Come sta davvero il Santa Scolastica? La risposta in un report chiesto dalla Magrini

La guerra tra maggioranza ed opposizione sull'ospedale di Cassino. Ma i numeri ufficiali della Asl di Frosinone tracciano un racconto del tutto diverso. In barba alla politica delle passerelle.

L’ospedale di Cassino è stato usato per fini politici. Trascinato nell’occhio del ciclone solo per ottenere qualche Like. E suscitare qualche fischio dalla folla o scatenare qualche applauso: dipende da quale lato dello stadio si stia osservando la partita. Peccato che venga giocata sulla pelle dei cittadini.

La chiusura di Gastroenterologia? Falso. La mancanza di anestesisti? Un problema non di Cassino ma nazionale: in queste ore il primario di Terapia intensiva del Dono Svizzero di Formia ha proposto lo stop agli interventi per lo stesso problema. Dovuto al fatto che anni fa Ministero ed Università hanno sbagliato il numero di professionisti da formare. Il crollo degli interventi a Cassino? Non c’è. Gli interventi seri? Si fanno: compresi quelli su rare forme di tumore, come un sarcoma da due chili rimosso nei giorni scorsi.

Lo dicono i numeri: quelli chiesti dal Direttore Generale della Asl di Frosinone Patrizia Magrini al dottor Riziero Fini direttore del Dipartimento Ospedaliero, cioè la struttura alla quale fanno riferimento circa 50 tra Reparti ed Unità Operative varie.

Ecco i numeri, reparto per reparto

La DG Asl Patrizia Magrini

Per quanto attiene quello cruciale di Chirurgia: i numeri dicono che nel mese di giugno 2020 è stato eseguito lo stesso numero di interventi fatto a giugno del 2019. Ad essere precisi ce ne sono 5 in più. Non sono quelli a fare la differenza.

Nonostante la crisi nazionale di anestesisti e le limitazioni imposte dal Covid, l’Unità Operativa di Chirurgia Generale di Cassino nel primi 7 mesi del 2020 ha effettuato

  • 105 interventi per addome acuto
  • 41 interventi per neoplasia maligna
  • 300 interventi di chirurgia ambulatoriale.

Ed a proposito dei 41 casi di tumore: le Sale Operatorie di Cassino non si sono occupate di casi ordinari. In questi giorni l’equipe del dottor Bruno Bordone ha asportato un grosso sarcoma retroperitoneale di oltre 2 chili. Il tumore era incastonato tra aorta e rene: un millimetro di errore e sarebbe stata lesionata l’arteria fondamentale, compromettendo la vita del paziente.

In questi mesi l’ospedale di Cassino non ha più in squadra il professor Roberto Santoro. Che prima di andare via per una scelta di vita familiare ha però fatto in tempo a lasciare in eredità all’equipe di Cassino tutti i segreti delle sue tecniche di intervento. I complicatissimi casi dei sarcomi tra aorta e rene oggi vengono trattati con abilità dal team che per mesi e mesi è stato in sala operatoria insieme a lui.

Ortopedia, si punta alla robotica

In un report chiesto dalla Dg Magrini tutti i numeri del Santa Scolastica

Nel Lazio ed a Cassino in particolare, l’Ortopedia è sempre stato un punto debole. Per la mancanza di personale e di una struttura. stabile. Oggi c’è il dottor Pietro Della Vedova a dirigere l’Unità Operativa.

I numeri di Ortopedia dicono che anche nel periodo del lockdown sono stati operati in media circa 50 pazienti al mese.

Nel 2019 il 55% circa delle fratture al femore è stato operato entro le 48 ore. Prima i tempi di attesa erano nolto, molto più lunghi. Con le nuove tecniche importate anche a Cassino, la degenza media è stata ridotta a 7 giorni.

In più è in programma l’introduzione di interventi di protesi robotica e chirurgia vertebrale.

Oculistica, prevenzione e laser

LUIGI PINCHERA

Il reparto di Oculistica diretto dal dottor Luigi Pinchera è sugli stessi toni.

Nel 2019 sono stati effettuati 1200 interventi, stesso trend per il 2020.

