«Commissioni? Per tutte le info, ci sono albo e uffici»

Nell’odierno Consiglio comunale di Ceccano, una mezz’oretta in aula per mettere a posto le carte, un grande classico: le proteste della minoranza per il mancato coinvolgimento da parte della maggioranza. Il sindaco Caligiore: «I presidenti non sono obbligati a fare commissioni consiliari su quanto sarà portato in Consiglio»

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

A Frosinone la maggioranza ha appena richiesto in Consiglio “persino” di crearne tre speciali: per trattare temi di estrema importanza. A Ceccano, invece, le riunioni delle Commissioni consiliari permanenti sono optional della macchina amministrativa: non sono di serie, ma manco tanto su richiesta.

È stato confermato in mattina, nel corso di una seduta durata 35 minuti netti, dal sindaco Roberto Caligiore: «I presidenti non sono obbligati a riunire la commissioni su quanto sarà portato in Consiglio comunale. C’è necessità che i consiglieri di opposizione si informino sull’attività amministrativa, anche attraverso l’albo pretorio. Le Commissioni non hanno neanche parere vincolante». La commissione sul bilancio, nello specifico, si è fatta. Ma l’opposizione non si sente coinvolta.

L’assessore ai lavori pubblici Angelo Macciomei, chiamato poi a un riepilogo sulla manutenzione stradale, ha risposto: «Per tutti gli aggiornamenti i consiglieri di opposizione si possono rapportare con gli uffici comunali». Per avere tutte le info, pertanto, la minoranza consiliare deve consultare l’albo pretorio online o rivolgersi ai responsabili dei servizi comunali. Ovviamente l’opposizione non ci sta. E ha protestato.

L’opposizione non si sente coinvolta

I consiglieri di opposizione

Si votava inizialmente la ratifica di alcune variazioni di bilancio dovute tra l’altro a maggiori entrate: anche per le liquidità arrivate grazie al Decreto Crescita. Il consigliere Marco Corsi, dai banchi occupati dal centrosinistra (eccetto l’indipendente Tonino Aversa), ha subito preannunciato: «Mi asterrò semplicemente perché è mancato il rispetto politico nel non convocare una Commissione in materia».

Di contro il presidente Marco Mizzoni (Patto Civico) ha come sempre riunito la Commissione Bilancio: ormai a cose fatte, lamenta la minoranza. L’operato di Mizzoni è stato difeso in sala consiliare dal sindaco Caligiore, rinforzando il concetto di base: «Le Commissioni non hanno neanche parare vincolante». Verrebbe da pensare: praticamente inutili?

Tutt’altro secondo la consigliera Emanuela Piroli, leader del coordinamento di centrosinistra Il Coraggio di Cambiare: «Il fatto che qualcosa non sia obbligatorio – ha controbattuto – non ci impedisce di contestare il metodo e richiedere maggiore partecipazione e coinvolgimento su un piano triennale delle opere o lavori sulle scuole. Abbiamo il nostro punto di vista e possiamo dire la nostra idea. Anche noi riceviamo lamentele da parte dei cittadini, che vivono disagi». Uno dei disagi emerge tra le righe del piano triennale e nell’elenco annuale delle opere pubbliche: le pessime condizioni delle strade di competenza comunale.

L’asfalto dell’assessore Macciomei

L’assessore Angelo Macciomei con il leader della Lega Salvini

L’assessore Macciomei (Lega), oltre che di manutenzione ed efficientamento energetico della periferica scuola di via San Francesco, ha parlato delle ormai prossime colate di asfalto. Ben 125 mila euro verranno investiti subito, a partire dalla prossima settimana, mentre altri 62 mila sono per l’anno prossimo. Andrea Querqui (Il Coraggio di Cambiare), però, non vede «un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali».

Querqui, velenosamente, ha chiesto: «Quali sono le strade che verranno asfaltate con priorità?». Macciomei, contrariato, si è lasciato scappare qualche via: «Badia, Solferino, Madonna del Carmine e Passo del Cardinale». E si è detto con le mani legate: «Questi sono i soldi e questa è la realtà». Anche l’oppositrice Mariangela De Santis, esponente della civica Nuova Vita, ha obiettato e rincarato la dose: «Quello che manca è un piano, al contrario del precedente Governo centrale, che bisogna ringraziare anche per il Decreto Crescita».

Non è mancata la replica del sindaco di Fratelli d’Italia, specie dopo le Elezioni Politiche 2022 vinte 44 a 26 dal Centrodestra contro il Centrosinistra. «La consigliera De Santis – ha contrattaccato Caligioreattacca l’amministrazione per l’utilizzo non condiviso delle risorse del Decreto Crescita ed elogia un governo fallimentare bocciato sonoramente dagli italiani, ma poi si astiene alla votazione dell’apposita variazione di bilancio».

L’aliquota Imu e la fibra ottica

L’odierna adunanza del Consiglio comunale di Ceccano

Per la cronaca, senza sorprese, la maggioranza ha variato da sé il bilancio, aggiornato il programma triennale e annuale delle opere pubbliche e corretto un mero errore materiale tra le tariffe dell’Imu. L’opposizione ha votato anche contro la rettifica di un’aliquota errata perché «andiamo – ha parlato la Piroli per tutti gli alleati – a confermare le aliquote Imu e le riduzioni delle agevolazioni che noi abbiamo sempre contestato».

Per via del piano di riequilibrio finanziario, finalizzato ormai a coprire un deficit comunale di sette milioni di euro, è stata già aumentata al 10.6% l’aliquota agevolata per gli immobili concessi in uso gratuito ai parenti di primo grado. Ormai si fa cassa: si prevedono, molto ottimisticamente, entrate pari a due milioni di euro.

In conclusione un plauso di Caligiore al consigliere Giancarlo Santucci, delegato alla digitalizzazione, nell’occasione presidente del Consiglio in sostituzione del titolare Fabio Giovannone: «Siamo il terzo comune in cui sta passando la fibra ottica grazie a una convenzione firmata dal sottoscritto e all’operato del consigliere Santucci. Se arriverà, è per via della velocità nel cogliere dall’occasione. Non è che cada una manna dal cielo su Ceccano, è perché dietro c’è un lavoro forte di questa amministrazione». Forse anche il piano strategico nazionale per la Banda Ultra Larga: “Verso la Gigabit Society”, connettività a un giga su tutto il territorio nazionale entro il 2026.