Come si spiega l’assessore prima della cena

La cena che ha riunito la coalizione 'vicina' all'ex sindaco Fiorito. E l'assessore nominato a poche ore da quell'incontro quando mancano due mesi al voto. Entro pochi giorni ci sarà un'altra nomina

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

È sempre difficile giudicare quando si tratta di una cena. Ma, almeno stando a giudicare dal numero di persone a tavola, sembra sia partita forte l’avventura della coalizione Anagni Futura. (Leggi qui: Tutti a cena da Colaiaco per mostrare i muscoli).

La coalizione rappresenta di fatto il grande ritorno sulla scena per l’ex sindaco Franco Fiorito. Che dopo gli anni trascorsi a bordo campo ha deciso di tornare: forse in tribuna (come ‘semplice‘ punto di riferimento senza altri ruoli se non quello di chi mette a disposizione la propria antica esperienza); forse in panchina (come allenatore non giocatore della nuova formazione); oppure direttamente in campo (per il più clamoroso dei rientri).

Tutti a cena da Colaiaco

Nei fatti, la coalizione Anagni Futura nasce dal confronto dei suoi componenti con l’ex sindaco Fiorito. Raccoglie al momento 12 liste, anche se qualcuno pensa che potrebbero essere di più già dai prossimi giorni: per contendere al sindaco Daniele Natalia lo scranno più alto nel palazzo del Comune alle elezioni che si terranno il prossimo 14 e 15 maggio.

Mistero, per il momento, sul nome del candidato a sindaco. Di tutto il resto si è parlato nell’incontro-cena che si è tenuto giovedì sera nella grande sala dell’hotel Colaiaco nei pressi del casello autostradale di Anagni. Una serata durante la quale gli esponenti delle liste hanno espresso le loro considerazioni e fatto il punto sulla situazione all’inizio della campagna elettorale.

Non si è parlato soltanto di questo; si è parlato anche dell’azione amministrativa della attuale giunta. Mettendo in evidenza soprattutto, dice chi c’era, le lentezze e le lacune della macchina amministrativa. Chiaramente un modo per mettere a punto quelli che saranno i paletti della campagna elettorale; che punterà soprattutto a mettere in evidenza i ritardi della giunta Natalia.

La fregola inauguratoria

Daniele Natalia con il nuovo assessore Donatello Cardinali

E che il sindaco stia accusando il colpo proprio su questo versante lo dimostra la vera e propria fregola inauguratoria messa in campo da qualche giorno. Con una serie di inaugurazioni che si succedono l’una dopo l’altra.

Un rinnovamento che ha toccato anche la squadra di governo; due giorni fa infatti nella squadra del sindaco è entrato anche Donatello Cardinali, neo asessore con la delega a Promozione dei Prodotti Tipici, Attività Artigianali, Demanio, Nettezza Urbana e Igiene. Una nomina che, si dice nel palazzo, non resterà isolata. Un altro assessore è infatti atteso all’inizio della prossima settimana.

A proposito del neo assessore, come va spiegata la nomina di Donatello Cardinali? Come spiegare in maniera politicamente coerente una mossa che arriva a due mesi dalle elezioni, con un assessore, con ogni probabilità, destinato a rimanere in carica per pochissimo tempo?

Al netto delle dichiarazioni del sindaco, che in una nota ha parlato di nomina legata alla competenza ed all’attenzione per il territorio, si possono azzardare alcune considerazioni. Se il sindaco avesse avuto bisogno di un assessore per potenziare davvero la sua attività sul territorio e per rendere più efficace la sua prassi amministrativa, avrebbe fatto questo passo molti mesi fa. Più o meno all’epoca delle fibrillazioni che portarono alla fuoriuscita di due assessori Floriana Retarvi e Serenella Poggi.

Un assessore elettorale

Natalia, Poggi e Retarvi

Si trattò, come noto, di una vera e propria cacciata, dovuta alle fibrillazione con alcuni movimenti interni alla coalizione. Il sindaco all’epoca aveva deciso di mettere da parte le forze che non erano d’accordo con la sua maggioranza e, di fatto, di blindare la sua attività, scegliendo di arroccarsi con quelli più fedeli alla sua persona.

Nel momento in cui decide di fare questa mossa quindi vuol dire che, al di là dell’indubbia competenza del neo assessore, le motivazioni sono altre. E vanno cercate non tanto nella capacità rendere più solida la squadra in vista degli ultimi due mesi di governo, quanto nella ricerca di una maggiore base elettorale in vista delle elezioni. In questo, Donatello Cardinali porta con sé un elemento importante: è l’esponente di una realtà locale molto ampia e molto popolosa. Ne consegue che la sua nomina ad assessore significa avvicinare un bacino di voti che potrebbero rivelarsi importanti.

C’è un altro dato importante da non trascurare. Cardinali era stato eletto nel 2018 nella Lega degli Anagnini. Le ultime voci lo danno come molto vicino alla figura dell’ex assessore Simone Pace, che in Comune esprime già un movimento nel quale la una figura di riferimento è quella dell’assessore Valentina Cicconi.

Nessun collegamento

Valentina Cicconi

Pace ha smentito ogni collegamento politico con Donatello Cardinali. Ma, di fatto, Cardinali è uno slancio verso il mondo civico più centrista a cui, evidentemente, il sindaco sta facendo riferimento.

E questo può voler dire soltanto una cosa: che, in vista della prossime elezioni comunali, con la vittoria che si giocherà soprattutto sulla capacità di aggregare civicamente al centro, Natalia sta cercando di passare da una maggioranza troppo targata politicamente, con partiti di riferimento come Fratelli d’Italia e Lega ad una coalizione più aperta che possa pescare anche in zone alle quali invece fanno riferimento le altre coalizioni, a partire dal Campo civico, fino alla coalizione Anagni Futura.

E non è un caso, forse, che questa mossa arrivi proprio nelle ore a ridosso della cena che segna la partenza ufficiale della coalizione dei fioritiani. Una coalizione che, proprio come quella del campo civico, rischia di avere un forte potere attrattivo. Logico quindi che Natalia stia cercando di allargare la propria base di consenso elettorale. Una ricerca che potrebbe non essere finita qui.