Cinquanta sfumature di Sardine

Dario Franceschini spiega che «i ragazzi sono più avanti della politica» e punta sulla forza delle piazze. Ma è Massimo Cacciari a spiazzare tutti: «Il Pd mostro coraggio, non le accarezzi, ma piuttosto apra a loro le porte del congresso».

«Le Sardine ci mostrano come molte volte la società civile e i ragazzi siano molto più avanti della politica, e ci indicano una strada. La destra si è riconosciuta e organizzata intorno agli estremismi di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, il campo avverso ancora no, ma sarà costretto a farlo: a partire dai valori che hanno riempito quelle piazze». Lo ha detto Dario Franceschini, inistro dei Beni Culturali e capo della delegazione del Pd al Governo. Già segretario dei Democrat fra l’altro.

Dario Franceschini © Imagoeconomica / Sara Minelli

Ha spiegato Franceschini: «Quei ragazzi hanno detto molto chiaramente da che parte stanno. Soprattutto, lo hanno fatto scegliendo di incontrarsi. E’ importante che nessuno abbia la tentazione di metterci il cappello, ma queste piazze sono già comunità, non somme di individui. Le piazze fanno percepire che la parte progressista e riformista della sinistra si è limitata molto spesso a presentare una versione più corretta, più di buonsenso, con qualche spruzzatina di riformismo, dei temi della destra».

«Qui esce invece in modo spontaneo un messaggio radicalmente alternativo. Il messaggio di quelle piazze vale per tutti. Negli anni passati si è pensato che la fine delle ideologie comportasse la fine di una distinzione netta tra destra e sinistra. In realtà la globalizzazione ci fa capire che c’è, eccome, una dorsale che divide due campi opposti. In quelle piazze ci sono elettori Pd, 5 Stelle, più di sinistra, moderati delusi. C’è già un campo e si è costruito prima nel popolo che nei palazzi della politica. Poi uno guarda il dibattito tra partiti e vede liti su cose marginali».

Analisi giusta ma ortodossa, nel senso che il Partito Democratico, come pure ha fatto Nicola Zingaretti, evita di accelerare sui contatti con le Sardine per concorrere il rischio di combinare la solita frittata.

Il Movimento delle Sardine a Roma © Imagoeconomica

Ma c’è pure che invece la pensa diversamente. Massimo Cacciari, filosofo prima che ex sindaco Venezia ed esponente della sinistra italiana. Al quotidiano La Repubblica Cacciari ha detto: «Ora le Sardine dovranno decidere cosa fare per non scomparire, non potranno continuare a riempire le piazze all’infinito». Poi ha spronato il Pd: «Non le accarezzi, apra piuttosto a questi ragazzi il congresso, abbia questo coraggio. Questo movimento ha cambiato l’atmosfera».

La sfida di Massimo Cacciari è enorme e coraggiosa: aprire il congresso del Pd alle Sardine. E’ il solo grimaldello per far saltare una volta per tutte le correnti. Questione di coraggio.