Cialone mette… un piano. E rivela: «Ecco perché dicemmo no a Londra rimanemmo a Ferentino»

La storica azienda di trasporti di Ferentino annuncia la nuova partnership con Flixbus. Sessanta assunzioni. Il ritorno al Tpl con l'aggiudicazione della gara nella città di Latina. E la rivelazione di un segreto: perché non hanno spostato la sede a Londra

«Il mondo cambia e noi restiamo al passo con i tempi. Ma senza dimenticare le nostre radici. È per questo che abbiamo deciso di restare a Ferentino nonostante abbiamo sedi a Roma, Milano, Francoforte, Londra… Qualche tempo fa abbiamo fatto due conti: solo spostando la sede a Londra avremmo ottenuto un risparmio in termini di tasse davvero importante. Ma uscire di casa, incontrare le persone con cui sei cresciuto, le famiglie che i dipendenti hanno potuto mettere su,  respirare questa aria… ti fa restare con i piedi per terra ed è la vera spinta per continuare. È per questo che siamo rimasti qui».

‘Qui’ è lo storico piazzale della Cialone Tour Spa, l’azienda di Ferentino che trasporta persone e valigie dal 1895. Partita con un carretto trainato dai buoi. A decidere di restare in Ciociaria e non andare a Londra è stato l’amministratore delegato Guglielmo Cialone: terza generazione di Cialone alla guida della società. Non ha scelto da solo ma insieme ai ragazzi della quarta generazione, tutti in azienda con ruoli diversi. E intanto la quinta generazione sta iniziando a farsi le ossa nel piazzale.

 

Cialone mette… un altro piano

La rivelazione arriva nel giorno in cui il piazzale di via Stazione è pieno. Da Milano è arrivato Andrea Incondi  l’amministratore delegato di Flixbus Italia. C’è Marcel Iacobs, il responsabile commerciale europeo della Van der Leegte bus e coach. È la multinazionale olandese che oltre ai bus a due piani assembla le Mini Cooper e molti modelli di Bmw. Da Roma ci sono i generali della Iveco Romana Diesel.

Tutti lì’ per l’annuncio delle nuove sfide nelle quali Guglielmo Cialone e tutto il suo team si sono lanciati. Creando altri 60 nuovi posti di lavoro in pochi mesi: quasi tutti sul territorio.

La sintesi di quella sfida sono i sette nuovi autobus a due piani che fanno da coreografia. Sono i primi di quel tipo ad entrare nella flotta Cialone. Hanno tutti la livrea verde-arancione Flixbus: la società fondata nel 2011 in Germania, diventata in poco tempo leader dei servizi di trasporto low-cost in tutta Europa, copre più di 200.000 collegamenti giornalieri per un totale di 1200 destinazioni in 26 stati.

Due nuove tratte internazionali ora le copriranno i mezzi della Cialone: quella per Marsiglia e quella per Losanna. Con partenze in alcuni casi anche da Frosinone e Cassino. E la possibilità di fare le fermate intermedie lungo il percorso.

 

La scelta olandese

Confermata la partnership storica con Iveco – Romana Diesel ma i due piani sono un segmento nel quale l’azienda italiana non opera. Si è posta allora la necessità di individuare l’operatore che avesse i mezzi più adatti a queste specifiche rotte. Sono tanti ad operare in questo settore, con standard di qualità molto alti. La scelta del gruppo Cialone è andata sui mezzi prodotti dalla VDL Bus & Coach, li realizza nei Paesi Bassi e in Belgio, è presente in 30 Paesi.

«Voglio ringraziare Vdl», ha detto Guglielmo Cialone, «perché mi ha riportato indietro nel tempo, precisante agli Anni 60 dove anche in Italia il lavoro era un elemento di dignità e di voglia di costruire. In Vdl ho rivisto questo spirito che mi ha emozionato e mi ha subito rapito». Non è un caso che anche Vdl sia un’impresa a forte impronta familiare, arrivata alla III generazione.

 

Cialone si tinge di verde

Quei mezzi servono per le nuove rotte Flixbus. La collaborazione con il gruppo tedesco risale al 2015. «Oggi con Flixbus colleghiamo Frosinone con l’Europa», spiega Massimiliano Cialone (nipote di Guglielmo, la quarta generazione). Ricorda che la Cialone Tour Spa «percorre circa 10 milioni di chilometri all’anno e 3,5 di questi sono imputabili a Flixbus». La vera sfida Flixbus è abbassare i costi ma tenendo gli standard di qualità elevati. «La qualità del servizio e la cura del dettaglio fanno la differenza. Sui nostri autobus – continua Massimiliano Cialone, «ci sono il wi-fi, le prese elettriche per ricaricare telefonini e tablet durante il viaggio, un ampio spazio per le sedute. Sul due piani Vdl ci sono 76 posti a sedere. Su ogni mezzo c’è il defibrillatore in caso di emergenza».

