Chiusaroli scomunica Calvani: ma è carta straccia o forse no

Chiusaroli sfiducia Calvani, Savo va a pranzo con Di Mascio e D'Alessandro: grandi movimenti a destra. Salera si prepara ad inaugurare il comitato, ma i malumori non mancano. Di Rollo ci sarà?

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Francesca Calvani non può più svolgere il ruolo di capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Cassino, non è più riconosciuta dal Partito. A firmare la comunicazione è il sub commissario provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli: nella giornata di ieri ha fatto pervenire la lettera sulla scrivania del presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo.

Nessun comunicato stampa, solo una scarna comunicazione istituzionale al presidente d’Aula. Che doveva restare riservata. E invece in poco tempo ha fatto il giro delle chat di WhatsApp. 

Carta straccia o forse no

Francesca Calvani

La vicenda ha un duplice aspetto: da un lato c’è quello tecnico, dall’altro quello politico. Quello tecnico di fatto rende nulla la comunicazione: è proprio il presidente Barbara Di Rollo a spiegare che, a norma di regolamento, fin quando non sarà la consigliera Calvani a comunicare una sua diversa collocazione partitica, resta capogruppo di Forza Italia, non può essere un dirigente del Partito a chiedere revoche di alcun tipo. Resta il fatto che quella lettera esiste davvero, l’aspetto politico, dunque, non è affatto secondario.

Probabilmente Rossella Chiusaroli sa che quella sua missiva non può essere accolta, ma non è questo il suo fine: la verità è che nel Centrodestra iniziano le grandi manovre per costruire la squadra e il candidato sindaco da contrapporre ad Enzo Salera, i Partiti iniziano dunque a mostrare i muscoli.

Con quel gesto Rossella Chiusaroli ha voluto rimarcare due cose: anzitutto che Francesca Calvani è sempre più lontana da Forza Italia e si può ormai considerare organica a Fratelli d’Italia; in secondo luogo ha voluto evidenziare come la sua opposizione in Consiglio sia stata sempre piuttosto tiepida nei confronti di Enzo Salera. E adesso arriva il momento per delineare chi sta con chi. 

Scritto pesa di più

Claudio Fazzone con Rossella Chiusaroli

Il fatto che il sub commissario sia dovuto ricorrere ad una lettera ufficiale la dice lunga sui rapporti logori all’interno della coalizione di Centrodestra dove si fa sempre più fatica a trovare l’unità: in questa fase iniziale di campagna elettorale nessuno intende concedere nulla agli alleati.

La vera partita è quella sul candidato sindaco: i pretendenti sono in molti e soprattutto all’interno di Fratelli d’Italia c’è una lotta molto aspra. Motivo per il quale nei giorni scorsi si è scomodata anche la consigliera regionale Alessia Savo che si è incontrata a pranzo con Giuseppe Di Mascio e Carlo Maria D’Alessandro. L’ex consigliere comunale e già presidente dell’ordine forense di Cassino, militante storico della destra di Cassino, era stato il primo a suonare il de profundis all’ex sindaco: “Game over” tuonò alcune settimane prima che venne firmata la sfiducia a Carlo Maria D’Alessandro.

Di acqua sotto i ponti ne è passata, da allora: i due hanno iniziato nuovamente a dialogare e si cerca una sintesi all’interno di Fratelli d’Italia dove a rivendicare una candidatura a sindaco c’è più di qualcuno, in primis la portavoce locale Angela Abbatecola.

Il modello Ferentino

Piergianni Fiorletta

I più attenti aspettano alla finestra: hanno guardato con favore al modello Ferentino e alla vittoria di Piergianni Fiorletta, che ha costruito un campo civico, aperto al centrosinistra ed al centrodestra. Vincendo al primo turno con poco più del 60%.

Ma a Ferentino la coalizione di Fiorletta non è stata una banale sommatoria di voti e di liste. C’è dietro un progetto politico ed amministrativo. Nel quale si sono riconosciuti quasi tutti quelli che stavano contro il sindaco uscente Antonio Pompeo. Per paradosso, il catalizzatore di quell’alleanza è stato Pompeo. E allo stesso modo a Cassino quel catalizzatore potrebbe essere il sindaco uscente Enzo Salera.

Nel campo del Centrosinistra sono in tanti gli scontenti che non seguiranno Enzo Salera e attendono dunque di capire cosa si muove nell’altro campo per costruire una coalizione civica forte e competitiva.

Ma proprio su questo punto il centrodestra dovrà fare chiarezza. Il lunedì dello spoglio elettorale, in diretta su Teleuniverso Rossella Chiusaroli ha detto no al modello Ferentino. Sottolineando che “il centrodestra ha avuto una enorme massa di voti alle Politiche dello scorso autunno ed alle Regionali di febbraio. Siamo autosufficienti. Non vedo un motivo per aprirci a forze che non hanno niente a che vedere con noi». Disponibile invece all’apertura il responsabile provinciale Organizzazione della Lega, Pasquale Cicciarelli.

Salera prepara il comitato

Enzo Salera

Nel campo avverso, Enzo Salera prepara l’inaugurazione del suo comitato elettorale. Ma ci sono già i primi malumori: in origine doveva essere una sede aperta a tutti i partiti di Centrosinistra, dove ognuno avrebbe potuto svolgere riunioni ed iniziative. “Sembra di capire che non sarà la casa del Centrosinistra ma quella di Enzo Salera, se è così non  mi sembra nulla di innovativo ma un semplice comitato elettorale“, mugugnano alcuni consiglieri di maggioranza, lasciando intendere che potrebbero non partecipare all’inaugurazione.

I riflettori, ovviamente, saranno tutti su Barbara Di Rollo e Luigi Maccaro: una loro assenza sarebbe vista come un vero segno di rottura, che finora non c’è stato. Gli amanti della coalizione civica stile Fiorletta guardano con attenzione, sia a destra che a sinistra. E a proposito di Fiorletta, altri ex fedelissimi del sindaco si sfogano davanti al bar: “Enzo era convinto che a Ferentino vincesse Musa“. A buon intenditore…