Cin cin a tutta birra: la Camera di Commercio premia le migliori

Decine di birrifici artigianali con enormi potenzialità di crescita. Ci pensa la Camera di Commercio attraverso l'azienda speciale Informare. Un concorso per selezionare le migliori nel Sud Lazio. Andranno al Cerevisia

I suoi cacciatori di ‘sfiziosità’ sono sempre all’opera. In giro per l’Italia alla ricerca di sapori tradizionali, piatti antichi, ricette perdute, ingredienti sottovalutati. Slow Food è diventato un punto di riferimento da anni per il buon mangiare. Ed anche il buon bere. Soprattutto ora che l’Italia sta riscoprendo la sua capacità antica di fare la birra.

Accanto ai nomi conosciuti e di dimensione nazionale si sono scavati una nicchia migliaia di micro birrifici. Artigianali, con i sapori tradizionali del luppolo coltivato spesso a chilometri zero e dell’orzo cresciuto a due passi da casa. Non puntano a diventare colossi: si snaturerebbero e non avrebbero la materia prima a sufficienza per dissetare tutti. Vogliono crescere in qualità e continuare a dire la loro sul territorio.

Nella Guida Slow Food 2022 sono 2.346 le birre ritenute meritevoli di menzione e attenzione. Tra queste, 651 hanno ottenuto uno dei due riconoscimenti di qualità. A loro si aggiungono i nomi di 700 locali specializzati nella birra artigianale.

Una birra per il Sud Lazio

Nel Lazio il riconoscimento maggiore è stato assegnato a due birre di Bracciano e di Bassano Romano; il riconoscimento di secondo livello è andato a due birrifici romani, uno di Formello ed uno di Latina. Tutto qui il Lazio Sud? Eppure ci sono realtà di buon livello: Peroni venne a prendere le misure a Montecassino e sotto la sua guida è iniziato il percorso della Montecassino, birra artigianale d’abbazia. Viene realizzata nelle ex masserie dalle quali si ricavavano carni e vegetali per sfamare monaci e studenti.

Oppure nell’ex saponificio Dosa a Castrocielo c’è Eureka con le sue sei artigianali dal sapore tutto locale. A Ceccano si è ritagliata uno spazio la birra Tsunami. E l’elenco potrebbe continuare per pagine intere. (leggi qui).

Perché non escono dal loro confine? Come mai rimangono micro e non riescono a fare lo step successivo? Perché occorre valorizzare. E per farlo bisogna accettare la sfida di crescere, mettersi in discussione, migliorare

Per questo la Camera di Commercio di Frosinone e Latina ha deciso di dare il via al al primo concorso ‘Le Eccellenze Birraie delle province di Frosinone e Latina’. Lo organizza Informare Azienda Speciale per l’Internazionalizzazione, Formazione ed Economia del Mare. (Qui tutti i dettagli per partecipare).

Primo obiettivo: valorizzare

L’edizione di quest’anno punta a valorizzare l’opera dei birrifici presenti nell’area vasta Frosinone e Latina; fare in modo che vengano conosciuti anche fuori dal loro stretto giro, superando i limiti di una mancata distribuzione capillare; dandogli la possibilità di farsi apprezzare dai consumatori. Ma c’è anche un altro target: stimolare sempre di più i produttori verso un miglioramento della qualità del prodotto; favorire la nascita e lo sviluppo di startup. E poi c’è il turismo legato alla birra: chi la apprezza va in giro a cercare le piccole eccellenze di territorio. Uno strumento per sostenere il turismo sul territorio.

Chi può partecipare? Il concorso è riservato ai produttori con sede in una delle province: Latina o Frosinone. Non si paga: la partecipazione è gratuita. Le domande potranno essere inviate fino al 31 Marzo 2023.

Il modulo, scaricabile dal sito dell’azienda speciale Informare. Dovrà essere compilato ed inviato esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica dedicato e raggiungibile da questo link

Cin cin a boccali levati

Florindo Buffardi

Ad illustrare il Concorso è stato il vicepresidente di Informare con delega alla Formazione e Turismo Florindo Buffardi. Sottolinea la valenza del progetto: “Le eccellenze birraie delle province di Frosinone e Latina sono molte e ancora troppo poco conosciute. Abbiamo voluto organizzare questo concorso proprio per promuovere le produzioni locali. Siamo convinti che la birra artigianale di qualità rappresenti una leva per il turismo enogastronomico e di prossimità”.

Chi assaggia e chi giudica? “I campioni di birra ammessi al Concorso saranno valutati da una giuria di esperti assaggiatori che opererà con il metodo del Panel test ed in base ad una sperimentata scheda di analisi sensoriale. I membri della giuria sono selezionati dal consulente scientifico. Verranno poi premiate le prime tre birre classificate. I campioni di birra che avranno raggiunto i primi tre posti per ciascuna delle tipologie previste parteciperanno al concorso Premio Cerevisia”.

Cos’è Cerevisia? È il must per chiunque produca birra artigianale. È un premio nazionale riservato alle birre di qualità ottenute da birrifici con sede legale nel territorio italiano. Sono previsti premi per la prima birra classificata in assoluto, per la prima birra classificata in ogni area geografica (nord, centro, sud), premi per 21 stili, premio per il miglior design.

Birra, genuinità e territorio

Il birrificio di Montecassino

C’è un valore aggiunto che farà la differenza. È la territorialità. Perché la marcia in più che possono vantare le birre artigianali è il sapore caratteristico del loro territorio. Dato dall’acqua, dai cereali di base. Come spiega il presidente dell’Azienda Speciale, Luigi Niccolini: “Genuinità, tradizione e territorialità. Sono i principali tratti distintivi delle produzioni birraie dei nostri territori. Parliamo di produzioni che hanno radici molto giovani, se paragonate a quelle dei paesi della grande tradizione brassicola. Ma hanno avuto la capacità di creare un comparto di assoluto rilievo che nulla ha da invidiare ai competitor”.

Per questo, il concorso ideato dall’Azienda Speciale Informare ha come principale finalità quella promozionale. Un primo e importante passo in avanti verso la rivendicazione identitaria delle produzioni dei nostri territori”.

Ma c’è anche l’aspetto della crescita. Come evidenzia il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Acampora. “Il nostro scopo – spiega – è accompagnare le nostre aziende verso la loro affermazione e guidarle nell’apertura a nuovi mercati corrisponde ad una più vasta operazione di sostegno ai settori strategici dell’area vasta Frosinone Latina. Asset economici che possono essere il volano per il rilancio dell’economia dei nostri territori”.

(Foto di copertina © DepositPhoto.com)