E Mario sposta ed unisce i tavoli pur di fare vincere Ciccone (di M. Molisani)

La cena dell'altra sera con i grandi elettori di Cassino. A tavola, tutti insieme, i nemici che al Comune si sono divisi. Mario Abbruzzese sposta i tavoli per tenere tutti uniti.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Ricordate “Tutti insieme appassionatamente“? Per gli smemorati o non appassionati: stiamo parlando di un film musicale diretto da Robert Wise e tratto dalla celebre commedia musicale teatrale The Sound of Music di Rodgers e Hammerstein, a sua volta ispirata al romanzo “La famiglia Trapp”.

Senza tediarvi ulteriormente, abbiamo preso ad esempio la pellicola per descrivere l’ennesima cena farsa andata in scena all’Hotel Pavone, venerdì sera.

Un incontro organizzato, come sempre, dal risorto commander in chief, Mario De Filippi Abbruzzese, per cercare di blindare nel cassinate il candidato alla presidenza della Provincia Tommaso Salvate il soldato Ciccone.

 

Quando si mangia tutti presenti

Allo stesso tavolo, nell’albergo di proprietà della famiglia del consigliere comunale Gianrico Bellachioma Langiano, trovano posto tutte le anime del centrodestra. In pratica, le stesse che giocano, tutti i giorni, alla guerra nella maggioranza che governa la città di Cassino, “sciogliendo”, come neve al sole, la materia grigia nella testa del sindaco Carlo Magno spero…il Panettone D’Alessandro.

Il primo cittadino della città martire e i consiglieri comunali sono tutti presenti tranne Gianluca Grattaevinci Tartaglia.

Ed ecco, quindi, che a degustare torciarelli ai funghi porcini, arista e patate al forno (il menù della casa) si presentano Alessio una parola è troppo e due sono poche Ranaldi, Peppe Torcicollo Di Mascio, Carmine The Warrior Di Mambro, Dino il diVino Secondino, Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli in look total black, Francesco Black&Decker Evangelista, Francesca Tulipano Nero Calvani.

Gianrico Bellachioma Langiano è impegnato più dal far si che il servizio sia impeccabile che a sentire i discorsi, Angelo El Jardinero Panaccione, Rosario Reset Franchitto, Antonio Pennellone Valente ed udite udite, Claudio Nonsense Monticchio e Robertino Solo di nome Marsella. Insomma un leghista e mezzo o due se vogliamo tenere in considerazione le dimensioni di Marsella.

 

Lega schizzofrenica

Ma a confermare la schizzofrenia politica leghista arrivano in appoggio Francesca l’Onorevola Gerardi, Carmelo Celhoduro Palombo, Lello tengoifili Valente ed Ernesto Lega Sinistra Di Muccio e Mimmo Kaiser Fagiolo.

La Lega forse teme che durante la sera si possa arrivare alle mani o che si finisca ad un sanguinoso regolamento di conti: per questo si presenta accompagnata da un parroco, in uniforme.

Tutti uniti appassionatamente per sostenere Ciccone. Ma in Comune è guerra aperta.

«Non rientriamo in giunta, ma voteremo con la maggioranza i i provvedimenti che ci garbano», questo in sintesi il messaggio mandato a CMD’A e M.A. anche durante la serata.

 

Ma pure i Fratelli…

A rendere ancora più esilarante la serata è l’arrivo di Massimo il senatore Ruspandini, leader indiscusso dei pochissimi Fratelli d’Italia della Ciociaria e Angela Tutto a Destra Abbatecola, portavoce FDI del Comune di Cassino e da tempo in rotta di collisione con Carlone e compagni. A rendere più ufficiale la presenza è stato Paolo il coordinatore Pulciani. Cioè: tutto il Partito ufficiale è presente allo stesso tavolo al quale siede l’amministrazione che l’ha messo fuori dalla giunta.

Insomma fosse stata una cena con delitto sarebbe stato molto complicato scovare il colpevole.

 

Alla mensa partecipa anche Gianni scarponcino Trupiano, rappresentante della lista di Sergio Scarpone Pirozzi. E c’è pure il Sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ectoplasma Ferdinandi e quello di Settefrati, Riccardino Paolini Frattaroli.

 

Il gioco dei tavoli

Quello che nessuno immagina è quanto accaduto prima dell’arrivo degli ospiti. Gianrico Bellachioma Langiano  ha disposto tutto come per una cena di gran gala. Ma appena fa il suo ingresso Rossellissima accade il caos: dall’alto del suo mezzo metro di tacco scruta la sala, osserva la disposizione dei tavoli da sei e da otto. Entra in modalità “mamma alla comunione ON“. E tuona: «Così non va bene. Che roba è questa, stiamo tutti divisi. Poi succede che si scatenano le invidie tra chi sta più lontano e chi sta più vicino…»

Langiano alza gli occhi al cielo e cerca l’ispirazione divina per non strangolarla.

Ad impedirlo è Mario in persona: il commander si rimbocca le maniche e inizia a spostare i tavoli, unendoli tutti insieme.

 

Perché nessuno potrà dire, in caso di sconfitta del suo candidato, che Mario non abbia fatto di tutto per tenere unito in ogni modo il Centrodestra.

 

 

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