Ciociaria, gli ‘estremismi’ vincono per le colpe dei moderati

Il voto in provincia di Frosinone è stato di protesta in tutte le sue sfaccettature. Merito dello strapotere Lega-M5S. Ma non si può non riflettere su quanto successo in provincia di Frosinone in questi ultimi anni

Tre deputati del Movimento Cinque Stelle eletti: Luca Frusone, Ilaria Fontana, Enrica Segneri. Tre parlamentari della Lega nel prossimo Parlamento:  i deputati Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi, ai quali va aggiunto il senatore Gianfranco Rufa, eletto nel collegio Collatino-Guidonia-Velletri. Un senatore di Fratelli d’Italia, Massimo Ruspandini, che certo non ha mai avuto posizioni centriste e moderate.

 

Il voto in provincia di Frosinone è stato di protesta in tutte le sue sfaccettature. La mancata conferma di Francesco Scalia, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi, la mancata elezione di Mario Abbruzzese e Francesco De Angelis sono certamente il risultato di uno strapotere Lega-Cinque Stelle difficile da arginare. Però non si può non riflettere su quanto successo in provincia di Frosinone in questi ultimi dieci anni: tessuto industriale completamente smantellato dalla crisi, migliaia di piccole e medie imprese costrette a chiudere i battenti, edilizia sepolta. Fabbriche chiuse, disoccupazione alle stelle, povertà in aumento, giovani e pensionati in fuga per cercare di… sopravvivere.

 

Sanità in peggioramento, servizi pubblici in picchiata, delocalizzazioni a raffica, aree industriali ridotte a mulattiere sul piano della viabilità e a cimitero degli elefanti per quanto riguarda l’economia. Consorzi industriali, Saf ed enti intermedi diventati oggetto di dispute politiche, come fossero una stanza di compensazione per ristorare politicamente chi viene bocciato dai cittadini.

 

C’è un dato sul quale riflettere: negli enti intermedi non ci sono esponenti dei Cinque Stelle o della Lega. Perché tra sindaci, amministratori e consiglieri la fanno da padroni i partiti tradizionali. Ma i cittadini sono sintonizzati su altre lunghezze d’onda.

 

La crisi dei Partiti centristi, ma anche del Pd e di Forza Italia, nasce dall’incapacità di dare risposte ai tanti problemi del territorio. Pure in provincia di Frosinone. Un esempio su tutti: la bonifica della Valle del sacco. Se ne parla da decenni, ma nulla si è fatto.

 

Oggi Pd e Forza Italia dicono: vediamo se Cinque Stelle e Lega ci riescono. C’è un problema però: Cinque Stelle e Lega non lo hanno mai promesso. Perlomeno sono stati più…cauti.