Come la mossa di Luca Di Stefano ha mandato fuori strada il Carroccio

Lo strappo dell’ex capogruppo ha fatto saltare la collocazione del partito e anche il quadro delle alleanze tradizionali. Specialmente in prospettiva. Una situazione che preoccupa il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani anche per le comunali di Frosinone. Intanto al vertice convocato d’urgenza non si è vista Francesca Gerardi.

C’erano il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, rispettivamente coordinatore provinciale e responsabile dell’organizzazione della Lega. C’era il senatore Gianfranco Rufa. Nessuna traccia invece della deputata Francesca Gerardi. Mentre gli onorevoli Claudio Durigon e Francesco Zicchieri (che si sono alternati alla guida del coordinamento regionale) in Ciociaria erano già venuti qualche giorno fa.

Luca Di Stefano

La situazione politica di Sora preoccupa molto il Carroccio sul territorio. Non soltanto perché Luca Di Stefano è stato il capogruppo del Partito al Comune per anni. Mentre ora è tornato “civico” con Made in Sora. Preoccupa molto perché costituisce un precedente che può frenare il Partito in vista delle prossime elezioni.

Il fattore De Donatis

In fondo l’idea di Lega di Luca Di Stefano era quella di Francesco Zicchieri. Una Lega alternativa al Pd, ma anche all’impostazione di Forza Italia di qualche anno fa, quando negli “azzurri” dominava Mario Abbruzzese.

Di Stefano aveva l’ambizione di poter guidare una coalizione “mista” (centrodestra più civiche) alle prossime elezioni. Per provare a battere Roberto De Donatis. Invece la situazione è cambiata: l’influenza di Pasquale Ciacciarelli ha consegnato il Partito a Lino Caschera, che ha votato il documento di Bilancio di Roberto De Donatis.

Forse la Lega non vuole essere scavalcata da Fratelli d’Italia lungo l’asse governativo. Forse c’è il pragmatismo di Nicola Ottaviani, ma nel documento di ieri sera si fa riferimento ad una candidatura a sindaco del Carroccio a Sora. In teoria non potrà essere quella di De Donatis: ma da più parti, anche nella Lega, non vedono male un bis per il sindaco uscente.

E si vota anche fuori

Il municipio di Alatri

Alle comunali si voterà pure ad Alatri e in quel contesto il Carroccio è nella stessa situazione di Sora. Vale a dire sganciato dalle tradizionali alleanze di centrodestra. È proprio questa situazione a preoccupare non poco Nicola Ottaviani, perché poi tra un anno e mezzo pure Frosinone andrà al voto. E se nei Comuni più grandi della provincia la regola è stata quella che il centrodestra si è presentato diviso, sarà difficile per il sindaco e coordinatore provinciale della Lega convincere gli alleati a fare le primarie. Con la conseguenza che ognuno si sentirà libero di andare per la sua strada.

Stesso ragionamento a Cassino e in ogni altro tipo di appuntamento elettorale. Perciò la mossa di Luca Di Stefano allarma l’intero stato maggiore della Lega in Ciociaria.

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