“Ciao Robé”, pure Floriana molla il sindaco

Floriana De Donatis abbandona il sindaco uscente, sta con il Polo Civico nel centrodestra. Che per la prima volta si è riunito al completo. L’asse Pd-Vinciguerra incontra il Movimento 5 Stelle che insiste sul nome di Valeria di Folco. Roberto De Donatis apre a Cioffi su Facebook

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

A molti il sospetto era venuto qualche settimana fa: si è acceso all’inaugurazione della nuova sede della Lega a Sora. È stato il giorno in cui il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon ha profetizzato che il centrodestra si sarebbe presentato unito alle elezioni comunali d’autunno. Quel giorno si era presentata anche Floriana De Donatis, consigliera di maggioranza e cugina del sindaco uscente Roberto. Con lei anche il marito, l’ex assessore Umberto Geremia. (leggi qui Svolta di Durigon: a Sora candidato unico).

In quella circostanza si era parlato di visita di cortesia. Il sospetto degli occhi più avvezzi è stato invece quello di un’apertura al centrodestra. La conferma è arrivata in queste ore.

FLORIANA STA COL POLO CIVICO

Floriana De Donatis tra Lino Caschera e l’assessore Veronica Di Ruscio

Nei giorni scorsi nel Palazzo comunale c’è stato un confronto tra la consigliera ed il sindaco. Un faccia a faccia durante il quale lei gli ha detto che non si sarebbe immolata per lui una seconda volta, dando per certa una sconfitta elettorale.

Ieri pomeriggio poco dopo le diciotto Floriana De Donatis si è presentata proprio nella nuova sede elettorale della Lega, inaugurata da Lino Caschera e Durigon. È andata a quella che ufficialmente è stata la prima riunione del centrodestra allargata anche alle civiche. E lo ha fatto insieme a Stefano Bifera, proprio in rappresentanza del Polo Civico. Un segnale chiaro, una presa di posizione quella della consigliera, che non lascia adito a dubbi.

Già nelle scorse settimane aveva preso le distanze facendo gruppo con gli altri consiglieri di maggioranza. Con Francesco De Gasperis e Alessandro Mosticone ha contribuito a far mancare il numero legale nei Consigli comunali, di fatto costringendo il sindaco alle dimissioni poi ritirate (leggi qui Dimissioni ritirate: De Donatis passa la patata bollente ai consiglieri).

Aveva anche aderito a Forza Italia suscitando non poche polemiche per poi autosospendersi, ribandendo sempre che avrebbe portato a termine il mandato. (leggi qui Caos Forza Italia, Floriana si tessera e subito le alzano le barricate).

Ora si ritrova comunque in quel centrodestra in cui voleva stare. Anche se con il Polo Civico e non con Forza Italia.   

PRIMA RIUNIONE UFFICIALE

Vittorio Di Carlo

Per la prima volta c’erano tutti. Si sono guardati negli occhi e hanno parlato per oltre un’ora e mezza. L’appuntamento era stato fissato per le ore 18 ma prima di dare il via ai lavori è passata una mezz’oretta. Per dare a tutti il tempo di arrivare visto che gli invitati era tanti.

Martedì pomeriggio il centrodestra c’era tutto. E anche i civici su cui da tempo il coordinatore di Forza Italia Vittorio Di Carlo e il leader della Lega Sora Lino Caschera hanno investito per allargare al massimo la coalizione e piazzarsi bene al primo turno. Perché nei loro ragionamenti il punto non è se arrivare o meno al ballottaggio (viene dato per scontato). L’obiettivo è piazzarsi primo, magari anche con un buon vantaggio rispetto al secondo.

Hanno risposto all’appello L’Udc con Simona Mastroianni, Coraggio Italia con Gianni Iacobelli, Mario Tuzi e il dottor Serapiglia. Per Forza Italia insieme a Vittorio Di Carlo c’era anche la capogruppo consiliare azzurra Serena Petricca. Per la Lega Caschera, il coordinatore Filippo Porretta e l’assessore uscente Veronica Di Ruscio. In rappresentanza di Fratelli d’Italia sono arrivati Massimiliano Bruni, Massimiliano Contucci e Antonio Lecce. Per le Civiche Marco Frascone e per Polo Civico appunto, Bifera e la consigliera De Donatis. Poteranno dunque contare su otto liste.

