Chi programma il futuro e chi ragiona sul presente

Il centrodestra inizia a ragionare sul 2028. Il centrosinistra non trova una sintesi: nemmeno ora che, perse le elezioni, si deve organizzare un'opposizione

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Al comune di Anagni, evidentemente, hanno deciso di portarsi avanti con il lavoro. E dunque, in questi giorni di comprensibile euforia, in attesa del primo Consiglio comunale della seconda era Natalia (che dovrebbe essere convocato al massimo tra una decina di giorni), nelle prime riunioni trapela già la volontà di arrivare addirittura a inquadrare il profilo del prossimo candidato a sindaco. Cioè di quello che, nel 2028, salvo crisi al momento impossibili da immaginare nel centrodestra cittadino, dovrà gareggiare per succedere a Natalia. Che, come noto, completerà tra cinque anni la propria carriera da sindaco senza poterla portare avanti per la regola del secondo mandato.

Si tratta ovviamente di una scadenza lontana. Ma pare che già in qualche riunione del centrodestra sia emersa, probabilmente più come battuta che come seria riflessione politica (ma comunque la voce è stata buttata nel dibattito), la questione di chi sarà il candidato a sindaco in quella data.

L’uomo forte, per ora

Al momento, stando ai rapporti di forza, la figura più acclarata sarebbe quella di Riccardo Ambrosetti. Che è il vero uomo forte del centrodestra, per la sua posizione all’interno del Partito che ha vinto le elezioni, Fratelli d’Italia; e per l’evidentissimo rilievo autonomo, con i suoi 568 voti personali che ne fanno il candidato più votato della storia delle elezioni comunali della città dei papi.

Tanti. Al punto che che nel totogiunta si parla ormai in maniera abbastanza evidente di lui come del prossimo assessore “pesante”. Con deleghe in qualche modo vicine a quelle che erano state di Vittorio D’Ercole nella precedente consiliatura, e cioè Lavori Pubblici ed Urbanistica. Condite magari da una bella fascia da vicesindaco.

Carlo Marino

Oltre alla possibilità, sempre in prospettiva, di Riccardo Ambrosetti, come prossimo candidato al sindaco del centrodestra nel 2028 l’altra voce che spunta è quella di Carlo Marino. Per molti l’assessore della giunta Natalia 2018-2023, prima al Bilancio e poi alla Cultura e Turismo, potrebbe essere il vero delfino del sindaco attuale. Fisico prestante, innata tendenza alle relazioni sociali ed alla dimensione mediatica e comunicativa, per tanti Carlo potrebbe diventare davvero il candidato a sindaco. Nel frattempo, si parla già per lui di un possibile raddoppio dell’incarico nella prossima giunta.

Come detto infatti, Marino nella prima consiliatura Natalia aveva avuto due deleghe pesanti, Cultura e Bilancio. Per questa seconda delega però era stato particolarmente criticato da chi aveva ipotizzato la sua inadeguatezza riguardo al compito. La delega poi era andata non senza polemiche, a Giuseppe De Luca. Ora, vista la vittoria, molti pensano che Carlo ambisca ad una sorta di riparazione personale, con la restituzione della delega toltagli.

Il fronte delle opposizioni

Alessandro Cardinali

Nel frattempo le opposizioni navigano ancora in alto mare. Nei giorni scorsi c’è stato un primo contatto all’interno della coalizione di SiAmo Anagni, che aveva espresso Alessandro Cardinali come candidato sindaco.

Cardinali non c’era per via dei postumi di una fastidiosa sinusite che lo ha tenuto bloccato negli ultimi tempi, soprattutto durante il periodo del ballottaggio. Per il resto, al di là di una prima presa di contatto con la sconfitta elettorale non c’è stato nessun discorso di medio- lungo termine. E, ovviamente, nessun tipo di collegamento tra le varie anime della minoranza.

A quanto pare questo sembra un po’ il mantra di tutte le altre forze. Nessuno dei gruppi che fanno riferimento alle coalizioni sconfitte, almeno per il momento, intende arrivare ad una forma di collaborazione. In alcuni casi, probabilmente, anche per l’acredine legata ai mancati apparentamenti, che hanno provocato più di uno scontro soprattutto, ad esempio, Anagni Futura e SiAmo Anagni.

Luca Santovincenzo

Sembra improbabile, almeno per il momento, un rapporto di collaborazione anche con LiberAnagni, coalizione che aveva proposto come candidato Luca Santovincenzo. Che proprio qualche ora fa si è scagliato contro gli esponenti del campo civico (di fatto la coalizione Cardinali), dicendo che il suo (del campo civico) obiettivo “era proprio questo: proporre agli elettori una soluzione di apparente cambiamento che doveva servire a lasciare le cose come stavano”. Non propriamente toni che sembrano preludere ad una possibile collaborazione.

Ergo, almeno per i primi tempi è lecito aspettarsi una opposizione magari dura nei comportamenti dei singoli. Ma scollegata nell’azione comune. I presupposti per una lunga luna di miele della neo amministrazione Natalia.