Ciacciarelli impugna le Regionali, tutto a rischio

Impugnato il risultato delle elezioni Regionali. Il ricorso di Pasquale Ciacciarelli in discussione al Tar il 26 giugno. Ma anche il leghista Bruognolo chiede l'intervento dei giudici. Così come Dionisi (Azione). Mentre Desideri ha segnalato al Capo dello Stato il mistero della sua mancata candidatura. Esattamente come avvenuto a Frosinone.

Pasquale Ciacciarelli impugna il risultato delle elezioni Regionali del Lazio. E con lui lo fa il coordinatore leghista dei Castelli Romani Tony Bruognolo. Nel mirino non c’è solo Fratelli d’Italia ma tutta l’assegnazione dei Seggi nel Consiglio regionale. Hanno chiesto al Tar di annullare il risultato delle elezioni di febbraio a partire da tutti i verbali di proclamazione degli eletti.

Sono due ricorsi diversi. Quello di Pasquale Ciacciarelli verrà esaminato dal Tribunale Amministrativo Regionale il 26 giugno. Invece quello di Tony Bruognolo è in agenda per il 13 giugno. Ma non sono gli unici. Ha impugnato le elezioni anche Pierluca Dionisi di Azione: ha indicato ai magistrati una serie di Sezioni nelle quali chiede di ripetere il conteggio perché è ceto che il seggio in Aula tocchi a lui e non a Luciano Nobili. E l’ex consigliere Enrico Cavallari ha contestato sempre al Tar l’assegnazione del premio di maggioranza, cioè i dieci seggi ripartiti in maniera proporzionale tra i soli Partiti della coalizione vincente.

Ma c’è anche un altro filone. Quello aperto dall’ex sindaco di Marino Fabio Desideri: al momento della presentazione delle liste si era trovato escluso. Non dalla Commissione elettorale. Ma direttamente da chi nella Lista civica del candidato governatore di centrodestra Francesco Rocca ha deciso i nomi da consegnare. Il suo, all’improvviso non c’era più. Stessa situazione registrata a Frosinone dalla commercialista Paola Carnevale. Desideri ha inoltrato un ricorso alla Presidenza della Repubblica che lo ha trasmesso al Ministero dell’Interno per avere un approfondimento. (Leggi qui: La rivoluzione di Bonaccini, i Desideri interrotti, la Rocca della destra).

La preferenza ed il Partito

Pasquale Ciacciarelli

Il ricorso più pericoloso per gli effetti che può innescare è quello depositato da Pasquale Ciacciarelli. Parte da un presupposto: in molte schede c’è il nome del candidato, scritto sotto al simbolo sbagliato. Nel suo caso: la preferenza a “Pasquale Ciacciarelliindicata nel suo ex Partito, Forza Italia di cui era coordinatore provinciale di Frosinone fino ad un paio di anni fa prima di transitare nella Lega.

Pasquale Ciacciarelli nonostante gli oltre 14mila voti presi in provincia di Frosinone non è riuscito a centrare l’elezione nell’Aula della Pisana. Colpa di una minima percentuale dello 0,4% presa in più dal Partito a Latina, eleggendo così il capogruppo Angelo Tripodi nonostante abbia migliaia di preferenze in meno di Ciacciarelli. La Lega lo ha tutelato assegnandogli un assessorato in Giunta.

Nel ricorso presentato al Tar, il neo assessore regionale all?urbanistica, le Politiche Abitative e le Case Popolari, sostiene che nel caso in cui l’elettore abbia barrato anche il simbolo del Partito è evidente la volontà di esprimere la sua preferenza a Forza Italia. Ma nel caso in cui abbia solo scritto la preferenza nella casella sbagliata ritiene che sia a lui che debba essere assegnato il voto. E soprattutto lo si debba attribuire anche alla Lega. Proprio quest’ultimo passaggio potrebbe cambiare il risultato del Partito e far scattare il seggio a Frosinone anziché a Latina.

La mediazione Durigon

Ottaviani, Ciacciarelli e Durigon

Da un controllo a campione sono già stati recuperati circa 160 voti per Ciacciarelli, la Lega provinciale di Frosinone stima che siano tra i 600 e gli 800 in tutto i voti recuperabili. E questo cambierebbe il risultato spostando l’ago della bilancia in Ciociaria dal Pontino.

Non solo. Pasquale Ciacciarelli non ha impugnato il solo risultato nella provincia di Frosinone. Ma ha chiesto l’annullamento di tutti i verbali di proclamazione. E proprio questo potrebbe innescare un effetto domino. Se venisse riconosciuta la correttezza del principio di assegnazione del voto (non solo la preferenza personale al candidato ma anche il voto politico al Partito) ci sarebbe un seggio in più per la Lega ed uno in più anche a Forza Italia e forse alla civica Rocca. Tutti a discapito di Fratelli d’Italia.

Il che apre anche un altro tema: con il calo delle nascite e dei residenti in provincia di Frosinone, alle prossime elezioni la Ciociaria rischia di avere diritto ad un seggio in meno rispetto a quelli attuali.

Nessun commento né dall’assessore Pasquale Ciacciarelli né dal coordinatore provinciale di Frosinone Nicola Ottaviani. Ma ambienti leghisti assicurano che sia già intervenuta una mediazione del coordinatore regionale Claudio Durigon: se il Tar dovesse assegnare il seggio a Ciacciarelli scatterebbe l’avvicendamento in giunta ed il suo assessorato verrebbe assegnato a Tripodi.