Cold war Renzi-Zingaretti, a Cassino l’arena è il Comune

Il match nazionale fra PD e Italia Viva trova a Cassino nuovi temi, vecchie ruggini e personaggi in cerca di affermazione. Tutto mentre dopo Abbruzzese il centro destra cerca il suo nuovo Iron Man.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

La guerra fredda tra Nicola Zingaretti e Matteo Renzi inizia ad avere le sue ripercussioni anche sui territori. All’ombra del Covid-19 lo scontro tra Italia Viva e il Pd prosegue senza sosta. Soprattutto a Cassino: dove c’è una maggioranza a guida democrat – capeggiata dal sindaco Enzo Salera – e l’opposizione più combattiva è quella dell’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone che lo scorso mese di febbraio è entrato a far parte dell’assemblea nazionale del Partito renziano.

Il fuoco di Russo alle polveri

Matteo Renzi, Francesco Scalia, Armando Russo

Basta partire dall’attualità, per avere il termometro della situazione. “La follia del Partito Democratico non conosce fine. Oltre ad inseguire su tutto il Movimento 5 Stelle, vorrebbero introdurre una patrimoniale. Una nuova tassa per togliere soldi ad una parte di italiani. Ma questo Governo, invece di toglierli, non dovrebbe darli i soldi agli italiani?” tuona il segretario renziano in pectore Armando Russo postando sui social una foto di Nicola Zingaretti.

E a dimostrazione del fatto che tra i due Matteo (Renzi e Salvini) c’è ormai un certo un feeling, all’indomani del discorso tenuto a reti unificate dal premier Giuseppe Conte, sempre Russo – dice: “A me le polemiche a distanza tra Conte, Salvini e Meloni non appassionano. Come non mi appassionano i commenti da stadio dei tifosi di una o dell‘altra fazione”. E quindi ribadisce il verbo renziano: “Io credo che ci sia bisogno di ripartire”. (leggi qui Renzi e Salvini, l’alleanza tra i due Matteo si sperimenta a Cassino).

Quegli ‘strani’ tesserati del PD

Sulla chat del Pd inizia a montare un certo nervosismo, a Cassino. E non da ora. Perché se è vero che Russo ha lasciato i Democrat ci sono altri esponenti che invece hanno in tasca la tessera del Pd ma continuano ogni giorno a criticare Zingaretti, la Regione Lazio e il Governo.

Ma c’è di più, ancora molto di più che le polemiche a distanza e il “fuoco amico” nella guerra tra renziani e zingarettiani.

Secondo ambienti beninformati ci sarebbero interlocuzioni avanzate per rafforzare il gruppo di Italia Viva della città martire. Tra le new entry del Partito fondato alla Leopolda circola ad esempio il nome dell’ex consigliere comunale Luigi Di Marco: da sempre affine alla “sinistra del centrosinistra” – da ultimo seguace del movimento creato dal sindaco di Napoli De Magistris – potrebbe essere in imbarazzo in un Partito centrista.

Matteo Renzi, Francesco Scalia, Peppino Petrarcone

Ma in questo caso prevarrebbe l’aspetto prettamente locale. Luigi Di Marco ha aperto infatti la campagna elettorale di Giuseppe Golini Petrarcone all’Hotel Edra durante le scorse elezioni comunali. Con gli occhi lucidi e commossi quel giorno ha ammesso: “Io ho iniziato a fare politica nel 2011 con Peppino Petrarcone, per me Peppino è simbolo di buona politica e legalità, non potrei non sostenerlo”.

La sua adesione a Italia Viva andrebbe quindi letta più come un atto di fede a Petrarcone per far crescere il gruppo cassinate anche in vista dei futuri appuntamenti elettorali più che per una grande stima nei confronti dell’ex presidente del Consiglio.

Amici di Peppino più che di Matteo

Di sicura fede renziana è invece l’attivista Jhon Franco: lui ha già sostenuto Petrarcone alle elezioni e potrebbe far parte della squadra.

John Franco

Ma la ciliegina che i renziani di Cassino vogliono mettere sulla torta quando l’attività politica riprenderà dopo l’emergenza sanitaria è però un’altra. E’ una donna. E non una donna qualsiasi solo per dare un tocco di quota rosa al Partito. Una donna, invece, da sempre impegnata in politica con passione e dedizione, stimata professionista ma, soprattutto, icona dell’area Smeriglio della sinistra zingarettiana.

