Chiara di ferro: “Chi viene eletto sia escluso dai concorsi”

L'indagine interna della Regione sulle assunzioni di Allumiere? "Dalle audizioni sono emerse evidenti anomalie che andavano denunciate”. Non fa sconti la presidente Chiara Colosimo. "Dov'era la responsabile dell'anticorruzione?”. Punta il dito contro le attuali procedure: "non vanno bene. Presenterò una proposta che vieta a chi è stato eletto dal popolo di poter partecipare a concorsi pubblici durante il proprio mandato”

Dura e pura. Di quella destra radicale ma non nostalgica. Chiara Colosimo viene da lontano: ha iniziato a fare politica da giovanissima. Ora è tra le punte di diamante di Fratelli d’Italia. Che a Roma aveva pensato ad una sua candidatura come sindaco. Poi “Serviva un candidato che al ballottaggio rosicchiasse voti ai tre competitor del centrosinistra”. È lei ad avere sollevato il caso delle assunzioni fatte in Regione attingendo dalla graduatoria del Comune di Allumiere. Non a caso nessuno ha avuto dubbi quando è stato necessario individuare un presidente per la Commissione speciale incaricata di fare chiarezza su quelle procedure. Che proprio l’altro giorno ha ultimato i lavori. (Leggi qui Allumiere, ecco la relazione Colosimo).

La sua relazione finale al termine dei lavori della Commissione Trasparenza è ineccepibile. Dà l’impressione però di non rispondere alla domanda fondamentale. (Leggi qui Top e Flop, i protagonisti del giorno: 26 luglio 2021)

«A me sembra che la Commissione abbia lavorato nella giusta direzione e soprattutto seguendo una linea condivisa da tutti i membri dell’ufficio di presidenza. Dalle audizioni sono emerse delle evidenti anomalie sul piano organizzativo e amministrativo che andavano denunciate con forza attraverso un atto ufficiale. Al netto di chi possa stabilire quali sono le domande fondamentali, ritengo che la Commissione ne abbia date tante puntuali e precise».

Chiara Colosimo (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)
L’ufficio di Presidenza ha delle responsabilità sui fatti di Allumiere?

«L’Ufficio di Presidenza ha deliberato che il Consiglio Regionale potesse assumere personale attingendo dalla graduatoria di Allumiere ben sapendo che il sindaco di questo piccolo comune lavorasse nella segreteria del presidente del Consiglio regionale. Sulla vicenda Sergio Rizzo, non proprio un esponente di Fratelli d’Italia, su Repubblica ha scritto che, al netto delle responsabilità, in Regione Lazio si è commesso un peccato di opportunità. Diciamo che è stato fin troppo buono…»

Il presidente Buschini ha avuto delle responsabilità?

«Buschini si è assunto, a differenza di altri, le proprie responsabilità presentando le dimissioni da presidente del Consiglio regionale». (Leggi qui Concorsopoli in Trasparenza: Buschini ci mette la faccia).

La Regione Lazio ha rispetto le procedure?

«Dalle audizioni fatte in Commissione sono emerse così tante anomalie nelle procedure da poterci scrivere un libro. Due su tutte: la graduatoria ufficiale arrivata in Regione tramite email e poi risultata sbagliata e inoltre ci sono evidenti salti nella stessa graduatoria che hanno portato il consiglio regionale ad assumere alcuni candidati saltando inspiegabilmente idonei in posizione migliore».

Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica
C’è stata la necessaria trasparenza?

«Direi proprio di no. E a tal proposito continuo a chiedermi dove stava la responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza del consiglio regionale nominata proprio dall’Ufficio di presidenza presieduto da Buschini. Forse era troppo presa dal suo ruolo di consigliere comunale di una lista civica, legata al Partito Democratico, a Trevignano Romano».

Il lavoro di questa commissione fornisce lo spunto per proporre alla regione alcune raccomandazioni al fine di cambiare le attuali procedure?

«La vicenda di Allumiere purtroppo non è un caso isolato. Ci sono altri comuni nella regione, soprattutto nella provincia di Roma, che hanno fatto concorsi grazie ai quali sono stati assunti amministratori di altri comuni. È evidente, quindi, che le attuali procedure non vanno bene. Ed è per questo che ho intenzione di presentare una proposta che vieta a chi è stato eletto dal popolo di poter partecipare a concorsi pubblici durante il proprio mandato».

Per settimane i rumors hanno indicato anche il suo nome presidente, tra i possibili candidati a sindaco di Roma: è vero che hanno detto no perché era troppo identitaria, troppo di Fratelli d’Italia?
Chiara Colosimo (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

«Considero un onore essere stata anche solo immaginata nel totonomi. Roma è Roma. C’è un particolare, però, siamo in campo per vincere. Serviva un candidato che al ballottaggio rosicchiasse voti ai tre competitor del centrosinistra. Michetti ha il mio pieno sostegno ed è stato scelto perché sarà un ottimo Sindaco, prima ancora di un candidato competitivo.P.S: per quel che mi riguarda…non disdegno affatto il poter continuare a fare le pulci a Zinga&co».

Questo Partito nei sondaggi cresce: secondo lei già ad ottobre questo consenso sarà riscontrabile anche nel voto delle Comunali?

«Sono convinta che a ottobre i cittadini italiani dei vari Comuni premieranno con il proprio voto l’unico Partito chè è sempre stato coerente con i propri valori e con le proprie battaglie. I sondaggi ci danno come primo partito d’Italia, ma questo non lo consideriamo un punto d’arrivo ma un ulteriore stimolo a continuare, con più determinazione, le nostre battaglie politiche. Roma, poi, rappresenta da sempre la nostra roccaforte elettorale e ci auguriamo che anche ad ottobre questo dato venga ulteriormente rafforzato».