Un generale contro il colonnello al Comune di Anagni (di F.Ducato)

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

di Franco DUCATO
Conte del Piglio
(ma non) in Purezza

 

 

Un colonnello contro un generale. Se fosse una questione di gerarchie militari, non ci sarebbe storia. Ma si tratta di politica; ed allora bisogna vedere come andrà a finire.

Non poteva passare inosservata, ad Anagni, la nomina a coordinatore comunale di Forza Italia dell’anagnino Guglielmo Rosatella. Si, proprio il generale Rosatella. Uomo dalle molte vite (politiche) e dalle tante passioni. Il primo vicesindaco dell’era Franco Fiorito, l’appassionato di motori che aveva proposto di realizzare una pista di velocità nell’area dell’ex polveriera.

Ma anche il politico cittadino che aveva sostenuto convintamente (guarda qui il video) l’elezione dell’allora solo colonnello Fausto Bassetta a sindaco della città dei papi, per fermare la stagione del centro destra ad Anagni.

La nomina di Rosatella cambia in effetti un po’ le carte in tavola. Sarebbe interessante, oggi, chiedere a Rosatella un’opinione sull’operato di Bassetta. Prevarrebbe il civico che aveva sostenuto il collega militare, o il rappresentante di un Partito che, come è giusto che sia, punta ad affossare un suo rivale?

Si vedrà, appunto. Anche perché, nella stessa occasione pubblica in cui si documenta il sostegno convinto del generale a favore del colonnello, si vede di lato la figura di un noto imprenditore locale, Domenico Beccidelli, da sempre considerato sponsor della prima ora della candidatura Bassetta. L’ imprenditore, dicono, in molti, oggi sarebbe invece profondamente deluso dei risultati del governo bassettiano. Tanto da avere più volte detto «la prossima volta punto a destra».

E, guarda caso, il generale Guglielmo Rosatella a lungo ha fatto parte dello stormo strategico (politico e tecnico) proprio di Beccidelli. E’ stato uno dei suoi consulenti più affidabili ed ascoltati.

E qui il panorama si fa più intrigante. Domenico Beccidelli infatti è l’anima del gruppo più rilevante, numericamente e non solo, della maggioranza anagnina. Un gruppo che però ultimamente appare, oltre che sempre più freddo nei confronti del sindaco, anche spaccato al suo interno.

Tanto per dirne una; non sono sfuggite a nessuno le polemiche per i 600.000 euro assegnati per il rifacimento del campo di calcio anagnino. Con l’Idv provinciale che ha tuonato contro l’assessore ai Lavori Pubblici, presidente onorario di una società di calcio anagnina. Il buon assessore si è difeso da solo. Prendendo carta e penna e replicando a chi di dovere. Niente note di maggioranza, niente sostegno ufficiale da parte del sindaco.

Pare proprio che l’assessore sia stato lasciato da solo. Quell’assessore che, ad ottobre 2013, staccandosi dalla maggioranza di Carlo Noto con i suoi compagni di (allora) maggioranza, aveva determinato la fine dell’esperienza di centrodestra in città. Ed era stato poi nominato assessore ai Lavori Pubblici.

Ed allora (ma è solo una domanda, almeno per ora); che succede se il salto della quaglia si fa un’altra volta ma in senso opposto?

 

 

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