Il dossier Frosinone al ministro Di Maio: «Rifinanziare la mobilità»

La Cisl avanza ufficialmente al ministro Luigi Di Maio la richiesta di rifinanziare la mobilità per l'Area di Crisi Complessa in provincia di Frosinone. Il dossier Frosinone portato avanti dal segretario nazionale aggiunto Luigi Sbarra

Il dossier è stato riassunto in una nota nel formato ‘abstract‘: a sintetizzarla è stato il segretario generale provinciale della Cisl di Frosinone Enrico Coppotelli. Lì c’è tutta la situazione dell’area industriale tra Ceprano e Anagni, il crollo generato dal collasso Videocon e Sistema Compositi con il loro indotto. C’è il piano per attirare investitori attraverso il riconoscimento dello status di Area di Crisi Complessa decretato due anni fa. Viene indicato l’interesse manifestato dagli investitori a Invitalia. (leggi qui Invitalia, chiusa la call: dieci risposte. O è Dubai o è flop.) E sottolineato il limite di quel progetto: occorre più tempo per attuare la riconversione, facendo in modo che le nuove fabbriche tornino ad assumere. Nel frattempo – dice l’abstract – occorre prorogare la mobilità e si spiega come.

 

La relazione della Cisl è stata portata oggi sul tavolo del ministro Luigi Di Maio dal Segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra, dopo l’incontro delle tre confederazioni sindacali con il vicepremier.

 

Apertura positiva

Il ministro del lavoro ha dato la sua disponibilità per rifinanziare gli ammortizzatori sociali e le “politiche attive del lavoro“. Cioè le iniziative con cui aiutare i disoccupati a trovare una nuova collocazione.

Il confronto ora proseguirà su un tavolo attorno al quale siederanno i tecnici. Il ministero gli darà il compito di esaminare la fattibilità della proposta avanzata da Sbarra e dagli altri sindacalisti.

«Il Ministro Di Maio ha dato disponibilità a riconoscere le proroghe per tutti gli ammortizzatori sociali in scadenza, a valutare il riconoscimento della cassa integrazione in deroga per la città di Genova nel provvedimento di conversione in Legge del Decreto Urgenze, ad aprire un confronto con il Sindacato sulle politiche attive» ha confermato Luigi Sbarra.

I sindacati hanno chiesto lumi sul reddito di cittadinanza . Il ministro Di Maio ha assicurato che non andrà a sostituire l’assetto degli attuali ammortizzatori sociali: cassa integrazione, mobilità, deroghe varie.

 

Il passaggio chiave

C’è una richiesta formalizzata da Luigi Sbarra che è stata presa pari pari dall’abstract.

La Cisl ha chiesto la proroga di 12 mesi della Cassa Integrazione Straordinaria e della mobilità in deroga, sia per le aziende che operano nelle aree di crisi complessa sia per le altre realtà che fronteggiano piani di risanamento complessi, eliminando l’attuale limite di 100 dipendenti.

C’è poi un altro passaggio che riprende l’esperienza avviata in provincia di Frosinone dai sindacati e dalla regione Lazio. È il punto in cui si chiede «una strategia efficace per far decollare finalmente le politiche attive e l’assegno di ricollocazione». (leggi qui Cassaintegrati ma al lavoro: la rivoluzione parte dalla Ciociaria).

 

Il decreto dignità

Il sindacato ha chiesto anche verifiche interpretative sul Decreto Dignità. «con un riallineamento che dia maggiore ruolo alla contrattazione collettiva e colmi la gravissima lacuna relativa agli incentivi al lavoro stabile: l’incentivo ai contratti a tempo indeterminato va portato al 100% per incoraggiare effettivamente la stabilità del lavoro».