Centrosinistra senza leader, tornano i nomi di Mauro Vicano e Michele Marini

A Frosinone la coalizione non ha ricucito gli strappi e per la candidatura a sindaco è necessario iniziare a lavorare il anticipo. In pole positon c’è l’ex manager della Asl e già numero uno della Saf. Ma anche l’ex primo cittadino potrebbe giocarsi le sue carte.

Nel centrosinistra frusinate manca un leader da ormai troppo tempo. Gli anni di Domenico Marzi e Michele Marini sindaci di Frosinone appaiono lontanissimi. Ma in quei tempi anche Gian Franco Schietroma (leader socialista) e Francesco De Angelis (numero uno del Pci-Pds-Ds-Pd) erano molto attivi nel capoluogo.

Dalla frattura Marzi-Marini del 2012 tutto è cambiato. Fatto sta che la coalizione si ritrova con il solito problema: su quale progetto lavorare per costruire le condizioni affinché la prossima volta si possa riprovare a vincere? Non si può prescindere dal candidato sindaco.

 

Nel gruppo consiliare c’è Fabrizio Cristofari, che la volta scorsa ha sperimentato sulla sua pelle le divisioni e i rancori di un centrosinistra che non sa più vincere.

Ci sono anche il capogruppo Angelo Pizzutelli e Norberto Venturi, che nel 2017, proprio per dare una mano a Cristofari, effettuarono un passo indietro sulla candidatura a sindaco. Difficile che adesso possano essere ripresi in considerazione.

C’è Alessandra Sardellitti: donna, battagliera, sempre pronta incrociare le lame con Nicola Ottaviani.

 

Se poi si allarga il campo all’intero centrosinistra, allora si può considerare pure Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune), ma una parte del Pd non lo seguirebbe in nessuno caso.
I nomi che stanno riemergendo in questa fase per la candidatura a sindaco sono due.

Uno è quello dell’ex primo cittadino Michele Marini, spesso contattato da diversi esponenti Democrat. Nel 2012 al ballottaggio, pur con la spaccatura del centrosinistra, Marini recuperò moltissimi voti a Nicola Ottaviani.

L’altro è quello di Mauro Vicano, ex manager della Asl di Frosinone ed ex presidente della Saf. Lui potrebbe perfino provare a staccare “pezzi civici” di centrodestra per dare vita ad una coalizione molto diversa da quella di un centrosinistra dominato dai partiti.

 

Chi lo conosce bene pronto a scommettere che sta già lavorando a questa opzione.