Comune di Frosinone, game over: il rimpasto non si farà

Foto: © Stefano Strani

Il sindaco Ottaviani non toccherà l’assetto della giunta. L’area della Lega che fa riferimento a Fagiolo e Tucci deve rassegnarsi. Blindato Pasquale Cirillo, Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri sono intoccabili. Non ci sono spazi.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non sa più in quale lingua ripeterlo: non effettuerà alcun rimpasto in giunta. Nonostante più di due anni fa venne stabilito un percorso a tappe ipotizzando una staffetta.

Quel progetto però è seppellito e non soltanto perché sono cambiati gli assetti dei gruppi consiliari. Il punto è: come farebbe Ottaviani? Chi sacrificherebbe? A questo punto nessuno, visto che ha blindato la posizione di Pasquale Cirillo, che dall’inizio della consiliatura non ha un gruppo di riferimento. Adesso però è un esponente di Fratelli d’Italia, partito strategico nel centrodestra, soprattutto per un primo cittadino leghista come Ottaviani.

Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli e la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, in virtù di un patto federativo, hanno ben 8 consiglieri comunali. Impossibile provare a scalfire la rappresentanza nell’esecutivo, composta da 3 assessori: il vicesindaco Antonio Scaccia, Fabio Tagliaferri, Francesca Chiappini. Impossibile pure toccare le altre quote rosa: Cinzia Fabrizi (Forza Italia), Valentina Sementilli (Lista Ottaviani) e Rossella Testa (Lega).

Alla fine il punto è proprio la Lega. Quanti consiglieri ha il Carroccio in aula: quelli iscritti al gruppo consiliare sono cinque. Ma Gianpiero Fabrizi risponde politicamente a Nicola Ottaviani. Mentre Sara Bruni, dopo la delusione delle elezioni provinciali, non sembra disposta a fare le barricate per nessuno. Come Mariarosaria Rotondi del resto. Ci sono poi il capogruppo Enrico Cedrone e il consigliere Carlo Gagliardi. Il primo fa riferimento al coordinatore cittadino Domenico Fagiolo, il secondo al “vice” Carmine Tucci.

Da mesi Fagiolo preme per la nomina come assessore di Cedrone. In questo modo lui stesso entrerebbe in consiglio e in qualche modo si chiuderebbe il cerchio. Ma entrerebbe al posto di chi? Non certo dell’assessore tecnico al bilancio Riccardo Mastrangeli: equivarrebbe a mettere in discussione il sindaco. Stesso discorso per Massimiliano Tagliaferri, della Lista Ottaviani. Il quale peraltro, insieme a Mastrangeli e al presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, costituisce la guardia pretoriana di Ottaviani.

L’area della Lega che fa riferimento a Fagiolo e Tucci deve rassegnarsi: il rimpasto non si farà.