Il ciclone Pigliacelli si abbatte sulle selezioni per il Dg Cosilam

Il Cosilam ha un nuovo direttore generale. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Industriale per lo Sviluppo del Lazio Meridionale ha votato alle 17.45 il nome del successore di Nino Gargano alla guida tecnica dell’ente.

Il nome verrà ufficializato domani dopo una nuova riunione del CdA che ratificherà la decisione, intorno alle 16. Il doppio passaggio si è reso necessario per compiere un’ulteriore verifica.

 

 

Il ciclone Pigliacelli

La selezione è iniziata con il ciclone Marcello Pigliacelli che piomba al Cosilam – Consorzio Industriale per lo Sviluppo del Lazio Meridionale. E mandato di traverso la giornata a molti.

Nessuno aspettava il presidente della Camera di Commercio. Membro del Consiglio d’Amministrazione, grande tessitore dell’alleanza con cui poco più di un anno fa venne mandato alla presidenza Pietro Zola, aveva smesso da tempo di partecipare alle riunioni. Un segnale di dissenso secondo alcuni, scambiato per accondiscendenza da altri.

Il presidente si presenta al Cosilam di buon mattino. Intorno alle 9 è ai cancelli con sciarpetta d’ordinanza e musica melodica nei timpani. In ufficio a Frosinone ha detto alla storica segretaria «Cancellate tutti gli appuntamenti, oggi sarà una cosa moooolto lunga». Agli imprenditori con cui aveva appuntamento ha fatto sapere che il pranzo di oggi è rinviato e che difficilmente si sarà liberato per cena.

 

Gli aspiranti

In elenco c’è la selezione dei 13 aspiranti direttore generale rimasti in elenco dopo l’attento filtraggio compiuto dalla società privata Adecco: Edi Bianchi (commercialista, già consulente di Mario Abbruzzese in Regione ai tempi della presidenza d’aula), Raffaello Lucio Carocci (avvocato di Pontecorvo e già amministratore comunale), Eugenio Colacicco (commercialista a San Giorgio a Liri, assessore comunale ad Ausonia), Luigi Consales (dottore commercialista con asperienze nelle aree amministrativo e finanziario), Annalisa D’Aguanno (avvocato, già consigliere Regionale del Lazio, già consigliere provinciale di Frosinone, già consigliere Comunale a Cassino), Maria Rosaria Golino (commercialista, direttore di corsi di formazione), Francesco Montanelli (avvocato, già assessore comunale a Cassino), Michele Nardone (avvocato, già vice sindaco di Cassino), Alessandro Nicolais, Francesco Rabotti (già direttore generale per 4 anni del consorzio industriale di Frosinone, già funzionario della Cassa di Previdenza dei Commercialisti, già direttore dell’ente previdenziale degli Psicologi, dieci pagine di curriculum), Stefano Scerrato (commercialista di Alatri, già revisore presso i Comuni di Alatri, Trivigliano, Trevi nel Lazio, Vico nel Lazio, Istituto Autonomo Case Popolari della provincia Frosinone, Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Frosinone, Consorzio di Bonifica a Sud di Anagni, Unione dei Comuni degli Ernici, Ernica Ambiente S.p.a. in liquidazione), Ulderico Schimperna (commercialista, docente di Ragioneria, espertissimo in analisi dei bilanci degli enti pubblici, già presidente del collegio dei revisori a Cassino, revisore dei conti a Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano, Fontana Liri, Vallecorsa, Supino, Cervaro, Roccadevandro ed al consorzio Aipes, già sindaco supplente al consorzio Asi di Frosinone) e Federico Sisti (già direttore generale di Frosinone Formazione e della Camera di Commercio di Frosinone).

 

Ma l’elenco e le griglie?

Appena arrivato, il presidente Pigliacelli ha elargito sorrisi a tutti. Un paio di folgoranti battute al vetriolo incassate in silenzio dai destinatari «Quindi oggi siamo qui per esaminare dei candidati che non conosciamo, vero? Alla Camera di Commercio non è arrivato nessun elenco con espiranti candidati da selezionare». Gelo. Poi dopo avere preso il caffè ha detto «Bene signori, mettiamoci al lavoro: dove sono il panel e le griglie di valutazione?». Lì è iniziato il panico.

A qualcuno è tornata alla mente la mail certificata partita lunedì sera dall’ufficio del presidente Pigliacelli: ricordava la necessità di avere presenti i revisori dei conti del Cosilam al completo. E possibilmente alcuni consulenti «Perché, leggendo i giornali, se i nomi selezionati sono questi mi sorge il dubbio ci siano profili di incompatibilità».

Il presidente Pietro Zola ha spiegato che non c’è una vera e propria griglia di valutazione, cioè uno schema con il quale attribuire punteggi matematici per ogni singolo aspetto «Facciamo una mezzoretta di colloqui per ognuno, va bene Marcè…».

Fulminante, Marcello risponde: «Mezzora per ognuno? Ma allora non hanno proprio niente da dire, questi qui». Il problema, riferisce una signora, è che mentre lo diceva si guardava le unghie. Affilate.

 

Due assenti

Ai colloqui si sono presentati solo undici dei tredici aspiranti: il professor Ulderico Schimperna, uno dei masssimi esperti nella revisione contabile degli enti pubblici, ha comunicato in tarda mattinata di non essere più interessato. Un altro candidato, un uomo, non si è presentato al colloquio: è stato aspettato per venti minuti e poi dichiarato assente.

Un assente anche tra i membri della Commissione d’esame. È proprio Pigliacelli a consigliargli di non mettere piede nella sala dove si terranno i colloqui. Perché? Fa notare che potrebbe avere un profilo di incompatibilità con uno dei candidati. E se partecipasse, metterebbe a rischio tutto il lavoro. C’è un consulto telefonico con un legale. All’esito del quale il commissario dichiara di doversi assentare all’improvviso per esigenze di lavoro e starà fuori due giorni.

 

Alla fine il nome

I consiglieri d’amministrazione, al termine di nove ore di colloqui, hanno votato: un nome secco e non una coppia tra la quale scegliere.