Il trend è lo stesso perché è cambiato l’approccio alla malattia: ora è il Reparto che va a caccia di possibili opazienti. Lo fa attraverso una campagna di screening mirato, in collaborazione soprattutto con i centri di Diuabetologia: vengono contattati tutti gli utenti che presentano determinate caratteristiche. Si sottopongono ad un ciclo di visite programmate presso le Case della Salute, in modo da non affollare l’ospedale e lasciarlo solo per gli interventi. Chi deve essere operato riceve l’appuntamento. In questo modo le urgenze sono state ridotte di molto.

In questo modo si stanno affrontando i casi di retinopatia diabetica e c’è un progetto per il trattamento di laser terapia chirurgica.

Urologia, diagnostica avanzata

Ogni reparto ha inviato i dati a via Fabi a Frosinone

I numeri di endoscopia Urologica sono stati trasnessi alla Direzione Generalke dal primario Tommaso Trementozzi. Sono ancora più articolati.

A Cassino è esplosa l’attività ambulatoriale. Al punto che la DG Patrizia Magrini ha disposto la creazione di 5 posti letto in più per la week surgery. Si tratta di interventi che si risolvono in meno di una settimana tra l’ingresso del paziente e la sua dimissione con intervento effettuato.

I numeri del suo reparto parlano di 2500 visite all’anno, 500 uretroflussometrie e 200 citoscopie diagnostiche. Poi 100 interventi endoscopici ed altrettanti esami urodinamici. Ancora: 80 biopsie prostatiche e 200 ecografie con sonda transrettale.

A Cassino è già stato disposto l’acquisto di un macchinario che fino ad oggi è stato presente solo in alcuni centri privati di eccellenza. Consente di raggiungere i primissimi noduli prostatici che si formano all’isorgere della malattia e di effettuare subito la biopsia per vedere se sono benigni o maligni. Il tutto con un solo prelievo anziché i 13 finora necessari.

Al Santa Scoalstica ci sono già i laser per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. E con loro anche i laser per il trattamento della calcolosi renale e vescicale.

Ginecologia, a settembre due medici

Neonato © Can Stock Photo / terachris

Viaggia sugli stessi livelli del 209 anche Ostetricia e Ginecologia. I numeri trasmessi dal primario Paolo Petrucci dicono che nel giugno 2019 sono stati effettuati 250 interventi e lo stesso trend risulta per il 2020.

Nel 2019 al Santa Scolastica sono nati 560 neonati. È previsto un incremento di attività chirurgica laparoscopica con tecniche innovative. Da settembre 2020 arriveranno altri due medici.

Otorino, 5000 ingressi

Il report di Otorinolaringoiatria porta la firma del dottor Eugenio Maria Giangrande.

Nel 2019 ci cono stati 184 ricoveri in Day Surgery multidiscilpinare e 375 ricoveri ordinari.

Sono stati effettuati interventi in Day Surgery (gli interventi per i quali si entra al mattino e si torna a casa entro la stessa giornata) per chirurgia oncologica della cute testa-collo. Con necessità di ricostruzione tramite lembi ed innesti autologhi. Questo in collaborazione con dermatologi e chirurghi del Polo Ospedaliero di Cassino.

Anche qui i tumori sono di casa. Sono stati effettuati 20 interventi di chirurgia oncologica della laringe di tipo conservativo e radicale. Poi 10 di orofaringea e glossectomia.

Inoltre 70 interventi per la chirurgia del russamento. Per la chirurgia della tiroide e della ghiandole salivari maggiori si parla di 60 interventi. Poi 100 interventi di endoscopia nasale.

C’è un progetto per rendere Cassino il centro di riferimento per gli inteventi di Tiroide.

In più, al via l’esecuzione di tracheotomia di urgenza. Dove? In supporto al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Sora. Nel 2019 infine l’attività ambulatoriale per accessi a Cassino, Sora e Pontecorvo è stata di 5000 unità. Gli obiettivi prefissati a breve dal tema del dottor Giangrande sono in calce al report: Chirurgia laser della laringe e apertura di una Week Surgery o Day Surgery al polo ospedaliero di Sora.

Parlano i numeri. Non c’è bisogno di Like.

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