Comunali, il Pd rompe gli indugi: tavolo con civici, M5S e Partiti

Il Pd rompe gli indugi sulle Comunali di Frosinone. Si all'invito di Possibile. Messaggi in codice ai Socialisti ed al tavolo Progressista. I Dem vogliono pari dignità per politica e Civici. Perché loro hanno già dimostrato di avere i voti. La lezione di Sora. La convocazione a stretto giro

Il Pd prende in mano le redini del dibattito. Vuole procedere al piccolo trotto. Senza forzare le tappe né il percorso. Punta a raggiungere la destinazione nella maniera più precisa possibile: trovando il candidato sindaco da schierare alle prossime comunali di Frosinone, a capo di uno schieramento civico e progressista. Lo fa rispondendo all’invito fatto nelle ore scorse dai vertici provinciali di Possibile, la formazione di sinistra creata da Pippo Civati. (Leggi qui Il Pd, il centrosinistra e l’amuleto delle primarie).

La risposta arriva direttamente dai vertici Dem. La firmano Stefania Martini (presidente provinciale e del Circolo Pd di Frosinone) e Luca Fantini (Segretario provinciale). Sono loro a scrivere «Raccogliamo positivamente l’invito al confronto per un progetto comune sulle amministrative di Frosinone presentato dagli esponenti provinciali di Possibile. Un percorso che come Partito Democratico auspichiamo e che ci vede coinvolti alla ricerca della costruzione di un campo largo, inclusivo. Che si ponga l’obiettivo di battere la destra a Frosinone e tornare al governo del capoluogo».

I messaggi tra le righe

Sardellitti, Marini e Schietroma

Perché con questa nota il Partito Democratico prende le redini del dibattito? Perché ci sono almeno due chiarissimi messaggi politici nascosti tra le righe.

Il primo messaggio è al Partito Socialista. Nei giorni scorsi ha sostenuto che la coalizione deve nascere dal centrosinistra e poi aprirsi alle civiche. La risposta tra le righe della nota di fantini e Martini dice che invece il Pd intende proseguire su un’altra direzione: un tavolo che veda alla pari i Partiti ed i Civici. E la ragione è tanto evidente quanto pragmatica: i civici hanno i voti. E negare questa evidenza significa non prendere atto di quanto la politica e gli elettori siano cambiati in questi trent’anni.

Rispondendo Si al messaggio di Possibile il Pd fa capire perché non sta partecipando al tavolo progressista creato su stimolo dei Socialisti e di Articolo 1. Ne fanno parte  Azione (il Consigliere comunale Alessandra Sardellitti), Italia Viva (il coordinatore provinciale Valentina Calcagni), Demos (l’ex consigliere comunale Maria Grazia Baldanzi), Articolo 1 (con i suoi esponenti storici Ivano Alteri, Alberto Gualdini). E naturalmente il Partito Socialista (con i dirigenti Gerardina Morelli e Mateo Zemblaku).

Il messaggio di oggi dice che il Pd non sta partecipando a quel tavolo perché non ci sono i civici. Che in molti casi sono di centrosinistra ed hanno deciso di non avere vita di Partito; in molti altri casi sono civici che la politica politicante non la vogliono sentire. Ed hanno però un consenso reale e concreto.

La legittimazione dei civici

Daniele Riggi, Stefano Pizzutelli, Marco Mastronardi, Christian Bellincampi e Fabiana Scasseddu

Che la rotta sia diversa da quella politica proposta dal Psi diventa evidente nel passaggio successivo della lettera firmata da Fantini e Martini.

Indicano «i punti programmatici che ci accomunano e che sono molti: lotta alle diseguaglianze, un lavoro di qualità, transizione ecologica, inclusione, risposte concrete da offrire alle nostre comunità. Bene che in questo quadro si inserisca anche Frosinone in comune, con Stefano Pizzutelli: ci sono le basi e la volontà per proseguire questo dibattito che miri alla ricostruzione del centrosinistra e ci veda protagonisti, insieme alle altre forze che includeremo, per una nuova stagione per Frosinone».

