Cinque scontri diretti, il Frosinone arbitro di se stesso

Il tour de force delle 8 partite in un mese ha portato in dote 11 punti. Mancano 10 sfide senza ritorno al termine della stagione regolare. E dopo le 'big' ci sono le squadre in lotta per la salvezza

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Va in archivio il cammino forzato che nel campionato di Serie B ha compresso la disputa di 8 giornate tra il 5 febbraio e il 6 marzo. Il Frosinone tira la classica linea e fa due conti: 11 punti conquistati in 8 partite, 11 gol subìti e 10 fatti, il tutto frutto di 3 vittorie, 3 sconfitte e 2 pareggi che pongono la squadra di Fabio Grosso in piena corsa per un posto nei playoff.

Al momento appare questo l’obiettivo da centrare e potenzialmente alla portata dei giallazzurri. La promozione diretta è infatti posizionata 8 punti più sopra. Con un calendario che mette il Lecce da affrontare in trasferta, Benevento, Cremonese, Monza e Pisa in casa. Cinque scontri diretti su 10 partite che mancano alla fine della stagione regolare. E poi arbitri di salvezza e zona playout con Alessandria, Crotone, Pordenone, Ternana, Spal.

Tutto può accadere, il mese di marzo e la prima decade di aprile diranno parecchio sulla posizione dei giallazzurri nella griglia per la volata finale. (Leggi qui Frosinone, il primo gol di Boloca regala un pari d’oro ad Ascoli).

Stop emergenza in B

I giocatori del Frosinone alla fine della partita di Ascoli ringraziano i tifosi

Termina così l’emergenza in Serie B dettata dalla rimodulazione del calendario per l’aumento dei casi di Covid a fine 2021, riaprono al 75% della capienza gli stadi di calcio.

Il tutto a due anni esatti (era il 6 marzo 2020) dalla chiusura degli impianti sportivi che fece da prologo allo stop dei campionati. Si passa, fuori dal campo, dalla drammaticità di una guerra ancora aperta ad un’altra, più devastante e apocalittica. Da una guerra mondiale combattuta contro un nemico subdolo ed invisibile che per tanti e lunghi mesi costrinse a contrastarlo a mani nude, ad un conflitto con armi vere alle porte di casa nostra con morti e distruzione.

Ma lo spettacolo deve andare avanti. Con il cuore che sanguina in tutti gli uomini che si professano, nei fatti e non solo nelle parole, di buona volontà.

Due ko in fotocopia, ad Ascoli la reazione

Fabio Grosso

In queste 8 partite che si è messo alle spalle il Frosinone ne ha sbagliate totalmente due, entrambe in trasferta, a Perugia e Cittadella. In fotocopia.

La terza sconfitta, quella con il Como è l’eccezione che conferma la regola: giochi ad una porta, quella avversaria, ma puoi perdere con due tiri nella tua porta.

Da queste 8 gare esce fuori un gruppo che ha accumulato esperienza. Ma sicuramente viene fuori un Frosinone che deve imparare a giocare con più cattiveria quelle partite che nel girone di ritorno lasciano sempre meno spazio alla linearità del gioco e sempre di più alla gara sporca e combattuta. La formazione giallazzurra ha sofferto il fiato sul collo degli avversari. Ad Ascoli però hanno dimostrato di essere andati in controtendenza rispetto alle gare di Perugia e Cittadella.

In quelle due occasioni, dopo i gol di De Luca e Olivieri tra il 14’ e il 23’ del primo tempo (col Perugia) e quelli di Tounkara e Beretta tra il 20’ e il 25’ del primo tempo (col Cittadella), Ciano & soci si disunirono andando a prendere poi il gol del 3-0. Ad Ascoli il Frosinone ha rischiato ma ha anche reagito ed alla fine è stato premiato.