Nel 2018 è stata candidata nella lista civica del Governatore. L’anno precedente aveva addirittura seguito i bersaniani e i dalemiani nella scissione a sinistra, in contrasto proprio con Renzi. Con l’attuale consigliere di maggioranza Paolo Iovine nel 2017 aveva dato vita al movimento Articolo Uno-Mdp. Nel 2019 ha sostenuto Giuseppe Golini Petrarcone nella lista “Bene Comune” e ora è molto attiva nell’ambito dell’associazionismo: è stata la prima a fondare in città il movimento delle Sardine. Insomma, come Luigi Di Marco, una vita “a sinistra della sinistra“.

Per questo il passaggio nelle file renziane potrebbe provocare adesso qualche imbarazzo. Ma proprio per questo i renziani stanno facendo pressing: Maria Rita Petrillo sarebbe non solo un ottimo acquisto per il profilo della persona, ma anche un segnale politico chiaro al Pd e a Zingaretti: il rafforzamento di Italia Viva a loro spese. Con le loro donne e i loro uomini che dimostrerebbero in tal modo di non credere più in quel progetto.

Il pressing sulla Petrillo si fa sempre più stringente. Poi, non solo per il presente ma anche e soprattutto per il futuro: avrebbe infatti tutte le caratteristiche per essere il leader del movimento cassinate. Anche per iniziare alla leadership da contrapporre a Salera quando sarà il momento.

Ad ora, sotto il profilo ufficiale, si è solo a livello di pressing. Una corte non ufficiale e non ancora corrisposta. “Non mi risulta alcunché” si limita a dire Valentina Calcagni, segretario provinciale di Italia Viva insieme a Germano Caperna.

Scintille e vecchie ruggini con Salera

Del resto speranze che Maria Rita Petrillo possa ricucire con l’ambiente di sinistra oggi al governo della città sono più impossibili che rare. Le varie proposte finora fatte dalla sua associazione all’amministrazione per la realizzazione della pista ciclabile sono infatti cadute nel vuoto. E il sindaco, che certamente non ha peli sulla lingua, quando durante la campagna elettorale ha ricevuto la visita e il sostegno di Smeriglio e Bonafoni, non ha mancato di sottolineare in loro presenza come una rappresentate della “Civica Zingaretti” fosse candidata in uno schieramento avverso al Pd.

“Abbiamo in città chi dice di essere cresciuta a pane e Marx e poi si candida in uno schieramento dove ci sono nostalgici del fascismo e uomini di centrodestra” la stoccata al curaro dell’allora candidato sindaco Salera che imbarazzò non poco, Massimiliano Smeriglio.

Per questo non è affatto escluso che Petrillo, alla fine, possa cedere alle lusinghe dei renziani. Uno schieramento, quello di Fontana e Petrarcone, che dà certamente più grattacapi al sindaco, di quanti non ne stia dando l’opposizione di centrodestra, anche durante questo difficile periodo di crisi.

Centrodestra cercasi

Mario Abbruzzese Foto: © Enrica Abbruzzese

Il centrodestra, ormai sfarinato, è in cerca di identità e di leadership. La Lega viaggia in ordine sparso e Mario Abbruzzese è spesse volte lodato dal sindaco per il suo alto profilo istituzionale.

Anche per questo motivo il sindaco prepara con tranquillità il prossimo Consiglio comunale che si terrà dopo il 3 maggio: in sala Di Biasio, se non ci saranno più le misure di restrizione oppure su una piattaforma online.

Si approverà il bilancio previsionale propedeutico alle assunzioni.

“In giunta abbiamo approvato la delibera per la dotazione organica: dovevamo partire già a metà aprile con i bandi se non ci fosse state l’emergenza coronavirus. Abbiamo previsto complessivamente 23 unità: 16 assunzioni esterne e 7 avanzamenti di carriera. Ci sarà una riorganizzazione interna della macchina amministrativa. In 60 giorni potremmo completare la procedura ma tutto dipende da quando potremo partire”.

Enzo Salera

Ora la città, come l’intero Paese, è ancora chiusa in casa, in piena emergenza. Anche per questo il sindaco Enzo Salera ha voluto fare visita a tutti i cimiteri della nostra città. “Ho portato idealmente il saluto a tutti i defunti, visto che in questi giorni non si può purtroppo andare al Cimitero a visitare e salutare i propri cari, come avviene solitamente nei giorni di Pasqua. Un pensiero ed una preghiera particolare – dice il primo cittadino – l’ho rivolta a tutti coloro che sono morti durante questo periodo infausto e alle loro famiglie”.