Congresso Pd, presentato il ricorso contro Astorre. Ma spuntano le foto

Fabio Bellini presenta il ricorso per Claudio Mancini. Chiede di annullare il voto in 3 sezioni del Municipio VII. Sono quelle che ribaltano il risultato in favore di Bruno Astorre. "Pagati pacchetti di tessere". Massimiliano Baldini: "Ecco le foto, tutto regolare"

Tanto tuonò che alla fine piovve il ricorso.

Le votazioni dello scorso fine settimana per il Congresso Regionale del Pd finiscono sul tavolo della Commissione di Garanzia regionale.

Ad impugnare il risultato è stato Fabio Bellini, delegato dal candidato segretario regionale orfiniano Claudio Mancini. (E noi ve lo avevamo annunciato all’alba: Contrordine compagni: Astorre ha vinto anche a Roma. Ma c’è già il ricorso)

Al centro della contestazione ci sono i risultati del Municipio VII di Roma: quelli che già da sabato sera erano finiti nel mirino. (leggi qui Congresso Pd: il giallo del verbale sbagliato, testa a testa su Roma, numeri choc a Frosinone)

 

Il pacchetto di tessere

Tutta colpa delle tessere. Il regolamento del Pd vieta di comprare pacchetti di ‘iscrizioni’ al Partito: dietro ad ogni tessera ora deve esserci un nome, un bonifico, una persona conosciuta.

Al momento del congresso è stato detto no agli iscritti di tre delle sei sezioni che compongono il Circolo. Perché le tessere sono state pagate in blocco con dei bonifici effettuati dalla stessa persona per tutte e tre le sezioni in questione.

Insomma un ‘pacchetto di tessere‘ stando alle accuse degli orfiniani.

La questione era stata subito sollevata alla Commissione per il Congresso. Gli orfiniani chiedevano di raggiungere un punto di equilibrio anche a costo di posticipare la decisione a stamattina.

Invece «La Commissione – scrive Fabio Bellini nel ricorso in favore di Claudio Mancini – ha deciso di chiudere i propri lavori e di votare la notte scorsa. Ha deciso così di ammettere come validi i voti degli iscritti delle tre sezioni contestate». Nel ricorso si ribadisce che il pagamento delle tessere «è stato fatto con dei bonifici effettuati da una sola persona per tutte e tre le sezioni in questione. Persona che ovviamente non ha alcun titolo a svolgere questo ruolo, non essendo delegata a ciò né dalla segretaria del Circolo ne’ dal tesoriere».

Quelle tre sezioni hanno ribaltato il risultato e consegnato la vittoria anche su Roma al candidato di AreaDem Bruno Astorre. Senza le tre sezioni Claudio Mancini vince nella Capitale per appena 5 voti, se invece si contano i voti contestati perde per un centinaio di lunghezze.

Il che ribalta anche il numero dei delegati che dovranno eleggere il Segretario se alle Primarie nessuno dei candidati supererà il quorum del 50%.

 

Per questo il ricorso alla Commissione presieduta da Alberto Tanzilli ed al responsabile nazionale organizzazione Gianni Dal Moro

 

Versamenti irregolari

La tesi dei versamenti irregolari e dei voti nulli viene portata avanti anche da Mariano Angelucci e Riccardo Corbucci. Sono, rispettivamente il vicesegretario ed il coordinatore della segreteria del Partito Democratico di Roma

In serata hanno ricordato che il Pd di Roma ora ha 7mila iscritti veri e certificati. Che pagano regolarmente ai propri segretari di sezione la tessera più costosa d’Italia: per risanare il debito ereditato dalle passate gestioni e mantenere aperte le sezioni sul territorio.

«La decisione di convalidare il voto di tre sezioni del VII Municipio che non hanno regolarmente saldato le quote dei propri iscritti non soltanto è illegittima, perché travalica le competenze di quel gruppo di lavoro, ma è persino irrispettosa per le migliaia di persone che hanno partecipato al congresso e pagato personalmente la propria tessera».

Contestano il fatto che la decisione sia stata presa «in una stanza chiusa».

Da due anni – mettono in evidenza – il tesseramento di Roma è completamente tracciabile. Proprio per evitare i pacchetti di tessere, si paga con bonifici bancari, in modo da poter verificare la validità delle iscrizioni ed individuare tentativi anomali.

 

Tutto regolare, ho le deleghe

In serata è intervenuto il dirigente del Pd romano, Massimiliano Baldini. È lui l’uomo accusato di avere fatto i bonifici senza averne titolo.

Ha pubblicato le foto con le deleghe che gli hanno rilasciato i tre coordinatori ed i tre tesorieri dei circoli Pd Capannelle, Morena e Quadraro. Sono le dichiarazioni con cui gli chiedono di effettuare per loro conto i versamenti delle quote del tesseramento riservate al Pd Roma.

Perché gli hanno fatto quella richiesta? «Da sempre mi viene riconosciuto un ruolo di equilibrio nel Pd del VII Municipio e con questo spirito mi sono reso disponibile. Oltre alle quote da versare, ho chiesto ai tre Circoli di avere una delega scritta e la stessa è stata da loro inviata anche alla Coordinatrice Municipale».

Ha diffuso per questo le foto delle tre deleghe. «Con la speranza che questa polemica finisca qui. Tutto il resto non mi riguarda e tantomeno riguarda l’assessore Bonaccorsi – ha concluso Baldini – Chi attorno a questa vicenda continua a costruire fantasiosi retroscena, illazioni e falsità, non fa il bene della nostra comunità politica».