Ciccone: «Condivido molti dubbi di Ottaviani. Insieme cambieremo la Provincia»

I due candidati alla presidenza della Provincia in diretta Tv giovedì sera nella prima puntata di A Porte Aperte. Ciccone: «Non entro nella polemica su Latina. Ma condivido molti degli argomenti di Ottaviani. Non sono il candidato di una sola parte. Ecco perché vinceremo»

Sono sindaci tutt’e due. Entrambi confermati dopo il primo mandato. E sotto i cinquant’anni. Tommaso Ciccone (sindaco di Pofi, dirigente provinciale di Forza Italia) e Antonio Pompeo (sindaco di Ferentino, dirigente provinciale del Pd) si confrontano il prossimo 31 ottobre per la carica di presidente della Provincia di Frosinone.  Il primo confronto in diretta tv ci sarà giovedì sera su Teleuniverso, nel corso della prima puntata della nuova stagione della trasmissione A Porte Aperte.

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Sindaco Ciccone, Mario Abbruzzese e Nicola Ottaviani sono separati da una cortina di ferro: non teme che questo possa avere conseguenze sulle elezioni del 31 ottobre in cui lei è candidato alla presidenza della Provincia? (leggi qui  Tommaso Ciccone lasciato solo nel teatrino di Forza Italia)
In ogni Partito, la dialettica interna è un fattore che arricchisce. È dalla sintesi delle sfimature diverse che deriva la posizione unitaria. Se ci sono opinioni differenti al nostro interno, ben vengano. Per anni ci avete accusati di essere un Partito azienda nel quale le opinioni non contavano…

 

Ottaviani però non ha firmato la sua candidatura e lei viene considerato espressione solo dell’ala di Abbruzzese
Ottaviani però ha fatto una pubblica dichiarazione di sostegno alla mia candidatura ed è stato lui ad aprire i lavori nella giornata in cui è stata presentata ufficialmente. Le firme non erano un sondaggio pro o contro la mia candidatura. Mi occorrevano soltanto per capire se ci fosse uno zoccolo duro disposto a portare avanti la mia eventuale discesa in campo.

 

Però, quella firma mancante ha fatto pensare che lei fosse il candidato di una parte sola…

Respingo l’affermazione secondo cui sarei espressione di Abbruzzese: io sono espressione di Forza Italia, con una candidatura condivisa con tutti gli altri alleati. Lo dimostra un retroscena. Nicola Ottaviani, prima di declinare l’invito a candidarsi mi chiese se fossi disponibile a schierarmi io, perché riteneva fossi la persona adatta per guidare la Provincia. La stessa cosa ha fatto Mario Abbruzzese, in un contesto del tutto diverso. A quel punto ho iniziato a pensarci sul serio. Sono stati entrambi a chiedermi se fossi disposto ad essere io il candidato di convergenza di tutto il Partito da proporre alla coalizione.

 

Le ‘sensibilità diverse’ come le chiama lei, potrebbero rallentare i voti verso di lei?
Perché mai?

 

Perché lei potrebbe essere il terreno di scontro sul quale regolare molti conti politici, il bersaglio ideale per i franchi tiratori
Io non credo che ci saranno franchi tiratori. sarebbe una sconfitta di tutto il centrodestra.

 

Ottaviani però al Coordinamento di martedì sera se n’è andato strepitando. (leggi qui Scoppia Forza Italia per Ottaviani sul palco della Lega: «Cogl**ne, non capisci la politica»)
È fisiologico, quando ci si appassiona al dibattito, non ci vedo nulla di strano. Meglio questo che una discussione banale che non arricchisce nessuno.

 

Lei c’è rimasto male: ha detto che le sarebbe piaciuto confrontarsi
Chiariamo una cosa: quando ho detto ‘mi dispiace che Nicola sia andato via, mi sarebbe piaciuto confrontarmi con lui’ non intendevo dire che ero rammaricato. Al contrario. Ero sinceramente dispiaciuto di non averlo al mio fianco in quel preciso momento perché condividevo buona parte delle cose che lui aveva appena sostenuto. E la sua presenza mi avrebbe confortato nella mia argomentazione. Non c’è contrapposizione tra me e Nicola.

 

Tra le cose che condivide c’è anche la presenza di Ottaviani sul palco della Lega a Latina?
Ho evitato, martedì sera, di entrare in merito a diversi punti di vista che c’erano sulla partecipazione di Nicola Ottaviani alla manifestazione delle Lega a Latina. Non sono entrato nel merito del confronto perchè a me poco tocca, in questo particolare momento, in cui dobbiamo confrontarci sulle tematiche provinciali al fine di assicurare a questo territorio un governo forte e credibile.

Ribadisco un concetto: facendo riferimento ad alcune dichiarazioni di Ottaviani, l’altra sera, ho inteso dire che condividevo alcune sue posizioni e che mi rincresceva il fatto che non ci fosse perchè stavo avallando alcuni punti del suo discorso. Non di certo perchè se ne fosse andato, ma, quindi, perchè non aveva potuto ascoltare la mia condivisione.

 

Ottaviani mandava messaggini ad Alessioporcu.it?
Qui avete toppato.

 

Perché?
Ho fatto una battuta in merito alla cena di Sora. (leggi qui La cena di Ciccone e la toppa Burberry’s di Maria Paola) Dicendo che la prossima volta si sarebbe potuto invitare anche il direttore Alessio Porcu. Aggiungendo che a volte sarebbe meglio mandare qualche messaggio a qualche amico consigliere per invitarlo a partecipare. Non mi riferivo minimamente a Ottaviani, le mie erano semplici battute per sdrammatizzare e alleggerire una situazione che nel corso del dibattito si era fatta abbastanza tesa.

 

La Provincia ha ancora un ruolo?
Lo ha. Mi permetto di dire che Antonio Pompeo non lo ha valorizzato abbastanza. È per questo che mi candido per prendere il suo posto.

 

Sta compiendo una campagna elettorale come se votassero i cittadini: invece votano solo gli amministratori
Non scordiamoci che, nonostante non si recheranno alle urne, noi siamo espressione della volontà politica dei cittadini. Solo così potremmo davvero individuare le mancanze, le carenze oggettive di un’Amministrazione provinciale fino ad oggi in balia degli eventi, scarsamente punto di riferimento per amministratori e cittadini.