PIÙ COLLEGIALITÀ  

Umberto Geremia e Lino Caschera

Il dato positivo c’è. Ed è rappresentato dal fatto che per la prima volta il centrodestra c’era tutto. È stata proposta la sottoscrizione di un documento, una sorta di unità di intenti di natura squisitamente politica. “Se siamo qui – hanno sostanzialmente detto i rappresentati dell’Unione di Centro e di Coraggio Italia (fu Cambiamo) – significa che ci sta bene la candidatura a sindaco di Giuseppe Ruggeri. Ma chiediamo più condivisione”.

Richiesta accolta. Stasera, mercoledì 30 giugno, è in programma un secondo incontro. Dopo la firma dell’accordo ufficiale si passerà a trovare la sintesi sui vari punti del programma a cui ciascuna componente sta già lavorando da alcune settimane.

L’EMIGMA A CINQUE STELLE

Mentre il centrodestra si accomiatava dopo un’ora e mezza di riunione, la coalizione Pd-Vinciguerra si preparava a un altro incontro, sempre martedì. È stato convocato per fare il punto dopo il faccia a faccia con il M5S, avvenuto nelle ore precedenti a seguito della ormai nota riunione in cui Si Può Fare aveva abbandonato il tavolo delle trattative (leggi qui Mentre il centrosinistra si spacca Di Stefano annuncia la candidatura).

A proposito della quale emergono dei retroscena interessanti.  Sarebbero stati proprio i Cinque Stelle i primi a porre veti sull’ingresso della civica di Augusto Vinciguerra. Perché non l’hanno voluto nella possibile coalizione con loro, il Pd ed i civici di Cioffi? Ritengono Vinciguerra responsabile di aver appoggiato 5 anni fa al ballottaggio di Roberto De Donatis determinandone l’elezione a sindaco.

Fabrizio Pintori (in alto a sinistra)

Il veto dei 5 Stelle a Vinciguerra è una specie di leggenda metropolitana: tutti la smentiscono. Fatto sta che durante l’ultimo faccia a faccia i Pentastellati hanno ribadito la ferma volontà di volere esprimere il proprio candidato sindaco, mettendo di nuovo sul tavolo il nome di Valeria Di Folco.

Insomma, la coalizione (senza più Cioffi e con l’aggiunta di Vinciguerra) è ripartita dall’anno zero. I Cinque Stelle hanno detto di doversi confrontare di nuovo con il Meet-Up. Qualcun altro ha fatto notare che fra poco si vota e non c’è più tempo per le estenuanti trattative. E soprattutto non c’è più tempo per i giochetti.

ROBERTO APRE A MARIO

Deve averlo capito anche il sindaco uscente Roberto De Donatis che non c’è più tempo per i giochetti. Sempre intenzionato ad andare avanti con la ricandidatura, nonostante la sua attuale maggioranza non esista più e ad uno ad uno lo abbiano abbandonato, fatta eccezione forse per Patto Democratico.

Forte dell’allenamento fatto durante il Covid, quando ogni giorno parlava in diretta ai cittadini dalla pagina Facebook del Comune, da qualche giorno il primo cittadino ha cominciato a farlo dal suo profilo personale, dove illustra ai sorani gli obiettivi raggiunti.

Un sindaco social, insomma, al punto tale che ormai questo canale lo usa anche per le aperture politiche, come quella indirizzata a Mario Cioffi, fresco di rottura con il Pd.

La chat tra sindaco e Cioffi

Lo spunto De Donatis lo ha preso proprio da uno dei tanti post dell’avvocato Cioffi: “Perché tutti i politici sorani demonizzano il confronto? Non avessero nulla da dire?”.

Ciao Mario sono sempre aperto per me si può fare sempre”, il commento del sindaco.

Non si fa attendere la replica di Cioffi: “Grazie Roberto (Sindaco). Tra vecchi Amici ci si ritrova sempre. Gli altri sono impegnati solo a confezionare slogan e comunicati”.

Quindi un nuovo commento del sindaco: “Io credo come te che il confronto sia indispensabile sempre ed è un bene per tutti perché arricchisce sempre anche quando le contrapposizioni sono forti”.

Cioffi: “Bisogna avere stoffa vera per certe cose, anche quando il confronto è scomodo. E tu so che ne hai da vendere”.

De Donatis: “Noi siamo abituati così sin da piccoli, ricordi? Anche nelle sere d’estate di tanti anni fa si faceva sana dialettica sui temi più vari. Una palestra per il sano intelletto”.

Che sia l’inizio di un dialogo?