C’eravamo tanto raffreddati, il grande gelo nel Pd

Il freddo politico in maggioranza. Che non tocca l'amministrazione. Cosa c'è dietro. L'appoggio alle elezioni di Sora. Lo scontro su Grieco e Marino Fardelli E la prospettiva delle prossime Provinciali

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Cosa succede in città? “Non succede nulla. C’è confusione, sì, ma in fondo è sempre quella”. Vasco Rossi con il suo brano del 1985 (settimo album in studio, oltre 600mila copie vendute) riassume quel che accade ub questi giorni nel palazzo municipale di Cassino. L’ultimo episodio lo abbiamo raccontato su queste colonne all’indomani della cittadinanza onoraria conferita al cavaliere Adriano Ferraiolo, maestro burattinaio. Durante la cerimonia in piazza Labriola per assistere al teatro dei burattini è parsa evidente la freddezza tra alcune anime della maggioranza. (Leggi qui Il teatro dei burattini stravolge gli schemi del Pd).

Freddo politico, non amministrativo

Tra i vari dettagli è stato riportato quello dell’affiatamento tra il consigliere del Pd Fausto Salera ed il presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo: sicuramente maggiore di quello mostrato verso il capogruppo Gino Ranaldi ed il sindaco Enzo Salera.

Massimo Smeriglio e (a destra) Fausto Salera

A distanza di tre giorni, il consigliere commenta la situazione. Tramite l’ufficio che si occupa delle relazioni fa sapere Fausto Salera: “poiché è stata ipotizzata una mia appartenenza a una componente della maggioranza consiliare a me sconosciuta, mi corre l’obbligo di precisare di non avere legami politici personali con alcuno. Faccio parte di una maggioranza che è stata eletta per assicurare il ben operare nelle scelte. Mi trovo perfettamente a mio agio con tutti nel gruppo del Pd a cominciare dal capogruppo Ranaldi, confermo il mio pieno sostegno al Sindaco. Mi corre l’obbligo anche di precisareconclude il consigliere – che non corre freddezza con nessuno, né tantomeno vi sono tensioni con chicchessia.

Al netto delle frasi di circostanza, il problema vero dell’amministrazione di Enzo Salera è su un livello ben diverso da quello nel quale staziona il Consigliere. Che con questa storia c’entra come il testimone oculare durante il fatto di cronaca: non ne è il protagonista. La freddezza, anzi il gelo, c’è eccome: ma a più alti livelli (non ce ne voglia il consigliere Salera). I fatti dicono che dopo oltre due anni di piena sintonia, adesso i distinguo politici cominciano a vedersi anche in una maggioranza compatta che Cassino non conosceva da anni.

Per essere ancora più chiari. Non sono in corso scaramucce tra consiglieri oppure tra consiglieri e assessori. Come, per esempio, capitato nel recente passato con le amministrazioni dei sindaci Giuseppe Golini Petrarcone e Carlo Maria D’Alessandro. Ad essere fuori dalla perfetta sintonia avuta fino ad ora sono il sindaco Enzo Salera con il suo fedelissimo assessore alla cultura Danilo Grossi ed il presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo, che vanta un ottimo rapporto con i consiglieri regionali del Pd Mauro Buschini e Sara Battisti.

Le Provinciali ed il caso Sora

BARBARA DI ROLLO

Il punti di maggiore freddezza visiva si è registrato sabato. È stato in occasione dell’evento promosso dalla Regione a Cassino. Quello con cui ringraziare i sanitari: il villaggio della salute in piazza a il concerto dei Modena City Ramblers la sera. Il Comune di Cassino, nella persona del sindaco Enzo Salera si è limitato a dare il patrocinio, durante la giornata – al netto di una piccola presenza utile per scattare qualche foto – non si è visto granché. Tantomeno ha voluto coinvolgere il Comune nell’iniziativa se non con la concessione del patrocinio gratuito.

