Ciotoli: «Chi si mette sul piedistallo, la sta rifacendo fuori dal vaso»

A tu per tu con il segretario del Psi Ceccano, che dice di non avere pregiudizi verso alcun ricostruttore del centrosinistra. Dall’ex sindaco, però, un appello alla piena rappacificazione: «Cerchiamo di costruire qualcosa di serio per non regalare di nuovo la città al centrodestra»

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Uno dei simboli di Bruxelles è il Manneken-Pis: la celebre statua del bambino che dall’alto fa pipì in una fontana. Alcune leggende narrano che raffiguri un gesto eroico: che quell’urina spense la miccia di una bomba oppure un principio di incendio. Un’altra, però, esalta lo storico spirito indipendente dei brussellesi. Parla del figlio di un nobile che si allontanò da una processione e la fece davanti alla casa di una strega, che poi lo maledisse e trasformò nell’odierna statua di bronzo.

A far approdare idealmente a Ceccano il Manneken-Pis, nella versione superba ma sbadata, è il segretario del Psi Antonio Ciotoli. Quando, nel quadro della complessa ricostruzione del centrosinistra locale, dichiara: «Chi si mette sul piedistallo, dicendo chi deve far parte della coalizione e chi no, la sta facendo fuori dal vaso anche stavolta e non sta di certo creando le condizioni per fare qualcosa di buono. Chi la pensa in questo modo, farebbe bene a fare un passo indietro».

È la risposta a distanza dell’ex primo cittadino socialista, in carica dal 2002 al 2012, a chi non è ben disposto ad aprire le porte della Casa Comune a lui e al segretario del Pd Giulio Conti. E chi vorrebbe tenerlo fuori da quella casa? La parte malpancista del coordinamento politico de Il Coraggio di Cambiare: quello guidato dalla già candidata sindaca Emanuela Piroli. È quella parte erede della Sinistra che, a detta di Ciotoli, deve scendere dal piedistallo e smetterla di inveire contro la casa sbagliata: perché per tutti loro la “strega” resta il centrodestra. E già da sei anni, facendo leva su un centrosinistra spaccato, ha trasformato la Stalingrado ciociara in Roccaforte di Patrioti.

La notizia, però, è che le rispettive delegazioni si sono incontrate: è la prima volta che succede dopo la schiacciante vittoria al primo turno del centrodestra alle elezioni 2020 contro un centrosinistra diviso. Una riunione costruttiva che si è accompagnata ma si contrappone al velenoso botta e risposta tra il Democrat Conti e i Cambiamentisti. (Leggi qui Pd operaio: riapre la sezione storica e non chiude le porte a nessuno e «Caro Giulio, rispediamo al mittente i tuoi ‘inviti’»).

Psi e Il Coraggio di Cambiare: habemus incontrum

I consiglieri comunali di centrosinistra

Il Psi, dopo aver ricostituito l’asse col Pd, ha voluto riunirsi anche con i promotori della Casa Comune: con l’obiettivo di superare la spaccatura elettorale del 2020. Quando Pd e Psi hanno deciso di sostenere la corsa di Marco Corsi: presidente del Consiglio nella prima amministrazione guidata dal sindaco di FdI Roberto Caligiore. E fatta cadere anche da lui.

Il risultato è noto: il Psi ha un solo consigliere, Emiliano Di Pofi, e il Pd (presentatosi senza simbolo) nemmeno quello.

Nella coalizione a supporto di Corsi, oltre a lui, sono stati eletti anche Mariangela De Santis (Nuova Vita) e Tonino Aversa (Marco Corsi Sindaco): quest’ultimo, destrorso e già delegato all’Urbanistica nel Caligiore 1, si è dichiarato però sin da subito indipendente. E, a differenza di Corsi, non è minimamente propenso ad allontanarsi dall’orbita del centrodestra. Quella coalizione, composta da altre tre liste civiche, si è estinta dopo la disfatta elettorale.    

La Piroli, invece, è stata premiata dall’elettorato di centrosinistra: arrivando terza ma andando, al contrario di Corsi, oltre ogni aspettativa. Tanto da portare a casa due seggi consiliari con appena tre liste: oltre alla “sua” Cives Ceccano, in cui è stato eletto Mister Preferenze Andrea Querqui – la Miss è il vicesindaco Federica Aceto (FdI) –, Europa Verde-Democratici (comprendente Articolo 1) e la comunista Ceccano a Sinistra. E la decisione non è stata quella di costituire il gruppo consiliare di Cives bensì dell’intera coalizione: per l’appunto Il Coraggio di Cambiare.

Socialisti e Cambiamentisti: riunione tra le delegazioni

Antonio Ciotoli, segretario del Psi Ceccano

Tutte le singole forze politiche de Il Coraggio di Cambiare sono state rappresentate durante la riunione con la “Delegazione del Psi Ceccano per i rapporti con il territorio”. Quella istituita recentemente da Ciotoli e formata da tre dirigenti: Angelo Belli, Mauro Casalese e Anna Simoni.

