Ciao ciao Salvini, Picano non parla più lùmbard

Addio alla Lega. Tra Gabriele Picano e Matteo Salvini l’amore politico è finito. Poche settimane dopo essere sbocciato. Ora il co-coordinatore provinciale (per una settimana) di Noi con Salvini è tornato al vecchio amore, Forza Italia.

L’addio ancora non è stato comunicato ad Umberto Fusco, coordinatore regionale del Lazio delle truppe salviniane e commissario per le province laziali fino al 2016. Ma è solo questione di ore.

A tradire Gabriele e svelare il suo ritorno di fiamma, appassionato, tra le braccia berlusconiane è stata una foto pubblicata su Facebook: lo ritrae a cena con il suo staff politico ed il senatore Francesco Aracri, tre volte consigliere regionale, assessore ai Trasporti e ai Lavori Pubblici della Giunta regionale guidata da Francesco Storace, deputato PdL nella XVI Legislatura e senatore della Repubblica nella XVII Legislatura.

Una cena tra vecchi amici? Non proprio. Poche ore prima di mettersi a tavola, Gabriele aveva avuto un confronto piuttosto diretto con il plenipotenziario di Matteo Salvini nelle province del Lazio: che gli aveva ribadito: niente alleanze politiche elettorali fino a febbraio, prima dovete lavorare per far consolidare il movimento; niente incarichi politici nemmeno a livello comunale. Ma il colpo di grazia è stato quando Fusco non si è voluto impegnare sulla consegna a Gabriele del simbolo politico di Noi con Salvini alle prossime elezioni comunali.

«Allora sai che c’è? – ha detto Gabriele Picano ai suoi collaboratori – Io la lista me la faccio da solo, civica e tanti saluti a Salvini». Poi la cena con Francesco Aracri ed il riavvicinamento a Forza Italia.

Con chi farà alleanze Gabriele, per le prossime comunali di Cassino? Se ci fosse stato il simbolo di Salvini sarebbe andato insieme a Mario Abbruzzese ed il suo candidato Carlo Maria D’Alessandro. 

Perché non dovrebbe farlo adesso?

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