Chi ha paura di Isabella Mastrobuono? Guerre Stellari in Ciociaria

Lunedì 26 ottobre, alle ore 15. Presso la sala Teatro dell’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone va in onda il film “Guerre Stellari in Ciociaria”. Per la verità sarà un reality show, molto cruento. La visione ai minori è consigliabile solo alla presenza di un adulto.
Scherzi a parte (non la trasmissione), domani qualcuno perderà inevitabilmente la faccia. Non saranno possibili esiti bipartisan che accontentino tutti. La posta in palio è altissima. All’ordine del giorno della conferenza dei sindaci un punto all’apparenza semplice: valutazione sull’operato del manager della Asl. E’ la prima volta cha accade dal 1992, anno in cui fu approvata la legge che cancellava i “comitati di gestione” alla guida delle Asl. Per lasciare spazio a manager, sempre indicati dalla politica però. Precisamente dalla Regione.

La protagonista principale sarà lei, la professoressa Isabella Mastrobuono. Venderà cara la pelle. Ha ripetuto di non aver fatto altro che centrare gli obiettivi assegnati dalla Regione. Anzi, dal presidente Nicola Zingaretti in persona. Dalle Case della Salute alle Rems e alla Case del Parto. Ha spiegato che l’unica valutazione tecnica spetta alla commissione regionale. Ed è in corso. Sulla base di parametri tecnici che i sindaci non possono conoscere. Lasciando intendere: quindi, su cosa voteranno? Se il loro giudizio sarà politico, allora non ci siamo. Nel luglio scorso proprio Zingaretti la propose per andare a dirigere lo Spallanzani. Ma questo non è avvenuto e la Mastrobuono ha capito perfettamente che il clima è cambiato. Teme di essere stata lasciata sola, teme che il parere dei sindaci possa rappresentare una sorta di De Profundis non solo per la carica a Frosinone, ma anche per il futuro. E’ corsa ai ripari e conta di poter ribaltare l’esito della votazione. Se così dovesse essere, allora ne vedremo delle belle.

La conferenza dei sindaci è in una posizione difficilissima. Non ha le schede tecniche della Regione (non è un caso che Nicola Ottaviani le ha richieste), non può esprimere un giudizio tecnico, deve scendere sul piano politico. Ma alla fine dovrà votare un atto pubblico, che ha come requisito imprescindibile quello della veridicità. Un esame tecnico è una cosa, un giudizio politico un’altra. Ma Nicola Ottaviani (Frosinone), Giuseppe Golini Petrarcone (Cassino), Ernesto Tersigni (Sora), Antonio Pompeo (Ferentino), Fausto Bassetta (Anagni), Roberto Caligiore (Ceccano) e tanti altri appaiono intenzionati a dare la fiducia alla Mastrobuono. Però il braccio di ferro è soprattutto politico. Il Pd e il centrosinistra hanno almeno il 60% in sede di conferenza. Il fatto è che i Democrat sono spaccati. Il consigliere regionale Mauro Buschini è contrario alla Mastrobuono e non può permettersi di perdere la conta,mentre il senatore Francesco Scalia è schierato dalla parte del manager. Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani vuole mandare in frantumi il centrosinistra, ma nel centrodestra sono in tanti a non capire perché, dopo aver votato l’Atto aziendale, sia sempre più schiacciato sulle posizioni del direttore generale.

Tra i convitati di pietra due possibili direttori generali del dopo Mastrobuono: Renato Sponzilli e Narciso Mostarda. Sponzilli è stato dg a Latina su indicazione di Alfredo Pallone (all’epoca capogruppo regionale del Pdl), ma è da sempre in ottimi rapporti con Francesco De Angelis, guru del Pci-Pds-Ds-Pd. Ma stavolta a sostenerlo c’è soprattutto la senatrice Maria Spilabotte, avversaria interna di De Angelis. Il grande sponsor di Narciso Mostarda è invece Giacomo D’Amico, influente e potente vicecapo di Gabinetto del consiglio regionale. Su Mostarda inizialmente si erano spostati Buschini e De Angelis, che ora stanno cercando di ripiegare su Sponzilli. Questi “balletti” però non piacciono a Roma e siccome né Sponzilli né Mostarda sono tra i primi 50 della short list (l’unico nome ciociaro è quello di Mauro Vicano), allora potrebbe arrivare l’ennesimo manager dalla Capitale. Probabilmente la presa di posizione del consigliere regionale Daniela Bianchi (Indipendente nel gruppo di Sel) era una… profezia.

Sempre che Isabella Mastrobuono vada via però. In caso contrario, se dovesse rimanere, alla Asl si aprirebbe una fase che promette di far impallidire le stagioni giacobine. Naturalmente seguiranno l’appuntamento di domani, probabilmente in streaming (scherziamo) il presidente della Regione Nicola Zingaretti e il capo della Cabina di regia, Alessio D’Amato.

Nella trasmissione “A Porte Aperte” di Teleuniverso, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani ha fatto riferimento a circa 200 nomine che devono essere fatte nei prossimi mesi alla Asl. Augurandosi che questo aspetto non c’entri nulla con la vicenda della direzione generale.
Anche perché la politica vuole chiudere il capitolo della sanità. Per concentrarsi sulle elezioni comunali. Tra pochi mesi si vota ad Alatri, Sora e Cassino…