Come Salvini e Zingaretti vogliono svuotare il M5S

Il Capitano della Lega si rivolge ai parlamentari pentastellati delusi, il segretario del Pd, dopo l’appello al voto utile, continua sulla medesima falsariga. E i grillini, non scegliendo, si condannano da soli al logoramento.

Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato ad aprire ai delusi del Movimento Cinque Stelle. Poco più di una settimana fa Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, lanciava appelli al voto utile (disgiunto) nelle regioni “chiave”. Quell’appello ha funzionato, il Pd ha vinto in Puglia e in Toscana. E diversi elettori dei Cinque Stelle hanno votato per Michele Emiliano e Eugenio Giani.

L’analisi dei flussi elettorali dice anche che in Veneto tanti pentastellati hanno votato per Luca Zaia, della Lega. A più di due anni e mezzo dal trionfo delle politiche, il Movimento Cinque Stelle deve interrogarsi in fretta su cosa vuole fare. Non scegliere su nulla, rimandare sempre le decisioni sulle alleanze ha come effetto quello di far sì che poi gli elettori si orientano altrove.

LUIGI DI MAIO. FOTO © PAOLO CERRONI / IMAGOECONOMICA

Gli stili sono diversi. Matteo Salvini si rivolge ai delusi, quindi soprattutto ai parlamentari. Mentre Nicola Zingaretti “chiama” l’elettorato.

Ma la sostanza non cambia. E’ proprio il concetto di alleanza estraneo al Movimento. Fino al 2018 questo ha rappresentato una spinta enorme, poi un limite invalicabile. Il Governo Conte 1 è franato proprio sull’alleanza tra Lega e Cinque Stelle, ora il Conte 2 annaspa perché i pentastellati non intendono siglare un’alleanza sistematica con il Pd.

Perché per anni hanno raccolto il voto di protesta sia di destra che di sinistra. Ora però non è più così e quindi è fondamentale scegliere. Mettendo in conto che una parte di elettorato non voterà più per il Movimento. Ma si può recuperare sull’altro fronte. (Leggi qui Movimento senza capi né truppe. Tutto ora è virtuale).

Continuare a stare nel mezzo senza muoversi ha prodotto un logoramento mai visto prima. La maggiore forza politica parlamentare non esprime uno solo presidente di Regione. Basta questo per evidenziare le difficoltà.