Un atteggiamento che non è piaciuto al presidente del Consiglio Barbara Di Rollo. Ed ha fatto scattare il sensore d’allarme alla Consigliera regionale Sara Battisti che proprio sabato avrebbe chiesto alla Di Rollo sul perché il sindaco del Pd abbia questo rapporto così freddo nei confronti dei vertici del Partito. Non è escluso che possa esserci un apposito incontro in Comune la prossima settimana, dopo il turno di ballottaggio.

Ma a contribuire a far scendere la temperatura nel termometro sono due fronti. Il primo sono le elezioni Comunali di Sora. Lì il movimento Pop (il coordinatore regionale è l’assessore Danilo Grossi, fedelissimo di Salera) sostiene la candidatura di Eugenia Tersigni, sulla quale è schierato anche il vice presidente della Provincia Luigi Vacana (vicinissimo al presidente Antonio Pompeo). E lo stesso presidente Pompeo non ha mai preso posizione sulle voci secondo le quali alcuni suoi fedelissimi avrebbero appoggiato l’ingegner Tersigni. Invece l’ala Dem alla quale fa riferimento la presidente Barbara Di Rollo sostiene l’elezione dell’altro candidato sindaco al ballottaggio: Luca Di Stefano.

Ma anche le Democratiche e Fardelli

Con ogni probabilità, Enzo Salera si è raffreddato quando l’area politica del vice Segretario Pd del Lazio Sara Battisti ha agevolato il rientro di Sarah Grieco. Già consigliere comunale nella scorsa legislatura, aveva partecipato alle Primarie vinte da Salera. Poi non si era schierata alle Comunali, non sostenendo il futuro sindaco. Da allora era rimasta più defilata. Fino a quando Sara Battisti con Barbara Di Rollo avevano cercato di ricomporre quella lacerazione, organizzando un convegno delle Democratiche proprio a Cassino. Senza coinvolgere il sindaco, che l’ha presa molto male. (Leggi qui L’elettroshock di Sara funziona: congresso e dialogo).

Non a caso, Enzo Salera era stato tra gli ultimi a fare gli auguri a Sara Battisti una volta diventata numero 2 del Pd regionale. (Leggi qui Il gelo di Cassino sul Segretario Sara).

Lei non ha perso il sonno per questo. Anzi: ha lavorato per favorire il ritorno sulla scena di Marino Fardelli: ex Segretario cittadino del Pd, si era dimesso contro la candidatura di Salera. Grazie al sottile lavoro diplomatico di Sara Battisti è diventato Difensore Civico della Regione Lazio, tornando al centro della scena politica.

Il tutto va letto in chiave Elezioni Provinciali. Enzo Salera è uno dei papabili candidati alla successione di Antonio Pompeo alla guida della Provincia. I voti di un Comune strategico come Sora sono importantissimi.

Non aiuta il fatto che da due anni a Cassino non ci sia un Congresso per rinnovare i quadri dirigenti del Partito, nonostante si siano dimessi. Un congresso che a questo punto appare non più rinviabile.

Tutt’altra aria in maggioranza

La maggioranza consiliare invece resta granitica. A tratti bulgara. La partita che si è aperta oggi non mette mine sul cammino dell’amministrazione nel breve e medio periodo: ha nel mirino il 2024, le prossime elezioni comunali.

Se il sindaco sbaglia strategia, rischia di perdere la candidatura per le Provinciali. Fino ad oggi è stato molto attento a non allinerasi né alla componente Dem maggioritaria (Pensare Democratico) né a quella di Pompeo (Base Riformista). Il rischio è di restarne schiacciato.

Sul fronte della minoranza, si scalda Benedetto Leone che studia da sindaco. Oggi rimprovera al sindaco di fare solo annunci, e dice: “Se vuole, Salera, lo accompagno personalmente in una passeggiata per le strade del centro città, dalla villa comunale fino al parcheggio di piazza Garibaldi, per non parlare di piazza Santa scolastica e di piazza corte. Così forse potrà rendersi conto di persona anche lui dello stato di abbandono in cui versa tutta la città. Sindaco, svegliamoci. Basta annunci”.