui Camera & Senato, tutti i candidati Collegio per Collegio)

Con Ottaviani c’è tutto il gruppo di Frosinone e non solo. La tensione è altissima, la frattura ad un passo.

 

Entra in scena Claudio Fazzone, che, a pochi giorni dalle elezioni, commissaria la federazione provinciale di Forza Italia. Scegliendo Adriano Piacentini, il quale è l’alter ego di Ottaviani. (leggi qui Colpo di Stato in Forza Italia: Fazzone rimuove Ciacciarelli, il Partito a Piacentini)

Uno schiaffo ad Abbruzzese? Forse. Ma soprattutto una sorta di “riparazione” nei confronti di Nicola Ottaviani e dell’intera area nord “azzurra”. Il che mette in evidenza gli errori fatti prima nelle indicazioni per i collegi.

Il risultato successivo, però, fa arrabbiare ancora di più Ottaviani. Perché Mario Abbruzzese perde, mentre Francesco Zicchieri stravince. Il sindaco di Frosinone contiene il malumore, ma con i suoi fedelissimi si sfoga. Il punto è tutto politico, perché dal punto di vista di Forza Italia è stato un errore imperdonabile aver “regalato” quel collegio alla Lega, nel momento in cui il Carroccio non era certo alle percentuali di oggi.

Ecco perché oggi, nel momento in cui in Forza Italia riemergono malumori e lotte intestine, Adriano Piacentini spiega: “Ricordiamoci come e perché è nato il commissariamento”.

 

Ma cosa succederebbe nel caso di elezioni anticipate? Nel collegio nord si ripartirebbe dall’indicazione della Lega? Cioè dell’uscente Francesco Zicchieri?

Nicola Ottaviani non ci pensa proprio. E potrebbe essere proprio lui a correre la prossima volta. Per questo negli equilibri di giunta e di maggioranza in consiglio comunale farà come dice lui. Chi non è d’accordo può andarsene. Perfino provare a sfiduciarlo. Il sindaco non mollerà.

Indicativo il ragionamento di Adriano Piacentini qualche sera fa in occasione della riunione del direttivo provinciale di Forza Italia. Quando ha detto: “Nella sconfitta alle provinciali i “franchi tiratori” non vanno ricercati né in Forza Italia né al Comune di Frosinone”. Come dire: guardate in casa degli alleati e in altri Comuni.

Ragionamento capovolto per far passare il messaggio: la prossima volta, nelle candidature che contano, il capoluogo si farà sentire. L’asse con Ottaviani resta d’acciaio.

La Lega di Francesco Zicchieri è avvertita.

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