“Che fine hanno fatto gli unici 4 maschi della quinta C ?”

Il libro La Regola dei Pesci, presentato al Bracaglia di Frosinone. Storia di 4 ragazzi che decidono di sparire dopo una vacanza. E aderire alla lotta armata dell'Isis. Perché? Lo spaccato di tante situazioni realmente avvenute. In un mondo dove l'immagine vince sulla sostanza

Biagio Cacciola

Politologo e Opinionista

Giorgio Scianna è uno scrittore che da sempre si occupa della galassia giovanile. Ha presentato il suo libro ‘La regola dei pesci‘ presso l’aula magna dell’Istituto Bragaglia di Frosinone. Il libro è la storia di quattro ragazzi che, affascinati da un video di propaganda dei terroristi dell’Isis, invece di tornare dalle vacanze in Grecia nella loro città del Nord, e dalle loro famiglie, scelgono la strada del non ritorno, imbarcandosi prima per la Turchia e poi arrivando ai confini con la Siria dove un contatto, rimandando a casa Lorenzo affetto da zoppia, li farà scavallare in Siria per le montagne.

È proprio Lorenzo l’io narrante di questa avventura neonichilistica. Infatti é lui che facendo ritorno a casa, pur trincerandosi dietro un mutismo inquietante , farà trasparire il clima drammatico che ha coinvolto questi giovani e le loro famiglie. Famiglie che rimangono attonite e che Scianna descrive analiticamente nel loro modo di vita piccolo-borghese. Un mondo fatto solo di lavoro ma non di vere relazioni interpersonali.

Il clima metallico che si respira rimanda al distacco, difficilmente colmabile, tra chi si nutre di immagini sempre più sofistificate e costruite in laboratorio e la realtà di ogni giorno. È infatti un video dei terroristi che ha stregato il gruppo di ragazzi. È solo grazie a  quel video che i quattro decideranno di arruolarsi, a rischio della pelle.

Il racconto si snoda tra mille colpi di scena tra Damasco e Kos, tra patti segreti e rave party, passando per la Tunisia. Vite sciupate per inseguire qualcosa che riempia il loro vuoto senso della vita che Scianna descrive senza fare sconti.

E il quadro del mondo occidentale che ne esce e’ inquietante. Senza un Dio vero da adorare, gli idoli, in particolare estetici, sono pronti a sedurre un mondo fatto solo di materia.