È la chiara legittimazione dei Civici. Con un ulteriore messaggio ai Socialisti ed al tavolo dei Progressisti. Un messaggio che è figlio dei tre mesi di trattative condotte dal Segretario Luca Fantini ed anche in quel caso dal presidente Stefania Martini (nella veste di commissario del circolo) per definire le strategie e le alleanze per le elezioni Comunali di Sora.

Quelle trattative hanno lasciato un segno nella attuale Segreteria politica. Perché si è andati avanti tre mesi a parlare con forze che avevano un simbolo di Partito ma poi hanno dimostrato di non avere la forza nemmeno per formare una sola lista. Parlavano e reclamavano ma non avevano nemmeno venti nomi da schierare. Né un circolo, né una sede, né un direttivo, solo dei commissari e nessun seguito.

Le evidenze dicono che Stefano Pizzutelli una lista ce l’ha, più di mille voti li ha portati, anche se non ha sulla testa un simbolo politico. Per questo il Segretario ed il Presidente provinciale del Pd vogliono un tavolo con pari dignità tra Civici e Politici.

Il ruolo del Movimento 5 Stelle

I consiglieri comunali di Frosinone Bellincampi e Mastronardi © Giornalisti Indipendenti

Nel suo intervento di domenica scorsa a Fiuggi il ministro Luigi Di Maio ha messo in evidenza che il Movimento 5 Stelle di oggi non è nemmeno un lontano parente di quello che nel 2018 ha vinto le elezioni ed un anno dopo definiva il Pd ‘quelli di Bibbiano‘. (Leggi qui Di Maio ed i fantasmi a Cinque Stelle in Ciociaria).

È a quel nuovo M5S di proposta e di governo che il Pd oggi tende la mano. E lo fa sulla base dello stesso principio che punta alla legittimazione dei Civici: a Frosinone i grillini hanno eletto due consiglieri comunali.

La nota di Fantini e Martini è esplicita anche su questo punto. «Pensiamo anche al M5S e a tutti i gruppi civici e politici che compongono l’opposizione in consiglio comunale e alle energie migliori della società che vorranno contribuire a questo ambizioso progetto. Le primarie, in tal senso, rappresenteranno uno strumento di forza e di unità per la scelta del miglior candidato».

La rotta è tracciata. «Il Pd nei prossimi giorni convocherà un tavolo con tutte queste forze per valutare il percorso migliore da intraprendere. La città ha urgente bisogno di ripartire, potrà farlo solo grazie all’apporto del fronte progressista che andremo a costruire».

Qui Centrodestra

Salvini e Ottaviani

Anche il Centrodestra accelera. Nei giorni scorsi Matteo Salvini aveva spazzato ogni dubbio residuo sulle Primarie. Vuole i candidati sindaco prima di Natale. E dove non c’è intesa si ricorrerà alle primarie di coalizione. «Entro il mese di novembre, laddove non ci sia una scelta condivisa dell’intera coalizione dovranno essere i cittadini a scegliere tra una rosa di nomi attraverso lo strumento delle primarie».(Leggi qui Salvini spiana la via delle Primarie per Frosinone).

A Frosinone ci sarà un’accelerazione. La quadra nel centrodestra non è stata trovata: per essere precisi nemmeno è stata cercata, nessuna riunione sul tema è stata tenuta.

Fratelli d’Italia continua a puntare sull’ex assessore Fabio Tagliaferri. Che nelle scorse ore ha avuto un incontro con i coordinatori Paolo Trancassini (Regionale) e Massimo Ruspandini (Provinciale). Gli hanno confermato che al tavolo del centrodestra Fratelli d’Italia ripartirà dal suo nome.

Sabato scorso il coordinatore provinciale della Lega Nicola Ottaviani aveva incontrato a sua volta Trancassini e Ruspandini. Confermando la linea delle Primarie.