Cinque Stelle da una parte, Italia Viva e Azione dall’altra: rebus alleanze

Il solco tra Enrico Letta e Giuseppe Conte si sta allargando e le coalizioni alle amministrative avranno un loro peso. Anche perché Calenda e Renzi pongono delle condizioni.

A livello nazionale i rapporti tra Pd e Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte sono sempre più freddi. Le diverse posizioni sulla guerra in Ucraina hanno allargato il solco che era stato scavato in occasione dell’elezione del presidente della Repubblica. Inoltre, su preciso input di Beppe Grillo, Giuseppe Conte ha iniziato a differenziare il Movimento sia nel rapporto con il premier Mario Draghi sia nel confronto con il Partito Democratico.

L’appuntamento più immediato è quello delle Comunali e non sembra esserci una volontà dei pentastellati di stare con il Pd senza problemi. Perfino alle Comunali di Frosinone stanno prevalendo i dubbi.

Chi da una parte e chi dall’altra

Carlo Calenda e Alessandra Sardellitti

Fra un anno si torna al voto per le Politiche e per le Regionali, anche nel Lazio. Bisogna però guardare anche a tutto il resto. Per esempio ad Azione di Carlo Calenda, che sta cercando l’operazione di radicamento nelle province, tra le quali quella ciociara.

Azione è molto chiara: per un’alleanza con il centrosinistra è indispensabile che non ci siano i Cinque Stelle.

Con motivazioni diverse ma uguali nella sostanza si muove Italia Viva di Matteo Renzi.

Forse perfino i Socialisti avrebbero un altro atteggiamento se alla Regione Lazio non ci fosse l’accordo di ferro tra il Pd di Nicola Zingaretti e il Movimento Cinque Stelle di Roberta Lombardi.

Le situazioni che si stanno analizzando oggi nascono cinque anni fa, quando il Movimento era la prima forza politica italiana con il 33% e nel Lazio Nicola Zingaretti, pur vincendo per la secondo volta consecutiva, non aveva una maggioranza in aula.

Scenari mutati

Loreto Marcelli e Ilaria Fontana

Da allora sono cambiate tante cose. Può darsi che con una comunicazione forte e “aggressiva” i Cinque Stelle possano recuperare parte del consenso perduto, ma il Pd deve cominciare a chiedersi con quale tipo di coalizione intende presentarsi sia nel Lazio che in Italia. Perché poi il continuo tira e molla nei rapporti con i Cinque Stelle finisce con il logorare i rapporti.

Servirebbe un incontro risolutivo tra le delegazioni dei due Partiti, ma è difficile che possa svolgersi in questo momento così complicato. Però le alleanze alle Comunali saranno comunque indicative, anche a Frosinone. Se i Cinque Stelle non parteciperanno al Campo largo, Zingaretti dovrà prenderne atto seriamente.