Il gioco degli equilibri per portare tutta Forza Italia fino alle Europee. Poi…

Dietro alla convocazione del Congresso Provinciale di Forza Italia al 15 marzo c'è solo il gioco degli equilibri di Antonio Tajani. Che così accontenta tutti. Almeno fino alle Europee di maggio. E poi...

Come in un ultimo gioco di equilibrio. Di quelli nei quali riuscire a tenere tre sfere nelle mani, lanciandone a turno una in aria, senza farne cadere nessuna. Forza Italia tenta di arrivare alle prossime elezioni Europee tenendo tutti nelle mani di Antonio Tajani: dal ras di Cassino Mario Abbruzzese al signore del Pontino Claudio Fazzone, dal coordinatore di Frosinone Adriano Piacentini al consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Anche se a turno a qualcuno tocca provare un brivido. O ogni tanto qualche sfera cade e finisce in frantumi a terra: come nel caso dell’amministrazione comunale di Cassino.

Convocato il congresso

Va inquadrata così la convocazione del Congresso di Forza Italia nella Provincia di Frosinone. La convocazione è arrivata intorno alle ore 15. Firmata dal Coordinatore regionale Claudio Fazzone, su indicazione del coordinatore provinciale Adriano Piacentini (della sua componente), una settimana dopo la data indicata come ultimativa da Pasquale Ciacciarelli (loro avversario interno), ispirato da Mario Abbruzzese (capo della corrente di Ciacciarelli).

A tenere tutto in equilibrio è il vice presidente nazionale Antonio Tajani. Lanciando in aria ora l’uno ora l’altro tra Abbruzzese e Fazzone, sempre più in guerra aperta dopo anni di guerra fredda.

I lavori del congresso iniziano alle ore 15 del 15 marzo 2019. Si tengono presso l’Hotel Astor di Frosinone. Dibattito politico ridotto all’osso: due ore tra insediamento dei seggi, saluti e presentazione delle tesi politiche congressuali. Poi alle 17 si può iniziare a votare. Si eleggono i 12 membri elettivi del Coordinamento Provinciale, ai quali si aggiungono io componenti di diritto. I seggi si chiudono alle 21. E subito inizia lo spoglio.

I candidati a Coordinatore devono presentare la propria candidatura sottoscritta da almeno 132 aventi diritto di voto al Congresso. La candidatura va mandata al Coordinatore Regionale via mail. E siccome Forza Italia ha tagliato tutto il possibile, nemmeno il coordinatore del Lazio ha una casella istituzionale ma si appoggia al sistema gratuito di Gmail.

C’è un solo candidato finora: Tommaso Ciccone, sindaco di Pofi, già candidato presidente della Provincia di Frosinone lo scorso 31 ottobre. Fedelissimo di Mario Abbruzzese.

Il gioco degli equilibri

In una situazione normale il congresso non si sarebbe celebrato. Claudio Fazzone non avrebbe mai permesso che venisse spostato il ‘suo’ coordinatore provinciale: Adriano Piacentini lo ha messo lì lui.

Perdere quella casella significa in automatico perdere anche il controllo del Circolo di Cassino. Perché? Il nuovo coordinatore provinciale prenderà subito atto delle richieste di espulsione a carico dei tre dissidenti di Forza Italia che con la loro firma hanno determinato la caduta del sindaco azzurro Carlo Maria D’Alessandro. Uno dei tre epurandi è il segretario cittadino Dino Secondino, che è in sintonia con l’area di Fazzone. Il nuovo commissario cittadino che gli subentrerà, parteciperà alle trattative per le candidature e la formazione delle alleanze.

Perché Claudio Fazzone rinuncia alla casella provinciale di Frosinone ed a quella cittadina di Cassino? Perché rinuncia ad affogare in modo definitivo Mario Abbruzzese?

A cosa serve il congresso

La risposta sta negli equilibri di cui è maestro insuperabile Antonio Tajani. Su quel sottile e delicatissimo gioco dei pesi politici e dei loro contrappesi ha costruito, da solo, load sua elezione a presidente del Parlamento Europeo. Ha già in tasca il mandato bis se verrà rieletto a Strasburgo e Bruxelles il prossimo 26 maggio.

Il presidente Tajani ha fatto valere il principio territoriale. Ricordando che ognuno deve dominare nel suo pezzo di foresta politica. Senza sconfinare nel collegio dell’altro. Così, lanciando a turno le sfere in aria: ha ricordato ad Abbruzzese e Ciacciarelli che è Fazzone a dover convocare il congresso, ha accontentato Piacentini perché almeno formalmente la giostra è stata messa in moto da lui (leggi qui Bomba Piacentini:«Accordi tra destra e sinistra dietro al risultato delle Provinciali»); ha ricordato a Fazzone che un pezzo di foresta va lasciato pure agli uomini di Frosinone.

In questo modo tiene tutti in equilibrio e incassa i voti per le Europee. Ma non tutti. C’è una sfera che inevitabilmente finisce a terra. E va in frantumi. È Adriano Piacentini. Già nelle ore scorse aveva avvertito: “Vogliono il partito per metterci uno di loro? Glielo lascio, senza problemi”. Seguirà Nicola Ottaviani nella Lega.