Qualcuno in Italia ha tentato di impedire lo sbarco di Flixbus temendo che potesse mettere in ginocchio le compagnie tradizionali. L’accordo con Cialone Tour invece dimostra l’esatto contrario. «Non abbiamo paura del  futuro, ascoltiamo le esigenze del mercato e le assecondiamo. Sempre».

 

Le tappe in Europa

A ricordare le tappe della liaison tra Cialone e Flixbus è lo Emilio Cialone (anche lui della IV generazione). Tutto ha avuto inizio il 31 maggio 2016. Le prime tratte coperte sono state le Milano-Roma e Napoli-Roma-Milano. Con fermate a Cassino e Frosinone. Il che vuol dire: poco più di tre ore per andare da Frosinone a Firenze. Se calcoli il tempo per andare a Roma in macchina, prendere il Freccia Rossa o Italo… siamo lì. Ma ad un costo notevolmente più competitivo.

«Dopo poco più di due mesi abbiamo avviato anche la tratta Roma-Milano-Francoforte e i relativi bis nel periodo estivo. Risale all’anno scorso invece l’inaugurazione della Venezia-Milano-Ginevra-Losanna. Mentre oggi, 19 aprile 2018, parte la Roma-Marsiglia con i Vdl a due piani».

Il ritorno alle circolari

Cialone nasce con il trasporto locale. La sfida del settore turistico è stata intrapresa qualche anno fa, per resistere alla crisi. Ora il gruppo sta tornando alle origini.

ha costituito un’Associazione Temporanea di Imprese con Cilia Italia srl – gruppo Ratp e Sac Mobilità. Si è aggiudicato la gara per il trasporto pubblico di Latina, nel settore da noleggio e nel trasporto scolastico.

Altro pilastro è quello del segmento delle crociere dove impegna decine di autobus ogni giorno e servizio di navettamento portuale all’interno del porto Civitavecchia.

 

Vdl, un onore lavorare con Cialone

Gli olandesi entrano per la prima volta nel piazzale di Cialone. Non è un caso che sia partito proprio Marcel Jacobs, responsabile globale della Vdl bus&coach che si è detto «onorato della collaborazione con Cialone».

Anche Vdl è un’azienda famigliare che fattura 5 miliardi di euro e impiega 17mila persone. Il gruppo è in prima linea nel combattere le emissioni inquinanti «ed è per questo che i nostri mezzi sono i più leggeri di tutto il mercato. Caratteristica che ci consente di tagliare in modo deciso i consumi e di conseguenza le emissioni di anidride carbonica».

Il Futura per macinare chilometri

Il mezzo Vdl su cui è caduta la scelta è il Futura Fdd2. Ha sostituito l’ormai mitico Synergy, un double-decker, quest’ultimo, che aveva proprio bisogno di un bel colpo di spazzola per poter fronteggiare il 431 di Ulm, il Van Hool che piace tanto a Megabus e lo Skyliner (quest’ultimo in procinto di sbarcare in Italia).

L’Fdd2 non si è limitato a una colpo di spazzola ma già che c’era si è sottoposto a un profondo lifting che ha partorito, di fatto, un modello del tutto inedito. Il nuovo arrivato eredita in blocco il design e il family feeling della gamma Futura. E se l’anteriore e il posteriore, i gruppi ottici e l’impostazione generale del posto guida ne sono una fotocopia, le fiancate rappresentano una bella citazione di una gamma che con l’Euro VI ha cercato di smarcarsi.

Il Vdl Fdd2 è disponibile in due taglie: 13 metri (sino a 84 passeggeri) e 14.1 metri (96 passeggeri) e per entrambe in sala macchine ci sarà il Daf Mx 11 da 510 cavalli in tandem con il 12 marce automatizzato Zf. Convincono gli interni, luminosi, ben architettato e con un’altezza interna che cresce, di poco ma cresce.

Quello europeo dei double decker è un mercato piccolo che conta circa 350 autobus all’anno. A fare la voce grossa è la Setra che copre quasi il 60 per cento dell’intero mercato. A seguire Van Hool mentre Vdl, attualmente, arriva a poco meno del 10 per cento, «quota che», hanno dichiarato i manager Vdl, «verrà raddoppiata nel medio periodo».

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