Che ci faceva Fiorito da Salvini

Perché Franco Fiorito l'altra sera è andato all'iniziativa della Lega. Pur non avendo intenzione di ripartire dal Carroccio. Qual era il suo vero scopo. Esattamente quello che è avvenuto: tastare la risposta, far capire che c'è.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un modo per contare il proprio seguito. Per tastare il proprio peso politico in vista delle prossime elezioni comunali. Per far capire a tutti che c’è. E che, in prima persona o in seconda battuta dietro un altro candidato, sarà difficile non fare i conti con lui. Questa la vera ragione della presenza di Franco Fiorito l’altra sera ad Anagni, all’incontro pubblico che ha visto presso l’hotel Colaiaco la partecipazione di Matteo Salvini. (Leggi qui: Il bagno di folla per Salvini. E pure per Fiorito).

Quello del capitano della Lega è stato un bagno di folla per benedire la partecipazione dei candidati leghisti alla Regione Lazio in vista delle elezioni del 12 e 13 febbraio. Ma, in prospettiva Comunale, è stato anche (e soprattutto) un modo per capire quali sono i rapporti di forza tra le varie anime del centrodestra della Città dei Papi.

Come sta il centrodestra

Salvini ad Anagni

Se vista da questa angolatura, l’incontro dell’altra sera ha detto delle cose molto interessanti per capire lo stato di salute del centrodestra locale. A partire, come detto, dalla presenza dell’ex sindaco di Anagni. Che è rimasto per tutto l’incontro dietro le quinte.

Ma è stato costantemente oggetto di una processione di persone che hanno letteralmente fatto la fila per andarlo a salutare. Non soltanto (tanti) semplici cittadini: tra gli altri, l’ex presidente del Consiglio regionale Mario Abruzzese e lo stesso sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli non hanno mancato di andare a stringere la mano all’ex sindaco della Città dei Papi. A dimostrazione del fatto che, in un modo o nell’altro, la sua figura rimane comunque importante. E sarà sicuramente una cosa di cui tenere conto.

L’incontro dell’altra sera ha però detto cose importanti anche per quanto riguarda la situazione della Lega ad Anagni.

Come sta la Lega

Nicola Ottaviani (Foto © Stefano Strani)

C’era molta attesa per la partecipazione all’incontro con Matteo Salvini della delegazione locale composta dal vicesindaco Vittorio d’Ercole e dai consiglieri Giovannelli Protani ed Umberto Quarmi: in molti pensavano che non ci sarebbe stata questa partecipazione, viste le recenti fibrillazioni tra i vertici locali e quelli Regionali e Nazionali.

Alla fine D’Ercole, Quarmi e Giovannelli Protani si sono presentati.  Ma a molti è apparsa una presenza sollecitata, non realmente volontaria. Ed infatti ieri è trapelata l’indiscrezione secondo la quale, qualche giorno fa, sarebbe stato lo stesso onorevole Nicola Ottaviani a sollecitare la loro presenza. Sottolineando che un’eventuale assenza sarebbe stata letta come una frattura irrimediabile.

Di qui la partecipazione in prima fila da Salvini di D’Ercole e compagni. Che però, tanto per fare un esempio, si sono tenuti per tutta la sera a rigorosa distanza da Giorgia Nobili, coordinatrice locale del Partito, con cui tempo fa c’era stato un scambio di note non esattamente morbido.

Il tutto a dimostrazione del fatto che, anche al di là dell’incontro, la tensione in quel partito è ancora forte.

Fiorito ed i contatti continui

Foto © DepositPhotos

È anche per questo motivo che, stando ai rumors, nelle ultime settimane ci sono stati diversi contatti tra le parti per sondare la possibilità di un passaggio della Lega nella coalizione fioritiana. Un’operazione, almeno per alcuni, tramontata; per altri invece potrebbe accadere che il simbolo della Lega vada da una parte ed i candidati leghisti con i voti vadano dall’altra. Ma il solo fatto che l’ipotesi sia stata sondata dimostra due cose. Che i rapporti interni tra le anime del centrodestra di Natalia sono tutto meno che idilliaci. E che le alleanze in quel mondo sono ancora tutte da definire.

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