Commissario della Lega, avanti un altro

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In un anno sono stati avvicendati Kristalia Papaevangeliu, Fabio Forte e Carmelo Palombo. Oltre ad altri dimissionamenti eccellenti. Chi se la sente oggi di accettare il ruolo? Intanto Nicola Ottaviani aspetta che non sia rimasto più nessuno…

Chi sarà il prossimo commissario o coordinatore provinciale della Lega? Sicuro che accetterà l’incarico? Poco più di un anno fa Fabio Forte (ex sindaco di Arpino e proveniente dalle file moderate e centriste del Ccd prima e dell’Udc dopo) prese il posto di Kristalia Rachele Papaevangeliu, che rimase nel Partito con un altro ruolo.

Allora si disse che la mancata lista alle comunali di Frosinone aveva convinto i vertici a dare un segnale. E una scossa. Fabio Forte la scossa l’ha data: alle politiche furono eletti Francesco Zicchieri nel collegio maggioritario Camera Nord di Frosinone e Francesca Gerardi nel proporzionale, dopo Claudio Durigon. A Viterbo ce la fece anche Gianfranco Rufa, ora infatti senatore.

Certamente pesò molto la crescita esponenziale del Carroccio, passato dal 4% a oltre il 17%. Il sorpasso a Forza Italia e tutto il resto. Però fu aperta una sede e si cominciò  a fare un’attività di Partito. Però il risultato più importante di quella tornata furono i voti (tanti) ottenuti da Alessia Savo alle Regionali. Non venne eletta soltanto per i meccanismi allucinanti di certi sistemi elettorali.

Ad ogni modo, dopo pochi mesi sia Fabio Forte che Alessia Savo furono sostanzialmente giubilati dalla Lega.

In quel momento sarebbe forse servito un dibattito vero, se non altro per capire i motivi. Invece niente.

Quindi si arrivò a Carmelo Palombo commissario provinciale. Adesso lui è andato via attaccando a testa bassa su una serie di considerazioni che erano state fatte pure da Fabio Forte. (leggi qui Il J’Accuse di Palombo: si dimette e punta il dito su Zicchieri e Gerardi)

Il quale Fabio Forte, nel momento della scelta del Carroccio di candidare Francesco Zicchieri in questa provincia, si era battuto come un leone, paventando che questo territorio avrebbe corso il rischio di diventare marginale e comunque subalterno alle logiche pontine. Venne lasciato solo. (leggi qui Terremoto Lega: il candidato è di Terracina, i Ciociari si ritirano per protesta)

Intendiamoci: Zicchieri, che è anche coordinatore regionale, fa il suo lavoro. Ma è indubbio che in Ciociaria la Lega non riesce a crescere e ad affermarsi come avviene da altre parti. Adesso che succederà? Basterà l’ennesimo commissariamento? Per poi arrivare all’ennesimo scontro?

Magari un congresso riuscirebbe a far emergere le varie posizioni, ma il momento non è propizio. Nel frattempo nel Carroccio è arrivatoNicola Ottaviani, sindaco di Frosinone. Resta defilato. Magari quando tutti i commissariamenti saranno esauriti, toccherà a lui.

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