Un significativo punto di partenza per tentare di mettere da parte il passato e la controversa questione dei tavoli e della leadership del centrosinistra. (Leggi Riecco l’asse Pd-Psi, ma non riconosce la leadership della Piroli).

Segretario Ciotoli, il Psi ha già incontrato sia il Pd che Il Coraggio di Cambiare. Al netto del loro recente scambio di vedute, continuano a colloquiare. Si arriverà ad un tavolo congiunto per la ricostruzione del centrosinistra?

«Spero il prima possibile. È l’obiettivo di tutti cercare di mettere insieme tutti coloro che oggi non riconoscono un buon governo della città da parte del sindaco Caligiore. Di conseguenza dobbiamo attivarci tutti quanti affinché questo sia fattibile onde evitare che si possa arrivare la prossima volta in ordine sparso e regalare la guida della città a un centrodestra che non sa veramente amministrare. Per questo la nostra delegazione si è fatta promotrice della creazione di una coalizione forte».

Pesano ancora, però, gli strascichi della spaccatura elettorale nonché il recente dibattito su leadership nel centrosinistra e primogenitura del Campo largo. Lei ed Emanuela Piroli non avete mai avuto un chiarimento diretto. Le delegazioni si sono incontrate, ma voi due non eravate presenti. Ne discuterete prima o poi?

«Non credo ci debba essere alcun chiarimento e i discorsi sulla leadership per ora non mi toccano in modo assoluto. Alle prossime elezioni mancano anni e si vedrà. Le scelte di quel momento sono state fatte con una logica, che ritenevamo giusta ma si è rivelata sbagliata. Prima di scegliere la prossima volta, da uomo di sinistra, ci penserò più attentamente. Ora, però, è fondamentale creare un’opposizione forte che deve essere formata anche da tutte le forze che non hanno rappresentanza in Consiglio e che, attraverso i consiglieri di centrosinistra, possono esprimere il loro pensiero e il loro dissenso nei confronti di atti amministrativi spesso scandalosi».

Ciotoli: «Città ancora al centrodestra se restiamo divisi»

Un Consiglio comunale di Ceccano
A non avere rappresentanza consiliare è il Pd. Per questo il segretario Conti ha invocato la richiesta di un Consiglio comunale aperto sull’ambiente. Sarebbe stata al contempo l’occasione per riunire il centrosinistra attorno a un tema concreto e riportare la voce del Pd in sala consiliare. Pd e Psi, però, non hanno poi preso parte alla prima iniziativa pubblica de Il Coraggio di Cambiare: “Cosa succede in città”. E, lamentando di non esser stato invitato direttamente, Conti ha detto: «Ci saremmo andati sia noi che i Socialisti, ma le prese in giro non le tolleriamo». Che dice a riguardo?  

«Io non entro nelle dinamiche del Partito democratico, che oggi è rappresentato da un Segretario che riconosciamo appieno in quanto eletto in un regolare congresso. Anche Conti, però, deve limitarsi a parlare del suo partito. Io non sto partecipando volutamente a diverse iniziative, ma non perché ci sia una preclusione verso qualcuno. Il Psi non ha pregiudizi nei confronti di nessuno. Piuttosto ripartiamo da zero e cerchiamo di costruire qualcosa di serio».      

Oltre al Pd e a Il Coraggio di Cambiare, c’è Nuova Vita. La consigliera De Santis, in occasione dell’iniziativa “Cosa succede in città”, ha auspicato ulteriori incontri pubblici ma organizzati da tutte le forze del centrosinistra. Concorda anche Corsi. Il Psi si è già rapportato con Nuova Vita?

«C’è stata anche una lunga chiacchierata con gli esponenti di Nuova Vita, che è concorde con la nostra delegazione nel percorrere la strada per raggiungere gli obiettivi comuni. Pertanto, si arriverà quanto prima a una riunione con tutti quanti i gruppi per poter programmare iniziative prettamente politiche e finalizzate a far comprendere appieno ai cittadini che l’amministrazione Caligiore non sta amministrando ma disamministrando».

Cosa si sente di dire a chi non mette in discussione il coinvolgimento dell’asse Pd-Psi bensì dei loro attuali segretari Conti e Ciotoli, rappresentanti delle passate amministrazioni di centrosinistra, nel centrosinistra del futuro?

«Dico che non possono entrare nelle dinamiche di un Partito. Chi non vuole riallacciare i rapporti con i segretari del Pd e del Psi commette un grande errore. Perché vogliamo parlare entrambi di politica. Alle ultime elezioni avevamo il vento dalla nostra parte ma siamo rimasti buggerati proprio perché non abbiamo avuto la capacità di mettere insieme tutti quanti. Se si vuole continuare a regalare la città a questi personaggi del centrodestra, che io non stimo minimamente a livello amministrativo e stanno portando il territorio al disastro totale, continuiamo allora a restare divisi».