Ciociaria… quando sciare diventa un’impresa

Zero: sul sito istituzionale è il numero che viene indicato accanto alle Piste Aperte ed agli Impianti Attivi. Nemmeno Natale ha portato il gestore agli impianti sciistici di Campocatino, realtà tra le più antiche dell'Appennino

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Il primo slalom è quello tra i paletti delle norme anti Covid. La scorsa stagione è stata semplicemente azzerata dalle regole anti contagio. Colpa anche della foto simbolo scattata sugli impianti di risalita all’inizio della pandemia: cabine piene di persone in tuta da neve e sci al braccio, incuranti del virus che si diffondeva all’interno di quello spazio così ristretto. Totale incoscienza. I numeri parlano chiaro: di fatto il comparto non ha lavorato per l’intero inverno 2021 e per il 25% della stagione 2019/2020.

La nuova stagione è partita il mese scorso. Hanno cominciato gli impianti del comprensorio tra Trento, Bolzano e Belluno. Invece in provincia di Frosinone sono cominciate le solite difficoltà che accompagnano l’avvio dell’attività nelle stazioni sciistiche. La provincia di Frosinone nel suo piccolo potrebbe garantirsi con questa attività un ritorno economico indiscutibile grazie alle due stazioni invernali di Campo Staffi (Filettino) e Campo Catino (Guarcino).

Vuoi per un motivo o per un altro, senza dimenticare l’emergenza Covid, ogni mese di dicembre si ritrova a commentare sempre le stesse notizie

Il caso Campocatino

Campocatino

Il Comune di Guarcino aveva indetto una gara per l’affidamento decennale della Stazione sciistica di Campocatino ma è andata deserta. Ed ora si riparte da zero, in sintesi si cercherà una soluzione in extremis. Si spera.

Le piste e gli impianti di risalita sono ad appena 18 chilometri dal centro, rappresentano una delle realtà più antiche dell’Appennino. Oggi Campocatino dispone di una moderna seggiovia quadriposto e tre sciovie. L’impianto alimenta tredici piste di discesa con diversi gradi di difficoltà. Può contare su un moderno snowpark (chiamato Upside Down Park) ed è stato realizzato un efficace anello per lo sci di fondo (il Nordic Arena). In tutto ci sono quindici chilometri di piste, tracciate in una conca carsica a 1800 metri di quota.

Ma allora perché nessuno vuole prenderle in gestione? È un caso simile a quello registrato nei mesi scorsi a Cassino quando il Comune ha pubblicato il bando per la gestione del chiosco – ristorante all’interno della Villa Comunale. È stato necessario pubblicarlo più volte, rivedendo sempre le richieste al ribasso.

L’amaro sfogo

Urbano Restante

Il sindaco di Guarcino Urbano Restante ormai è abituato a questa ritualità. Nei giorni scorsi ha dato l’annuncio. “Purtroppo non è pervenuta alcuna richiesta di partecipazione nei termini previsti dal bando. Siamo rammaricati anche in considerazione degli importanti incentivi economici previsti a favore dell’eventuale nuovo gestore”.

Ma nulla. Nemmeno questi incentivi, oltre a continui piccoli investimenti fatti in questi anni, hanno fatto gola a società interessate alla gestione degli impianti. Forse la poca reddività, i troppi investimenti da fare e un bacino d’utenza non enorme tra le cause. Sicuramente ha inciso la paura per una nuova ondata di covid attesa nel pieno della stagione. Infatti a ridosso del Natale sono arrivate le prime restrizioni. Il timore è per le altre che potrebbero esserci con l’eplosione di Omicron anche in Italia.

La speranza

Campocatino

L’amministrazione guarcinese e il sindaco non demordono. “Sono state effettuate e sono in corso di ultimazione le necessarie manutenzioni programmate. Serviranno per far sì che gli impianti possano entrare immediatamente in funzione e per questa settimana è previsto il sopralluogo per il collaudo da parte dell’Ustif”. È l’organismo istituzionale che dà l’ok all’impiantistica e quindi alla possibile apertura. Si tratta della stessa struttura che viene chiamata ogni volta che bisogna collaudare l’ascensore inclinato di Frosinone.

Ma in tutto ciò serve un gestore. Gli amministratori si guardano intorno. Stanno provvedendo in proprio anche all’acquisto di macchinari ed attrezzature necessarie per l’affidamento provvisorio della gestione per la stagione invernale 2021-2022. Intanto il tempo scorre inesorabilmente ed il mese di dicembre è volato via.

A Campo Catino restano piste innevate ma desolatamente vuote. E con gli impianti fermi. E tutto ciò aumenta la rabbia degli appassionati che ormai consapevoli di questa routine, spazientiti, si dirigono verso le località dell’Abruzzo e Molise. Spendendo lì i propri soldi.

Dal Comune, Work in progress: nel senso che ha fatto tutte le manutenzioni, ha acquistato un battipista, reti, protezioni. Mancano solo soggetti disponibili anche ad una gestione provvisoria, con il supporto economico del Comune. Peccato perché domattina la stazione potrebbe aprire.

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