Centrosinistra, ora a Frosinone scatta l’ultima chiamata

La posizione dei Socialisti di Gian Franco Schietroma mette in evidenza un solco incolmabile tra i due principali Partiti della sinistra non soltanto nel capoluogo ma nell’intera provincia. Inoltre, la sottolineatura delle difficoltà insormontabili nel rapporto con il Governatore Nicola Zingaretti aumenta il solco. Alla vigilia delle elezioni comunali di Frosinone dove emergono differenze sostanziali che nessuno sembra prendere sul serio

L’intervento compiuto ieri dal leader socialista Gian Franco Schietroma ha il merito di fare chiarezza nel centrosinistra. A Frosinone come sul piano provinciale. Un punto in particolare: “E’ appena il caso di aggiungere che il Psi si presenta libero da ogni vincolo di coalizione con il Pd, prendendo atto di quanto avvenuto dal 2018, con la nostra totale estromissione dalla maggioranza politica regionale e dall’assenza di qualsiasi dialogo con il presidente della giunta. A ciò si aggiunga, infine, che a Frosinone i rapporti con il Pd dal 2017 sono pressoché inesistenti”. (Leggi qui Vicano scende in campo: andrà al tavolo del centrosinistra).

Il solco incolmabile

Francesco De Angelis e Gianfranco Schietroma

Un solo incolmabile quindi tra i due principali e storici partiti della sinistra italiana. Pd e Psi hanno governato insieme per una vita politica in Ciociaria, a più livelli. Nel capoluogo, tanto per fare un esempio, hanno sostenuto insieme le giunte dei sindaci Domenico Marzi (due volte) e Michele Marini (una volta). Per non parlare dell’Amministrazione Provinciale, per decenni feudo del centrosinistra.

Il sodalizio però si è rotto e il riferimento al livello regionale non avviene per caso. Nicola Zingaretti guida la maggioranza più ampia che una coalizione alternativa alle Destre possa mettere in campo. Una maggioranza che va da Italia Viva al Movimento Cinque Stelle e che tiene dentro Azione. Ma non evidentemente i Socialisti, non coinvolti nell’azione amministrativa e politica.

Sta tutto qui il risentimento di Schietroma, inserito nel passaggio in cui denuncia la “nostra totale estromissione dalla maggioranza politica regionale e dall’assenza di qualsiasi dialogo con il presidente della giunta

Questione di sopravvivenza

Mauro Vicano

Su queste basi pensare ad una ricomposizione non esiste. Ma a Frosinone il centrosinistra si sta giocando la sopravvivenza politica. Mauro Vicano ha scelto di partecipare alle riunioni della coalizione che sta cercando di preparare le primarie per la scelta del candidato sindaco.

Al tavolo si presenterà per illustrare la sua strategia, che è quella di una coalizione civica che possa essere sostenuta anche dai Partiti. In primis dal Pd. Per allargare l’alleanza nella direzione delle liste civiche che magari in questa consiliatura hanno sostenuto il sindaco Nicola Ottaviani. Parliamo del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli e della lista di Carmine Tucci, nella quale c’è il consigliere Carlo Gagliardi. (Leggi qui Vicano scende in campo: andrà al tavolo del centrosinistra).

Su questa posizione alcuni Partiti di sinistra potrebbero non starci. Per esempio Articolo Uno e Possibile. Per esempio Frosinone in Comune di Stefano Pizzutelli. Il paradosso è che soltanto le Primarie potrebbero rappresentare un modello per tenere insieme esperienze diverse. Ma perfino sulla celebrazione delle Primarie ci sono differenze di impostazione e di volontà. Sicuri che tutte le forze di centrosinistra le vogliano celebrare?

Troppo diversi

Stefano Pizzutelli

È per questo che la situazione non è affatto semplice. Troppe differenze sul piano dell’impostazione della coalizione e della campagna elettorale. Il Partito Democratico dovrà farsi carico di questa situazione, che obiettivamente fatica a sbloccarsi. Finora a prevalere sono stati soltanto i no, i veti, i dubbi e le difficoltà.

Certamente le elezioni comunali di Frosinone sono troppo importanti perfino in un quadro provinciale. Il Partito Democratico non può non porsi il problema di trovare formule forti che mettano il centrosinistra nelle condizioni di poter competere per la vittoria. Fino a questo momento si registrano esclusivamente spaccature. Non c’è molto tempo per recuperare.

La terza sconfitta consecutiva a Frosinone segnerebbe la frantumazione definitiva della coalizione.