Chi trova un amico trova un tesoro, soprattutto se non è un amico

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Chi trova un amico trova un tesoro, soprattutto se non è un amico

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Chi trova un amico, trova un tesoro. Non sbagliano i proverbi. Perché è l’occasione a fare dell’uomo un ladro. Cioè: fino a quando non si crea l’occasione, non ci si trova di fronte al bivio, non avviene la scelta tra restare amici o approfittare.

Capita ogni giorno, in migliaia di situazioni. E quotidianamente nascono migliaia di delusioni. Siamo carne umana. Dopotutto, per restare ai proverbi, se vuoi perdere un amico prestagli mille lire (o dieci euro ai tempi di oggi): in molti casi perderete l’uno e gli altri. 

Lo ha scoperto il camionista di Pinerolo del quale parlano oggi i quotidiani: vince 5 milioni di euro, non si fida delle banche, investe in lingotti e li tiene in casa. Lo sa solo un amico. Una notte si ritrova una banda di rapinatori in casa: un incubo, fuggono con i soldi ed i lingotti. Una parte della refurtiva la ritrovano i carabinieri. Quello che è perduto per sempre sono la serenità e la fiducia nell’amicizia. Perché, si scopre, a cantare dove fossero i lingotti era stato l’amico.

C’è a chi è andata peggio. Come a quel tizio che viaggiava con dodici amici: nel momento del bisogno uno se l’è venduto e l’altro lo ha rinnegato. Considerata la settimana, vi diciamo com’è andata a finire: è finito in croce. 

Ma era previsto, avrebbe potuto evitarlo: quando Pietro provò ad impugnare la spada lo fermò lasciando che si compisse il destino. Talvolta, quando l’amico non un tesoro, può rivelarsi una fortuna. 

Basta saper guardare il lato positivo delle cose. Sul Golgota non finì tutto. Ma iniziò tutto. Grazie agli amici che non si rivelarono un tesoro.

Senza Ricevuta di Ritorno.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)

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