Ecco gli ex ma non c’è spazio per l’amarcord

Mirko Gori

Sabato arriva al ‘Benito Stirpe’ l’Alessandria dell’ex Moreno Longo e dove tra gennaio e febbraio sono arrivati ad aggiungere quel quid di esperienza il centrocampista Mirko Gori (in prestito dal Frosinone) e il difensore Lorenzo Ariaudo (svincolato ed anche lui ex giallazzurro).

I grigi dopo una partenza molto complicata nella quale hanno pagato sicuramente lo scotto della serie B da neopromossi, hanno preso a macinare punti, risalendo la china. Lontano dal ‘Moccagatta’ la squadra di Longo ha perso 9 volte su 14 ma a risultare pesanti sono al momento i passi falsi negli scontri diretti con il Cosenza e Vicenza e con il Perugia in casa partendo da posizione di vantaggio. Ma i piemontesi in casa hanno pareggiato con Lecce e Pisa, a conferma che i valori in quella formazione non mancano.

Quella sconfitta di Cosenza attualmente permetterebbe di disputare i playout col Cosenza ma alle spalle preme ora anche il Vicenza. A conferma che i tre punti al momento giusto possono far compiere il salto. Tre punti che servono al Frosinone per non perdere il giro e per dare continuità, nella logica di quelle 10 finali che mancano al termine della stagione regolare.

Il quadro del campionato

Moreno Longo e Pippo Inzaghi

Il Lecce si salva su rigore in casa del Perugia (1-1) al 90’ e deve ringraziare l’ingenuità di Santoro che allarga il braccio su un cross innocuo dentro l’area di rigore. Ci pensa anche il portiere Chichizola a frenare la voglia di vittoria dei salentini che restano primi ma vengono agganciati a quota 53 dalla Cremonese mentre gli umbri sono a -3 dall’ultimo treno per i playoff.

Grigiorossi da spettacolo in casa con il Brescia che passa con una rete di Cistana ma deve inchinarsi al gran gol di Gaetano (stop, pallone incollato al piede e dribbling in area su lancio di Carnesecchi dalla porta) e alla perla di Di Carmine in pieno recupero che beffa in velocità lo stesso Cistana. La sconfitta pare abbia fatto tornare sulla graticola Inzaghi, con Cellino affatto contento delle Rondinelle che sono scivolate fuori dalle prime due. A -1 dalla coppia di testa c’è il Pisa che vince sul campo del Pordenone 1-0 grazie ad una rete di Torregrossa, nel finale salva tutto Nicolas. Per i friulani un piede e trequarti in Lega Pro.

Il malumore di Galliani

Adriano Galliani. (Foto: Paolo Lo Debole / Imagoeconomica)

Colpo del Monza che costa un malore a Galliani nella fredda Cittadella: vantaggio del centrocampista-bomber Valori, quinto rigore di fila di Baldini per il pari e nel recupero dormita del terzino Donnarumma che spiana la strada a Ciurria per il gol-partita. Brianzoli a -5 dal 2° posto. Un punto più sotto c’è il Benevento che, alle prese con il Covid (10 positivi venerdi scorso), non ha giocato con il Cosenza che a sua volta rimane a 23 punti. Nei bassifondi compie un balzo a +6 dal quint’ultimo posto la Spal che vince 2-0 a Como dove si è sentita l’assenza di Cerri.

Il Crotone sbaglia una delle ultime chances di salvezza diretta, pareggiando 0-0 in casa con l’Alessandria che sabato giocherà a Frosinone. Fallisce un rigore Marin che si fa ipnotizzare da Pisseri, sbaglia di più Kargbo che spara fuori la ribattuta a porta spalancata. Si ravviva invece il Vicenza, 3-1 senza appello ad una Ternana impalpabile nella quale le punte Donnarumma e Pettinari appaiono un lusso per una squadra con tanti problemi. Infine il Parma di Iachini, come al solito tutto fumo e niente più: 1-1 in casa con la Reggina che però deve pensare seriamente anche alle vicende fuori dal campo al capitolo penalizzazione che potrebbero incombere sul cammino comunque importante dei calabresi dopo l’arrivo di Stellone.