Centrosinistra, Azione di… disturbo

Antonello Antonellis eletto segretario provinciale del partito di Carlo Calenda. Idee chiare sulle grandi tematiche del territorio: acqua, rifiuti, ambiente, Pnrr. Nessuna subalternità al Pd, anzi. E alle comunali di Frosinone non sono escluse sorprese.

È stato eletto ieri segretario provinciale di Azione. Antonello Antonellis è uno che viene da lontano: ha fatto il sindaco di San Donato Val di Comino ma anche l’assessore Provinciale: ai tempi di Francesco Scalia si occupava del Bilancio. E’ uno della vecchia scuola del Pc-Pds-Ds. Ha studiato con i migliori, a cominciare da Luciano Gatti, che infatti ha ritrovato in Azione. Sposando l’impostazione di Carlo Calenda, a giudizio del quale “la politica è far accadere le cose sulla base di un pensiero”.

Azione potrebbe recitare un ruolo importante nella partita del Quirinale, ma intanto ha sottoscritto un patto federativo con +Europa di Emma Bonino. In Ciociaria l’appuntamento più importante del 2022 sarà quello delle comunali di Frosinone. Nel capoluogo Azione ha in Aula il consigliere Alessandra Sardellitti. Adesso però bisognerà capire quale sarà la linea politica dettata da Antonellis. Il Partito di Calenda farà sicuramente parte del centrosinistra a guida Pd oppure no? Questo è il dilemma. Perché anche dalla relazione da Segretario provinciale emergono importanti spunti che consigliano di non dare nulla per scontato.

Primo, competenza

Carlo Calenda (Foto: Andrea Panegrossi / Imagoeconomica)

Ha detto per esempio: “La nostra provincia ha disperatamente bisogno di competenza, dopo anni di abbandono della politica nelle mani di azzeccagarbugli, scelti per mere finalità elettorali e quasi mai per capacità. In tutti i settori, in ogni campo. Poche sporadiche figure di spessore le cui intuizioni sul territorio sono state annientate dalle incapacità di coloro che si sono ritrovati al comando. Clientelismo ed opportunismo hanno fatto da padroni, rendendo il nostro territorio, dalle innumerevoli potenzialità, una terra poco attraente, trasformando le Istituzioni in una macchina di propaganda”. Beh, insomma. Attacco pesantissimo.

E sulla gestione dell’acqua, Antonellis ha affermato: “Frosinone in Azione intende chiedere l’applicazione della tariffa unica a livello regionale per superare le evidenti contraddizioni tariffarie che vi sono sul territorio regionale”. Sui rifiuti la posizione del neo Segretario è che: “la nostra provincia merita maggiore rispetto da parte della Regione Lazio, considerato che la stessa per anni ha chiuso egregiamente il ciclo dei rifiuti, avendo a disposizione tutti gli impianti dal pretrattamento alla discarica. Poi, l’inerzia della Città Metropolitana di Roma, incapace di dotarsi di autonomi impianti, ha fortemente influito sul nostro ciclo dei rifiuti. Che, per ovviare alle innumerevoli emergenze della Capitale, ha sostanzialmente abusato delle sue capacità, giungendo in un tempo di gran lunga inferiore a quello inizialmente prospettato, all’esaurimento della sua discarica di Roccasecca”.

Anche sul fronte della gestione degli impianti, la posizione non è scontata. “L’impianto di pretrattamento della Saf di Colfelice, sfruttato oltre ogni misura per il trattamento dei rifiuti provenienti da Roma e non solo è rimasto, nonostante i tanti proclami che lo volevano come fabbrica dei materiali, come obsoleto impianto di pretrattamento. Manca una visione provinciale della politica sui rifiuti. Che, unitamente all’incapacità della Regione Lazio nella sua programmazione, rischia di dirottare il territorio verso l’emergenza nel silenzio totale della politica, pienamente inserita nel sistema fallimentare”.

Una visione d’Azione

(Foto: Stefano Capra / Imagoeconomica)

Per questi motivi Frosinone in Azione auspica una visione più lungimirante, a partire dalla Regione Lazio, della gestione rifiuti; auspica l’istituzione dei famosi Ato regionali previsti sulla carta ma mai attuati; auspica una maggiore sensibilizzazione dei cittadini sui vantaggi dell’economia circolare, sugli impatti dell’impiantistica sul territorio, in base a dati scientifici e non a visioni catastrofiche.

Sostiene il potenziamento degli impianti di riciclo, degli impianti di trattamento termico con recupero energetico, degli impianti di produzione di biogas, moderni ed efficienti, senza pregiudizi, senza contaminazioni di idee finte ecologiste. “Occorre una premialità verso i cittadini più virtuosi al fine di consentire il passaggio dalla Tari alla Tarip perché, nonostante la percentuale di differenziata sia altissimo nella nostra provincia, da un punto di vista economica il cittadino non ne vede ancora i vantaggi”.

Poi il tema dell’ambiente. Ha affermato Antonellis: “Un tema quello dell’ambiente molto sensibile in un territorio ricadente nel SIN Valle del Sacco. Un tema che non deve portare all’immobilismo o negazione di uno sviluppo territoriale. Ma deve saper finalmente ascoltare le esigenze di un territorio maltrattato dallo sfruttamento indiscriminato dell’uomo. Ed allora sì alla rigenerazione in ogni ambito, nel rispetto del diritto alla salute, partendo da una politica che aggredisca il problema, sempre ignorato, della bonifica della Valle del Sacco, che tuteli le nostre risorse idriche, che agevoli un’impiantistica ecosostenibile, eliminando, laddove non necessari, i vincoli posti indiscriminatamente dall’istituzione del SIN. 

Smog e Pnrr

Antonello Antonelli spiega che il suo Partito chiede che la tutela dell’aria avvenga attraverso politiche che non si limitino a generici blocchi del trafficoma che ragionino su piani traffico in grado di ridurre le emissioni atmosferiche. Maggior controllo delle emissioni dei siti industriali ma anche di civili abitazioni. Rielaborazioni delle infrastrutture che incentivino un uso alternativo all’automobile. Sviluppo delle ciclabili nelle città più grandi. Piantumazioni straordinarie in quelle più inquinate. Non può esserci più sviluppo laddove non ci sia rispetto per l’ambiente”.  

Infine, il Pnrr. Antonellis sollecita una visione realistica dell’assetto provincialle. Evidenzia che si tratta di un progetto ambizioso che richiede la compartecipazione tra pubblico e privato, tra associazioni di categoria e privati. E che necessita di cabine di regia nei singoli Comuni così come in Provincia. “Così come negli enti strumentali coinvolti, per poter sinergicamente affrontare la grande opportunità che la storia ci offre.

Azione non starà a guardare in provincia di Frosinone. E non è un gioco di parole. Alle comunali di Frosinone si capiranno le scelte. Tattiche e strategiche.

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